Processo Valpreda - n. 16 - 19 marzo 1972

19 MAR.IO 1972 N. 16 Un falsoprovocatore ■ ■· 1 mercenari dal titolo 'Comunicatocomando GAP' di Almirante E' stato diffuso in data 16 marzo questo comunicato: « Compagno Feltrinelli partito per l'Austria. Rientrato a Milano a metà marzo. Assassinato perché scoperto comandante nostra colonna che aveva condotto e conduceva azioni che si inquadrano nella lotta armata che operai, braccianti e studenti hanno intrapreso in Italia contro la dittatura dei padroni che ogni giorno sfruttano, licenziano, ammazzano e arrestano per conservare il loro dominio. Prepariamo rappresaglia contro assassini. Comando G.A.P. n, Il carattere falso e provocatore di questo comunicato è evidente per chiunque. Nemmeno una parola che valga ad accreditarne l'autenticità - quelle ridicole " notizie " sulla partenza per l'Austria e il rientro a Milano... - nemmeno una parola dotata del minimo senso politico - Feltrinelli ucciso perché • scoperto comandante cfi una colonna •.. - tutto questo comunicato non serve che a una cosa: a screditare la tesi dell'assassinio, e a raccontare, col timbro di un alto comando, che Feltrinelli faceva la guerra nei G.A.P. A precedere, cioè, le veline della questura su questa organizzazione, che spiegheranno come sfa stato naturale che Feltrinelli se ne andasse per le campagne di sera a spegnere la luce. Aspettiamo i prossimi « comunicati 11, Domande ed incubi del signor Corradi Il Corriere della sera è un giornale serio, non dice cose avventate e senza prove, ma consulta gli esperti, prevede, prende le sue precauzioni. Prendendo spt_rito dal traliccio di Segrate, i) signor Egisto Corradi si è chiesto con ansia: "si può difendere una grande città? ", e siccome è una persona sciéntifica ha consultato « tutti i più moderni studiosi di queste nuove materie al confine tra l'arte militare, la politica e la psicologia •. La risposta dei tecnici dell'ENEL è stata rassicurante: se i due tralicci fossero saltati, neanche per un attimo sarebbe mancata la luce a Milano. Invece la risposta dei profondi conoscitori delle nuove materie di cui sopra, è molto più preoccupante: non ci sono in tutta Italia poliziotti sufficienti a proteggere una sola città dalla violenza rivoluzionaria. Allora le domande del povero Egisto Corradi diventano sempre più angosciose: • Vedremo dunque Milano assumere lentamente l'aspetto che sta prendendo Belfast... vedremo la gente provvedersi di candele e di viveri in scatola, vedremo barriere di sacchetti di sabbia e reticolati sorgere agi.i angoli delle strade? ». Far balenare l'incubo della guerra civile agli occhi degli elettori terrorizzati è una buona trovata elettorale. Quello che il portavoce delle paure e dei desideri degli industriali lombardi forse non immagina è quanto sia vicino e minaccioso l'incubo eterno delle classi sfruttatrici: la rivoluzione degli sfruttati. Cioè l'azione diretta, organizzata, e armata delle masse proletarie per soddisfare i loro bisogni e sconfiggere i loro nemici, che nessun esperto delle nuove materie inventate dal signor Corradi è in grado di scongiurare. Proprio come a Belfast. Il e corvo, le tasse la rivoluzione Tra i corvi che svolaziano sul cadavere di Feltrinelli per strappar~e ognuno il suo pezzetto di veleno da sputare addosso alla rivoluzionn e alle sue avanguardie, nnn poteva mancare l'esperto ,agioniere. Si tratta na'.uralmente di un ,{lnorevnle l,'Jerale, che ha sentito il dovere di comunicare al.e stampe il suo compiacimento per aver trovato la ,oluzione dei suoi calcoli fiscali. Feltrinlllli