Processo Valpreda - n. 10 - 11 marzo 1972

L. 30 , 11MARZO 1972 N. 10 ■ Che cosa pensano e dicono di questi tempi i nostri sfruttatori ■ Manifestazioni per \J a~preda libero ■ Personaggi di un governo extraparlamentare Le donne irlandesi fermano l'esercito degli sfruttatori imperialisti. E" questo il tempestoso avvenire che spaventa tanto gli sfruttatori di casa nostra? Il prossimonumeroesce martedì14marzo UNAVVENIRETEMPESTOSO L'assembleadellaConfidustria Roma Si è aperta a Roma l'assemblea dei padroni italiani, con la presenza del fior fiore dei nostri capitalisti. I fratelli Agnelli vestiti alla marinaretta, per non dare nell'occhio, Pirelli e Dubini, Monti e Pesenti, in camicia nera plisettata, Costa e Cicogna. Gava e Piccoli, Carli e Campilli, e un altro migliaio di gentiluomini. Tutti a parlamento. Presiede il presidente della Confindustria, Lombardi. Un bel discorso, il suo: Cari colleghi - dice - prima di tutto vi assicuro che i giovani industriali non sono affatto "disaffezionati", come qualcuno va dicendo. Anzi, quanto più sfruttano e comandano, tanto più ci prendono gusto, cosicché possiamo stare tranquilli. li punto dolente, invece sono gli uomini politici e il governo. La loro produttività non è Jdeguata al salario che gli diamo. Se continuassero così, saremmo costretti a I icenziarl i. Ma or.1, con le elezioni, speriamo che si comportino bene, e ci diano un aoverno stabile, ben orqJnizzato, come una questura. Lo so - ha contin118to Lombardi chP. voi non ci credete. e volete fare il fascismo subito. E chi vi può dare torto? Ma ':iisogna andarci piano e fare il p8sso ~~''':Jndo la oamba. Se noi acceleriamo i tempi, s;,hotiamo il governo centrista elettorale, rnuovt11'1Osubito alla ouerra contro gli operai e i r,··al,.,tari. rischiamo di buscarle, perché non sian1O2ncora abbastanza preparati. Perciò, continuiamo pure con lo sciopero deri!1 investimenti con la chiusura delle fabbri;;he i: i licenziamenti, con çili aumenti dei prezzi e i lamenti sui profitti che diminuiscono - anche se non è vero, sia detto fra noi ma non esaçieriamo. Per far funzionare bene il fascismo ci vuole tempo, bisoçJna riorganizzare lo Stato, battere gli operai. far fuori i rivoluzionari E poi 11011 si può mica fare il fascismo in un paese J solo: e a noi spetta l'alto compito morale di fare il fascismo in tutta l'Europa, così se l'America ci molla non restiamo col sedere per terra E pensate che bel mercato comune degli armamenti che ci si apre di fronte. Tanto più che noi qui siamo nei guai, ma il resto dell'Europa, dall'Irlanda all'Inghilterra, alla Francia, 2!!a Germania non se la passa mica bene. Colleghi - e qui Lombardi ha alzato il tono, un po' commosso - qua non solo scioperano e non si vogliono fare più massacrare di fatica, ma ci cominciano a sequestrare e a processare ». " lo ho paura » - si è messo a singhiozzare a questo punto un industriale novantenne della Valtellina, abbracciando disperatamente Leopoldo Pirelli, che gli carezzava i capelli bianchi col viso un po' commosso un po' schifato. Intanto Lombardi continuava: « Basta con le frasi nebulose, basta con le formule vuote tipo '"siforma della casa", noi vogliamo case vere, di rnattori; e di cemento, in cui si possa abitare"· A questo punto tutta l'assemblea era tesa e partec;pe· sembrava una riunione di baraccati. Un giovane industriale di Vercelli ha persino n,r:clato " La casa si prende l'affitto non si pa- '1a », rna il ministro Gava lo ha zittito con un co!1Jo di karatè alla nuca. E Lombardi ormai si era lanciato: " Basta -0n çili scioperi che danneggiano più la pro- {1 •~ione che i salari degli scioperanti: basta con J0 lotte azienda1i: basta con le violenze operair:: 1-1s:::i ron la maoistratura