Processo Valpreda - n. 21 - 25 marzo 1972

L. 30 25 MARZO 1972 N. 21 ..... , DaBelf astaMilano e, Contro ··'a:~efasci sta deipadronil ·t rontedellalottaproletaria Continua la lotta per la casa Sono quasi cento le fa. miglie che hanno occupato ieri. Cento famiglie di compagni di grandi e piccole fabbriche (Alfa, OM, Siemens, Marelli), di proletari, di disoccupati provenienti dalle baracche e le cantine di tutte le periferie milanesi. La decisione dell'occupazione è stata preparata in settimane di riunioni in cui le famiglie si sono conosciute, hanno imparato a discutere politicamente, a valutare le possibilità di lotta e di riuscita. Le famiglie hanno occupato alle 7 del mattino; alle 9,30 il vice-questore Vittoria con uno spiegamento grottesco di I compagni occupanti di via Gratosoglio forze (centinaia di poliziotti armati di tutto punto, baschi neri) ha intimato lo sgombero, e ha fermato parecchi capi-famiglia e compagni, presi , freddo, senza che opponossero nessuna resistenza. Non ha avuto bisogno di autorizzazione né di denunce. Un intervento automatico di ordi11 ecaGinos·anco ne pubblico, momento della repressione «elettorale» che i proletari sperimentano ogni giorno sulla pelle. La consegna è che la lotta per le case di centinaia di famiglie, - - ~he rer il SllQ !';ignifo:atC\ "! un'alternativa concreta i programmi elettoralistici di tutti i partiti, e 11n rilancio su un tema immediatamente com- -.rensibile alle masse del1"! forze rivoluzionarie, sia stroncata subito, con •ma repressione pulita e :, sordina. Gli occupanti non devono avere la possibilità di far conoscere la loro lotta, devono essere subito divisi e battuti, l'occupazione non deve diventare un punto di riferimento generale come Via Tibaldi. L'occupazione di case è «fuori legge». I padroni vogliono con questo distruggere ogni rapporto fra i gruppi rivoluzionari contro cui è in atto una gigantesca nrovocazione e le masse. Per questo c'è la collaborazione attiva del PCI, dell'IACP, di tutti quelli -;he sono interessati a ,antenere l'«ordine elet- ·orale». Alla prima delegazione degli occupanti l'IACP ha risposto con un secco ,o. Ma gli occupanti era- '!) già preparati a tutto ,uesto. Hanno chiara la -·tuazione e hanno scelto c!i fronte alla repressio- ,e dura di continuare la lotta con sempre nuove iniziative diverse. Alle 17,30 di ieri le fa. miglie hanno occupato uno stabile a riscatto -ielle ACLI-Casa in Via Astesani al quartiere Comasina. Dopo un'ora la oolizia che era stata colta di sorpresa, arriva, cir- ~onda, blocca tutto, fa sgomberare. Le famiglie sono rimaste unite. La (Continua in 2' pagina) Compagni irlandesi alla marcia di Pomeroy Hanno paura perché sanno che l'Irlanda è vicina Questa notte sono stati espulsi dalla questura di Milano i due compagni irlandesi che da 4 giorni erano in Italia; ospiti di Lotta Continua, per una serie di assemblee popolari e conferenze sU'lla lotta in Irlanda. Questo provvedimento fascista viene dopo una serie di provocazioni a Torino e Genova da parte della_ pol_izia e della stampa. Il «Corriere mercantile» di Genova. all'arrivo dei compagni in quella città, è uscito con questo titolo a tutta pagina: « L'asse del terrorismo Belfast-Milano, l'IRA ospite di Lotta Continua». L'Unità dal canto suo si è spaventata e ha espresso perplessità per la «natura provocatoria» di Lotta Continua e la «vocazione terroristica di una parte dell'IRA». Ma a dispetto del clima creato nei conil successo delle manifestazioni che si sono fronti della lotta irlandese, è stato grande svolte a Pavia, a Torino, a Genova, a Monza ed a Milano. I due compagni militano nella parte del Northern Resistance Movement che riunisce la People's democracy e l'IRA provisionai e che è l'elemento dirigente della lotta rivoluzionaria del nord. Ci hanno spiegato quali sono le strutture• che i proletari cattolici si sono dati nelle zone liberate, come è avvenuto il passaggio dalla richiesta dei diritti civili alla lotta armata. «Ad Armagh, la città dove abito, ci