pagavo le tasse su un imponibile irrisorio, aveva scope, to J'on. Giorno, e aveva fatto un'interrogazione il1 parlamento, ma senza risultato. Oggi l'onorevole ha trovato la risi;-osta che cercava, oggi finalmente sa perché i r,iliardi di Feltrinelli non finivano sulla cartella d~lle tasse: perché • gran parte del denaro che egli doveva olla comunità come suo cor>tributo .al giusto pngresso sociale, è servito invece molto probabilmerte per aiutare sbandati e rivoluzionari ,_ Stia tranquillo Pella, ministrn delle finanze, e i suoi colleqhi colonnelli del governo Andreotti· con la morte di Feltrinelli le tasse sono salve. e la rivoluzione, priva di finanziamenti, è sospesa a tempo indeterminato. "Non si può pretendere che i fascisti non paghino di uguale moneta chi li offende e chi li diffama", era scritto nel comunicato delle Squadre d1 Azione Mussolini dopo le tre bombe scoppiate a Milano nella notte del 10 febbraio. Se così stanno le cose il conto del SAM è lungo visto ohe l'attentato è l'undicesimo dall'inizio del '71 nella sola Milano. Eppure nessuno è mai stato processato per questi attentati, solo un paio di denunce per quintali di tritolo sparsi qua e là a Milano che è la loro "piazza" preferita da quando, dopo il loro scioglimento ufficiale, cominciarono la loro attività clandestina nel gennaio del '69 con due etti di esplosivo. La polizia naturalmente li copriva. Il commissario CalabrPsi ( si proprio quello che alla fine dello stesso '69 avrebbe ucciso Pinelli) disse che la sigla SAM, incisa sull'involucro metallico dell'ordigno, indicava una "squadra di azio~e non meglio identificata ... L'unico che sia mai finito in galera (sia pure per poche ore) a causa degli attentati è Italo Janni, arrestato per gli attentati al "Giorno" del ventitré maggio '71. In quella occasione venne anche denunciato Pietro Cireddu, già processato nel '69 proprio per appartenenza alle SAM. Immune da ogni denuncia Cireddu si dà molto da fare, compare in piazza ad ogni manifestazione fascista, il 17 aprile del '71, dopo gli ordigni SAM scoppiati nella notte, partecipa agli scontri di Porta Venezia. Bisogna aspettare 1'11 febbraio di quest'anno perché finisca dentro un fascistello per altri attentati SAM. Ora se ne fa un gran parlare, addirittura il MSI dice che non è farina del suo sacco. Ma proprio il fascista Servello - che oggi dice che è tutta una provocazione - per anni ha pagato le SAM per attentati che il MSI voleva senza comparire in pri. ma persona. Durante la campagna elettorale dello scorso anno proprio Servello ha avuto come scorta uomini delle S AM, per esempio nella zona di Milano-Nord, a Desio, a Nova, le sue guardie erano reclutate dalla squadra SAM che fa capo a Monza e che oggi è la più attiva. In quella occasione a Nova fu accol tella to un compagno: fu ancora lo stesso Servello a dare l'ordine di ritirata dopo aver saputo del fatto perché: "altrimenti qui ci arrestano tutti". Le SAM sono costituite da una struttura fissa di alcuni clirigenti e pochi fanatici permanenti, ad essi si aggiungono di vo:ta in volta dei reclutati. Il reclutamento avviene tra giovanissimi sottoproletari, che non è difficile convincere e che è facilissimo ricattare; sono ladri d'auto, contrabbandieri, corrieri di droga. In genere sono i segretari giovanili di zona del MSI a segnalarli ai responsabili SAM. Questi li avvicinano e promettono lavoro o soldi, o insinuano possibilità di ricatto, convincono il ragazzo a compiere un'azione e poi un'altra e un'altra ancora. Di solito sono avvertiti poco prima