che invece di menare sodo si mette~ a dubitare e discutere· !)asta C'): sindarnti che non accettano esplicitar,,cntc l'autodisciplina negli scioperi ». Nello stesso momento, in un altro salone romano, quasi per un'illuminazione dello spirito santo, il segretario generale della CISL Storti,cava dichiarando· " No, abbiamo intenzione di autodisciplinarci, e anche la CGIL non ha nien:e in contrario». Nello stesso momento, anche il diavolo ci metteva lo zampino, e çili operai della Pirelli scio:,erav~.11O, f' oue!li dcli.i FIAT pure. e i bracciar.ti anche, I,., fobb,,chc occupate ammont:wano, e gli studenti di Padova si battevano contro le aggressioni della polizia, e a Siracusa edili e disoccupati occupavano il Municipio. E Lombardi continuava: " Sui nostri orizzonti nuvole sempre più dense, un tempestoso avvenire ci aspetta », sempre più trasfigurato in un incrocio tra un colonnello greco e il colonnello Bernacca. " Li fermeremo sul bagnasciuga » urlò Umberto Agnelli. subito gelato da un'occhiataccia del fratello maggiore: poi inghiottì una polverina bianca probabilmente un'aspirina - e tornò a sedersi. " li tempo ormai stringe - pr,oseguiva Lombardi, affezionato lettore di Mo' che il tempo s'avvicina - bisogna imporre subito un belI 'accordo quadro ai sindac:iti per soffocare l;i lotte aziendali; bisoçina rifiutare gli aumenti t:auali per tutti e moltiplicare le divisioni in cateqorie: bisogna dare qualcosa di più in qué\1che settore. e molto di meno negli altri, così le diverse categorie saranno ancora più divisr e oer questo Umberto Agnelli ha fatto la fedc- .--izio!le deçili industriali metalmeccanici, ric:, · r:.~nctosidella scuola di Valletta· bisogna riorqa- '1;77arc i sussidi ai disoccupati in modo da ;iffrimarli lo stesso, ma costringendoli a chiedere J'ele1110sinadello Stato. so 110 va a finire c:he vogliono un salario vero: bisogna sbattere fuori gli operai che non obbediscono ai sindacati e ai de'cgati, e organizzano gli scioperi per con to loro, bisogna aumentare i ritmi di lavoro; bisogna bloccare I salari: e via dicendo. Su i questa base siamo favorevoli alla collaborazione completa coi sindacati "· "Già, ma gli operai?» domandò un inc!ustriale dal fondo. " Questo è un problema del Ministero dcoli Interni " replicò secco Piccoli. E cedette la parola, visto che Lombardi ormai le aveva dette tutte, ed era stato trasferito all'accluso centro di rianimazione, al ministro Gava. Il quale ha detto che Lombardi aveva ragione. E poi ha fatto una brillante analisi del diritto di sciopero, sancito dalla costituzione. " Il di•·itto di sciopero va bene•- ha detto Gava - :na l'astensione dal lavoro no». « Bravai • ha gridato il petroliere Monti. • Grazie - ha risposto Gava proseguendo - volevo dire che I gruppi di operai che organizzano a•ilonomamente gli scioperi sono fuorilesge "· "Uccidiamoli tutti» - strillò un'anziana 1 11~1s'riale d1 dolciumi di Macerata, e poi ricac! d,2 qiù esausta. " Ncs'1.Jna debolezza - continuava Cava ,.,,,~o avventure d1 destra o diserJni di sir;istre r·ù o meno estreme », e intanto si spostava in,1vvcrtitamcnte verso il bordo dest:·o dclf" noltrona. fino a pen,olarc paurosnmcntc 11el v»oto, con tutti i suoi 312 chili, sor•etto 8 stwtr rla u,1 sottoseqretario sudatissimo " Il desti- ,- dc.'l'ltal a è in Europa e li si risolverà il p .,., ','r•r,a del \t1ezwg.orno », frase sibillina eh,: tL'ld ·w11nointerpretato così: "I proletari del MC'·· ,;, ,rrio li facciamo tutti emigrare nel norc' r- r• 01, così non c'è più problema ». P.oi h:inno parlato un altro ;-io· d1 padroni. /\' la fine la prima seduta si è sciolta al canto di , Giovinezza giovinezza " L'et.1 media dei partecipanti è di 113 anni Domani la seconda seduta.