ha detto Dermot Kelly, uno degli animatori della libera comune, siamo noi che ci governiamo da soli, siamo noi che abbiamo in mano nel le strade e nei quartieri il potere sulla nostra esistenza attraverso assemblee proletarie». «Dal 9 agosto, giorno in cui è stato introdotto l'internamento senza processo, sono stati formati comitati continuamente revocabili che si occupano di tutto, dall'assegnazione delle case all'illuminazione delle strade distrutta dall'esercito, alle collette per sostenere i compagni in campo di concentramento alle squadre di "vigilanti" che ci difendono dalle aggressioni dell'esercito inglese. ai tribunali popolari che giudicano chi si è comportato in maniera anti-socialista, all'organizzazione dell'aiuto ai guerriglieri dell'IRA. Questo non piace ai revisionisti e ai riformisti di ogni tipo che temono l'organizzazione proletaria che viene dalle strade. Ma questi esempi si stanno allargando a macchia d'olio e siamo in procinto di unificare i diversi "soviet" di Belfast, Dcrry, Armagh, per continuare la (Continua in 2" pagina)

Bi 25 MARZO 1972 M·arzo - Il mese diMariano che il passato sia presente. Ma il ministro è poi sicuro che il presente sia futuro? RAUTI - FREDA - VENTURA Il ministro ha dichiarato che il presente sia passato. Dal ministro dir si sente VogliamoparlarediCrocesi?eMonti? Adesso, tanto per svergognarsi ancora un po'. i&oon escludono • che Valpreda le bombe le abbia messe piSr conto di Rauti. Pinelli magari si è ucciso perché pagato da Restivo. Già da un po' abbiamo detto: l'uomo che ha deposto la bomba alla banca dell'Agricoltura è stato trasportato sul luogo dell'attentato a bordo di una Giulietta rossa da Nestore CROCESI, fascista, colpito da mandato di c,ittura per gli attentati alle S.A.M. di Milano. Fu riconosciuto da un testimone che ha reso la sua deposizione al ben noto Cudillo, il magistrato che in combutta con Occorsio ha orchestrato la congiura contro Valpreda e gli anarchici. Potere Operaio fuori legge? Si dice che il ministro di Polizia abbia disposto la messa fuori legge di Potere Operaio. A Roma si è aperta un'inchiesta sulle sue attività • illegali "• che parte ancora una volta dagli articoli più fascisti del codice - quelli che perseguono i reati d'opinione cosiddetti -. Si ritrovano dappertutto elenchi di personaggi da rapire, pro• curatori fascisti poliziotti; ve l'immaginate una organizzazione che invece di rapire la gente ci scrive su i compitini, e li lascia disciplinatamente a disposizione delle questure? La manovra attraverso cui il potere utilizza i propri crimini e le proprie provocazioni per distruggere a livello del delitto comune le avanguardie rivoluzionarie è fin troppo chiara. Potere Operaio è un'organizzazione politica, le sue posizioni e i suoi errori sono posizioni ed errori del movimento di classe; quanto alla legge dei padroni, è il movimento di classe a essere fuorilegge, da sempre, e non solo Potere Operaio. AVOLA Una storia che si ripete La polizia di Avola ha denunciato 11 braccianti per blocco stradale - i fatti sono avvenuti il 15 marzo scorso - La sera precedente i fascisti avevano fatto esplodere delle bombe alla Carnera del lavoro di Siracura. I sindacalisti decidevano di fare una manifestazione l'indomani alle 1O a Siracusa, ad Avola i braccianti non hanno aspettato le 10 e all'alba sono andati nella strada statale 115 AVOLA-SIRACUSA, hanno messo alcune auto di traverso per bloccare il traffico e invitare alla lotta tutti i proletari. Il posto di blocco è quello dove il 2 dicembre 1968 i poliziotti hanno ucciso due braccianti, in contrada SCHIUSA DI CARLO. Sul posto, a cercare di convincere le centinaia di braccianti sono arrivati il comandante dei carabinieri il noto CUCINELLA e il Commissario di P.S. di Avola VITALE. Il blocco è stato tolto poco prima delle 1 O. Su quest'ultimo anello della catena si possono aggiungere una quantità di altri elementi. E poi questo grosso capitalista. Monti, che ha dato 20 milioni a Rauti nel novembre '69. Come