dell'azione. Sono risarciti se sono feriti durante lo scontro, in caso di necessità possono anche avere prestiti. Ma la protezione del MSI li segue soprattutto quando finiscono dentro per il loro lavoro, furto o smercio: avvocati al soldo del MSI li fanno uscire in breve tempo dal Beccaria, protettori influenti agiscono in loro aiuto presso giudici e carabinieri. Tutto ciò naturalmente in cambio del fedele servizio nelle SAM. Le SAM sono dunque il braccio clandestino del MSI per azioni di sabotaggio. I loro interventi sono sincronizzati sulle necessità politiche del partito, quando si tratta di intimidire compagni (p. es. la bomba alla sezione del PCI il 3 febbraio precede di poche ore la giornata di lotta all'Alfa Romeo), o quando si tratta di imbastire una provocazione (la famosa bomba alla Cattolica di cui si parla tanto era servita alla fine del '70 a preparare il terreno a due assalti fascisti alla stessa Ca~tolica e al liceo Manzoni). Costante . degli attentati SAM è l'uso di ordigni a noIl panenon è sicuro, ma l'ordinesì NAPOLI La polizia va in aiuto ai crumiri alla Mobil-Oil: ha caricato il picchetto ope. raio per far entrare dieci ìmpiegati. Gli operai hanno bloccato anche i depositi dei camion per non far uscire nemmeno le scorte. Gli operai che occupano da settimane il cantiere Pellegrino, hanno fatto un blocco stradale sotto il Municipio. La crisi a Napoli va avanti al galoppo, ma le soluzioni sono già pronte: le riunioni di Rumor coi prefetti, e dei prefetti coi questori. F, poi le liste elettorali: con 1\ndreotti capolista della DC, e l'ammiraglio Birindelli ca. poilsta del MSI, i proletari di Napoli non hanno più problemi. Moriranno di fame, ma l'ordine è assicurato. tevole potenziale sempre confezionati da esperti. Uno di questi esperti è Luciano Bonocore (lo denuncia Angelo Angeli nella sua confessione-fiume) arrivato a Milano da Napoli nel '68 con referenze del MSI napoletano che lo definivano "ottimo elemento ed esperto qualificato negli esplosivi" e che oggi è uno dei dirigenti giovanili missini e direttore del periodico "Lotta europea". Angelo Angeli, finito in galera perché stupido, nega di aver messo le bombe, ma è molto loquace e parla, fa nomi. Servello si affretta a dire che è stato espulso dal MSI. E Angeli - divenuto capro espiatorio - ha paura, dice che lo vogliono far fuori. Non gli possono perdonare, per esempio, di aver rifiutato una strana offerta di Gianluigi Radice: per 80.000 lire mettere bombe alle sedi del MSI! Assieme al nome di Radice, Angeli ne fa altri, altrettanto noti: Nestore Crocesi, Dario Pansironi, Antonio Valenza, Davide Beretta, Giancarlo Esposti. Sono fascisti noti, il più interessante è Esposti, già coinvolto nell'assassinio per rapina del benzinaio di piazzale Lotto, tornato a galla nel processo agli anarchici per gli attentati del 25 aprile indicato come persona in possesso di esplosivi e capace di maneggiarli. Il solito Calabresi affossò le indagini. Valenza e Esposti hanno il conto aperto con Angeli. Al tempo in cui rifiutò di mettere le bombe alle sedi MSI i due lo minacciarono vantando "potenti amici a Varese". Sarà per merito di quelle amicizie che Esposti non e mai finito dentro. Quelle stesse amicizie che gli pagano una 1750, macchina che va ad aggirarsi nei pressi della sede del1 'Unità poco prima dell'ultima ma '6omba. Supplemento quotidiano a •lotta Continua• - Reolstraz. del Tribunale di Torino n. 2042 del 15-11-69- Dir. Resp.: Giampiero Mughinl Poo-llto OAPCO Via Dandolo 8 . ROMA

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