11 MARZO 1972 "Valpredaliberosubito" manifestazionea Milano • E s;amo convinti che tale processo coram pcpulo (traduzione· alla presenza del popolo) sarebbe ststo esiziale !traduzione: mortal.1) s,a per la giustizia che per le stesse elezioni Vogliama dire la ver,tà? TUTTA L'ITALIA, da!'e Alpi a'ia Sicilia, FINCHE' DURA LA CAMPAGNA ELETTORALE E' LUOGO DI • LEGITTIMA SUSPICIONE• PER IL PROCESSO VALPREDA •. (Dalla prima pagina de Il Tempo • di Roma, col titolo • Un rinvio provvidenzie:e •l. Viva la sincerità: l'hanno detto, él noi siamo d'a:cordo. Perciò loro hanno tolto di mezzo il processo. Perciò noi continuiamo la campagna di massa per •liberare Valpreda. OGGI A MILANO E' INDETTA UNA MANIFESTAZIONE CON QUESTE PAROLE D'ORDINE: « PER LA LIBERAZIONE IMMEDIATA DI PIETRO VALPREDA E DEGLI ALTRI COMPAGNI ANARCHICI» - « CONTRO I FASCISTI CAMUFFATI DA SILENZIONAPOLI SI » - CONTRO LA REPRESSIONE NELLE FABBRICHE E NELLE SCUOLE ». LA MANIFESTAZIONE FASCISTA E' A POCHE CENTINAIA DI METRI DAL LUOGO D'APPUNTA MENTO DEI COMPAGNI (LARGO CAIROLI): QUESTA E' LA SCUSA ADOTTATA DALLA QUESTURA PER VIETARCI SIA IL CORTEO, SIA IL CONCENTRAMENTO. Al FASCISTI INVECE E' STATO FORMALMENTE VIETATO IL CORTEO, MA AUTORIZZATO TUTTO IL RESTO (IL CHE SIGNIFICA CHE MAGARI GLI FANNO FARE ANCHE IL CORTEO). LA MANIFESTAZIONE E' INDETTA DAL « COMITATO NAZIONALE DI LOTTA SULLA STRAGE DI STA TO », E NilTURALMENTE I COMPAGNI SONO INTENZIONATI A MANIFESTARE, DIVIETO O NON DIVIETO, ANCHE SE LA QUESTURA E' CONVINTA, CHE NEL '72, IL CENTRO DI MILANO NON SIA FlU' «AUTORIZZATO» Al CORTEI DELLA SINISTRA RIVOLUZIONARIA. "Va/predalibero"davantiai tribunali !ieri mattina. nonostante la pioggia a dirotto, 1.000 studenti, quasi tutti degli istituti tecnici, hanno fatto una manifestazion:, c~e è stata convocata dai compagni del Righi. • LIBERIAMO VALPREDA SUBITO • era lo slogan del corteo, che ha percorso per la prima volta a Napoli ·,a zona ae, quartieri proletari attorno ai Tr•bunali, là dove la giustizia di classe amministrata da un esercito di sanguisughe reazionarie e fasciste ogni giorno fa le suél vittime tra i proletari di Napoli Ada fine del corteo, i compagni del Righ, hanno fatto un comizio. Checosasignificano questemanifestazioni Oggi si svolge a M.Jano una n•Jova. qrande manifestazione per la libertà di 0 :etro V llpreda contro il fascismo di stato. /\.!tre s.1 ne o,epnrc.,o in tutta talia. Oual è q centro di queste manifestazioni? Oual è il loro obiettivo politico? Ncn solo que!!o, ne:essario, di tenere aoerto l'attacco contro la strage di st3to, chi~so con I~ vioienza nel trib~nale di Roma. Ma soprattutto quello di rovesciare la scelta politica ch.1 ha portato a soffocare il processo. la scelta dell'ordine padronale a garanzia della manovra elettorale. Oggi lottare contro la strage d, stato vuol dire denunciare e attaccare il fascismo di stato. ,I governo fuorilegge di Andreotti. la campagna elettorale come strumento