mai se ne sente parlare così poco. mentre la polizia e la magistratura sembrano così impegnati a cercare " mandanti e finanziatori • delle bottiglie molotov di sinistra, che costano, come si sa, la metà di un pacchetto di sigarette? Il processodopole elezioni Il procuratore capo della repubblica De Peppo ha respinto l'istanza di fc.rrnalizzazione dell'istruttoria nei confronti degli arrestati di sabato 11, respingendo la proposta avanzata dai sostituti procuratori Summa e Spinaci che seguono l'istruttoria. Questa manovra sembra voler tendere a tenere in carcere i compagni ancora per 40 giorni. Dc.podiché l'istruttoria verrà formalizzata e il processo probabilmente si svolgerà dopo le elezioni. L'Irlanda ' e v1c1na (Continuazione dalla 1" pagina) lotta di massa e la lotta armata. Anche da noi i proletari hanno il problema della casa, come i compagni che oggi a Milano hanno occupato: ebbene nella comune di Armagh la casa viene assegnata a tutti quelli che ne hanno bisogno ma a una condizione, che non paghino l'affitto." «In Irlanda del Nord sono migliaia le famiglie che da agosto non pagano più affitti, luce, tasse al governo regionale di Stormont.» «Non sapevo prima di venire in Italia quanto simili fossero le armi dei padroni in tutto il mondo, ha detto la compagna del- ~A. Come da noi 1i fascisti protestanti P il servizio segreto inglese piazzano bombe nei bar e nelle strade con l'unico obbiettivo di uccidere civili e di screditare, così da voi i fascisti e la polizia mettono le bombe nelle banche e ammazzano Feltrinelli.» Le assemblee con i compagni dell'IRA hanno avuto molto successo e sono state 1ccompagnate da una mostra fotografica ·,edita e dall'ascolto della registrazione sonora del massacro di Derry (che la commissione d'inchiesta inglese si è rifiutata di ascoltare). Tutto questo è stato troppo per la que1ra, che è intervenuta in forze al terminP dell'assemblea di Milano e sulla base del testo unico fascista del 1931 e ha espulso compagni dall'ITALIA. Nonostante il provvedimento poliziesco, i compagni irlandesi faranno ancora sentire la voce della loro lotta. ecaGi oBianco Il secondososia di Fioroni Ieri 11oco dopo le 13 una quantità di poliziotti agli ordini del dott. Orlando ha accerchiato lo stabile di via Revere, 3 al parco. Fatta irruzione al I piano la truppa armata ha acciuffato u~ signore. Assomigliava a Carlo Fioroni. Ma era un altro. Viola? Ma chi è Il sostituto procuratore Vicla appartiene alla corrente « di sinistra " della magistratura, « magistratura demccratica "· A lui De Peppo ha dato praticamente mano libera nell'inchiesta, da quando Severe è stato esonerate.. e da quando tutta l'indagine si è concentrata sulla decisione di far fuori Potere Operaio. Come mai? Che sia vero che Viola è sempre stato l'uomo di De Peppo, e che stesse in magistratura democratica come un infiltrato, come da tempo si sostiene negli ambienti dei magistrati e degli avvocati di Milano? In questo caso, nessuno potrebbe negare la sua comp&tenza in materia di infiltrazioni e provocazioni. Buon lavoro. BUFFONI! Secondo una specie di giornale che si chiama "Il Milanese». il 10 marzo Feltrinelli avrebbe incontrato vari esponenti di gruppi extraparlamentari, tra cui i compagni Michelangelo Spada e Marco Boato di •lotta Continua• Inutile smentire questa pagliacciata. E' importante no. tare che questa spiritosa in• venzione è grave, se si ricorda che Spada è in galera, arrestato in un rastrellamento 1·11 marzo mentre era solo e tranquillo. MILANO Lotta Continua è un'associazione che persegue scopi "eversivi• e delit tuosi": con questa motivazione sono state perquisite le case di parecchi compagni, soprattutto operai, sospetti di appartenere all'esecutivo milanese di Lotta Continua. N. 21 Continuala lotta per la cas,a (Cont111ua dalla 1 pagina) -..~ra alcuni di loro hanno reso la parola al circolo La Comune» dove c'era ·1 dibattito con i compa7ni irlandesi. Il compa- ~no Dermot Kelly ha det- . 1: «Se essere terroristi ·Jol dire prenderci le co- .