diretto della riconversione fascista dell'apparato istituzionale. Non c'è spazio per nessuna proposta frontista. più o meno esplicita. La fascistizzazione dello stato. sostenuta e richiesta dal potere capitalista - il parlamento confindustriale parla chiaro in proposito - non trova nell'opposizione riformista altra risposta che la complicità, nella vana speranza opportunista che vengano tempi migliori. Tempi in cui gli operai, battut;, permettano un ordinato rilancio capitalista. con qualche nuovo giro di valzer con l'opposizione. I,~ Cortro lo stato della strage, contro lo stato Je"a cris·. contro :a truffa repressiva d~!le elezion• Questo dev·essere ,i cuore de:le manifestaz.on' di massa oggi. A una campagna tesa a mettere il bavaglio alle Jvar.g:Jarèie, dobbiamo contrapporre la campagna più vasta di propagand3 sugli obiettivi proletari - salario pr tutti. aumenti salariali. riduzione deg'.i orari, casa per tutti, r:duzione dei prezzi -. E al tempo stesso dobbiamo agire per tradurre dovunque questi obiettivi in azione, perché l'attacco elettorale s, infranga contro una muraglia di lotte aperte. E proprio nella campagna é!lettorale dobbiamo cogliere fino ,n fondo l'occasione per dare al movimento la forza organizzativa che ['i permetta di affrontare con sicurezza la prospettòva d, uno scontro generalizzato contro lo stato, e di un suo esito vincente. che metta all'ordine del giorno della fase successiva la lotta violenta per la presa del potere. Togliere la parola ai fascisti vecch, e nuovi, battere le provocazioni poliziesche, unire le avanguard;e di massa nell'azione diretta scatenando la contraddizione fra opportunismo disfattista de, rev.s.c7isti e combattività d, classe. questi i nostri compit1. Bibl".otecaGinoBianco PADOVA Chisi scontra e chidenuncia • Mercoledì 1 marzo la pol·zia è entrata pistole alla mano nella facoltà. Noi non imploriamo clemenza o gi<1st'zia legale tutto dipende dalia durezza d€,la nostra risposta. Perciò manifestazione giovedì 9 marzo alle ore 17 a Padova•. Giovedì 9 marzo ci sono stati a Padova, nella città universitaria, scontri durissimi; funzionari e commissari ne sono usciti un po' scorticati e ustionati. La federazione comunista ha fatto un comunicato che è ;n tutto simile ag!i altri che ,I PCI fa ,n queste occas.on,. con ,n p,u una spec,ae c:ira delatoria ne, confron- !, d1 ..::10 dei gr~poi .. estre- "l st • • condannando dL• ram!.'. r1t ~ ,)rovocaz1c:1~ ;nessa .. rtto d;:1 :111 e3ig:1a gruj)• 'O et--- s definisce "co:n.ta to pol,t:co deg:, studenti" e che fa capo a "potere oper~ o", e l'intervento sproporz,onato e ,ndiscr:m:nato delle ~.,torità di poi z:a ambedue converg~nt• a creare un clima di tensione e di preoccu1azio'1e e d~re spazio a.la olfens'va democristiana e della destn •. Tutti , Sa,mi finiscono nel 7 maggio IL GOVERNO FUORILEGGE - Guido Gonella seduto a fianco di Silvana Pampanini, detta Nini Pampàn. Era il tempo delle vacche grasse, quando