<:! che ci spettano di di- •itto, volere una casa decente, siamo tutti terro- "isti, in Irlanda come in Italia». Oggi gli occupanti dono una combattiva assemblea nella sede di '.otta Continua, dove si • r o v a n o momentanea- -nente, si sono organiz- ~ati per andare davanti -.qe scuole e alle fabbri- ~he, per parlare con i 'Qmpagni di una lotta che li riguarda tutti, che tutti ·apiscono. Sono in programma al- ···e iniziative di massa: ·'omani ci sarà una gran- ·le assemblea popolare rtelle famiglie nel centro ''!Ila città. La lotta con- ·:'lua. La sua generalizza- ~ione è la condizione del- " vittoria. VENERDI' ORE 17: gli occupanti si sono impossessati di un oratorio nella zona popolare della Bovisa, e ne fanno il centro della loro lotta e organizzazione. Gli occupanti nelle scuole MILA:'110 - Ieri al liceo i\1.anzoni era in 1>rogramma un'assemblea aperta contro i 1>rofessori fascisti. Gli studenti avc\'ano deciso per questo di portare dentro la scuola alcuni elci capi-famiglia che avevano occupato lo stabile di ,·ia Gratosoglio. La polizia, intervenuta in forze, ha impedito lo svolgimento dctrassemblca, minacciando di intervenire all'interno della scuola. Un gruppo di compagni ha cercato di impadronirsi dei microfoni per comunicare agli studenti la provocazione in atto: a questo punto gli studenti sono usciti in massa intenzionati a fare comunque la loro assemblea. Si sono così direlli verso l'Università Cattolica. dove si sono presi un'aula e Milano un anno fa: l'occupazione di Mac Mahon. 11 programma proletario va avanti: i bisogni delle masse non rispettano la pace elettorale alla faccia dei questurini ha11 tenuto la loro assemblea riuscendo a coinvolgere anche i compagni dell'Università. :\cl co,·so dcli' assemblea hanno preso la parola due capi-famiglia che hanno spiegato i moti\'i della loro lotta. E' stata infine aP1>rovataa larga maggioranza una mozione in cui oltre ad esprimere la solidarietà militante degli studenti nei confronti della lotta in corso, si sottolinea la necessità di utilizzare i contenuti della lotta proletaria 1ier 1111 reale collegamento fra studenti e operai. L·assemblca si è conclusa rico,n-ocandosi per domani come assemblea aperta Scontri alla Pierrel \"enti persone fermate. tre compagni airospedale. di cui uno :on una ~ostola incrinala. pesanti e indiscriminati pestaggi: questo il risultato dell'intervento della polizia alla Pierrel, un'azienda del settore farmaceutico. Il Corriere della Sera, portavoce della questura. grida agli "infiltrati provocatori ed estremisti". Il fatto è che alla Pierrel da diverso tempo la situazione si è fatta insostenibile. :\'ello stabilimento di Correzzana sono stati licenziati 17 operai. La direzione parla naturalmente di ristrutturazione. Ma operai e:l impiegati non sono disposti a pagare la crisi. Ieri l'incazzatura era forte. All'interno dell'azienda si parla di iniziative di lotta che possano coinrnlgere il settore delle piccole fabbriche sul problema dei licenziamenti. Per ques'.o è stata intensificata l'opera di volantinaggio presso le altre aziende come alla Crouzet e alla Parde,·is. Questi ultimi giorni di lotta sono ser\'iti a far :hiarezza lra le a\"anguardie. a isola!'::? i era.miri, a fare un pas.so avanti \'erso runilà operaiim;iiegati. Occorsio sospiroso ma a piede libero Ufficio di Occorsio: terzo piano, stanza numero 321, un agente di PS a quakhe metro defla porta, guarda chi entra con la coda dell'occhio. - Sono una giornalista. - Venga, venga pure. Sulla scrivania, rosseggiano alcuni numeri del settima. le anarchico. Umanità Nova. - Volevo chiederle cosa ne pensa del provvedimento di avviso di reato per la straqe di Piazza Fontana contro Rauti. Freda e Ventura. - Purtroppo, non posso di. re nulla. - Ma non si tratta di un " suo • processo? - Lei ha ragione, ormai Roma è tagliata fuori... (sospira)... lo personalmente r.on il processo Valpreda non ~•entro più nulla, tant'è vero r',e ho potuto finalmente quer~1are qualcuno che credeva di potere continuare a tener- .,,; cc.me bersaglio ... (n.d.r.: t ~ querelata è Camilla Ceder- _, de • L'Espresso •l. Co- -,·•nque, quando ci sono del- '0 interferenze ... ed è innegahilP. che i provvedimenti, cui l0 i si riferisce incidono in ,...alche modo con il proces. s-. che è stato, dico è stato, mio ... - Quindi non può dire nu!la? - Nulla, anche se... anche se ci sarebbe molto da dire ... Ed avrei anche il diritto, almeno come persona, di parlare, di rispondere ... - E perché allora non ha fatto ricorso, per esempio, contro la decisione di Falco che sospendeva il processo? - Anche questa, purtroppo, è una domanda ed io non posso rispondere. Non ora, almeno. Vede, noi possiamo parlare soltanto su temi generali. lo intervenni per esempio ad una tavola rotonda organizzata da Il Mondo in cui parlai dell'incostituzionalità del segreto di stato, perché lei forse saprà che io mi sono occupato del Sifar ... - Ma seguendo le otto ud;'3nze del processo Valpreda non mi è sembrato che lei. scusi, fosse molto tenero con la costituzione. Per esempio quando ha risposto all'eccezione di nullità so\levata da Calvi a proposito della deposizione a futura memoria di Rolandi, lei si è rifer'to alla Costituzione - la quah sancisce il principio del diritto costante a difendersi. da parte dell'irnp:.ttato - os- ~erv1ndo che si tratta de jure cc~dendo.. Insomma, la Cosrtuzione sono bellle parole. r,Jnto e basta? - Ma, mi meravlglio che lei abbia avuto quest'impressione. E' vero che ho detto che noi ci dobbiamo attenere alla lettera della legge. Se l'art. 357 del Codice di Procedura Penale non dice né che il difensore dell'imputato ci deve essere, quando si raccoglie una deposizione a fu. tura memoria contro di lui, né che non ci deve essere: quindi qualsiasi decisione il giudice che interroga prenda può essere attaccato. Se Cudillo chiamava Calvi prima di interrogare Rolandi all'ospedale chi le dice che non sarebbe stato attaccato per questo? - Ma chi avrebb'3 avuto interesse a quest'attacco? - Ah, non si sa mai, non si sa mai! lo ricordo un processo in cui gli avvocati difensori eccepirono la nullità perché non erano stati avvertiti tutti gli offesi. .. E la presenza degli offesi non era certo a loro vantaggio! C'è del bizantino, nella nostra procedura ... D'altra parte, che un avvocato difensore può, senza volerlo, cadendo nelle trappole della procedura, danneqgiare invece che avvantanoiare gli imputati, lo si è visto al processo Valpreda. l\!ell'interesse suoeriore della oiustizia e della verità, quale doveva essere l'obiett:. vo? Che il dibattimento non TRIESTE Oggi alle 17,30 in campo S. Giacomo COlIDZlO contro gli attentati dei fascisti e la strage di stato. si interrompesse. Nel dibattimento, alla fine, dopo tanta attesa, si poteva dire tutto, contestare tutto: io stesso, lei mi avrà sentito se ha seguito le udienze, mi sono dichiarato pronto ad ammettere che tutta l'istruttoria era sba. çiliata. se me lo si fosse dimostrato in aula. Invece, con l'eccezione di incompete,,,a territoriale, si provoca, cla parte della difesa, ripeto, la interruzione del dibattimentc. - Però anche la parte ,,._ vile. cioè Taddei. aveva c'.l'P· sto che il processo si facesse a Milano. - Ma Taddei non l'avrebbe mai chiesto se non lo avessero chiesto i suoi avversari, ormai è notorio. - Che cosa sarebbe awen:.tto se il dibJttirnento fesse stata in corso, ora che il giudice Stiz attribuisce a Rau. ti, Ventura e Freda la strage di Piazza ~ontana? Lei avrebbe chiesto IJ scarcerazione degli imputati? - Ma le: sa benissimo clie neanche la confessione costituisce prova, in dibattimento: si figuri se può costituire prova, e condurre alla scarcerazione, un avviso di reato ... Occorsio resta, sospiroso ma pur sempre a piede Hb3ro. nella sua camera. Supplemento quotidiano a •lotta Contlnu::a•. rlcgistraz. dol Tribunale di Torino n. 2042 del 15-11-69• Dir. Resp.: Giampiero Mughinl Tlpo•lllo OAPCO • Via Dandolo, 8 • ROMA I

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