il Nostro, insieme ai suoi amici Pella, Siri, Gedda & C. voleva sempre fare alleanze con i fascisti. Si ricorda che nell'anno di grazia 1952, quando alla vigilia delle elezioni comunali si seppe che il Vaticano era propenso a costruire un solido argine contro il pericolo comunista, Gonella faceva la gara coll'amico Gedda: lui chiedeva i voti ai monarchici, e siccome i monarchici non ci stavano senza i fascisti, Gedda li chiedeva anche ai fascisti. Oggi Gonella è ministrQ di Grazia, e Giustizia nel governo Andreotti. Andreotti è andato in senato a dire che Gonella è sempre stato antifascista. Glischerzi del 'elettoralismo Il Manifesto ha pubblicaLO una lct tera firmata « l'Assemblea operaia autonoma dell'Alfa Romeo» che annunciava l'adesione alle sue 1· JSte. L'J\sscmblca operaia ,!utonoma non ha ancora discusso la questione, né tanto meno si è pronun,iata per l'adesione al voto col Mafc,to. S:herzi dcll'eleuornlismo. SIRACUSA Bandiere SIRACUSA - Alcune centinaia d, proletari si sono radunati ,eri mattina davanti al Comune di Siracusa: erano riuasi tutti edili. disoccupati da mesi e stanchi delle file .,.., uscito: AGNELLIHAPAURA :<.: PAGALAQUESTURA 'a verità sul dossier FIATpubblicalada Lolla Ca11linua. I Chiedeteloa Via S. Prol s;>ero, 4 - Milano, e nelle Wirerie. - ---- ------ ~,10u em"'"t quo1,01a11) 11 •Lotta C.mtl11J • r;.,a,s11:u dfl Tr100n!I~ (11 Tor no n 21). uel ,: 1, ~ Dir Reso Ut , çien.1 P.ka1m11 r1po·lilo OAt'CO • I.i.i Dandolo. 8 • RUt.1A rosse sul al collocamento. Il deputato del PCI chiede al v,ces,ndaco Foti una riunione per esaminare la situazione. La risposta è sempre la solita: si può esaminare. purché si tratti r1 11~~ r;str:nta delegazione I disoccupati hanno capito I antifona. e il portone del municipio non ha resistito all'urto. nonostante fosse difeso da un cordone di poliziotti '-'•qili e impiegati del comune Cosi sui balconi del comune sono apparse le bandiere rosS<' La polizia ha caricato: un rl snccupatn è stato ferito. e sette fra appuntati e commissari sono finiti all'ospedale Per far smettere l'occupa1.ione. in serata hanno dovuto promettere l'apertura di 16 nuovi cantieri. Si sa. che un rr,m11ne con le bandiere ros- :;, f111J11 1n11 r un hunn m;rni• lesto elettorale N. 10 IL GOVERNO FUORILEGGE - Giulio Andreotti, quando era ministro della difesa, si è specializzato in colpi di stato. Dopo aver fatto all'amore con Almirante alla tivù, ha avuto la sua grande occasione: è diventato capo di un governo extraparlamentare. Siccome un po' di paura ce l'ha, si fa proteggere dalle forze armate (i vecchietti a sinistra) e si è travestito da gelataio. Dal discorso di Andreotti al raduno degli ex-paracadutisti nél novembre 1963: " Dobbiamo difenderci da un possibile aggressore per il quale la conquista egemonica del mondo non è solo un disegno politico, come può essere stato quello di Napoleone, ma è la logica conseguenza di una macabra religione. la religione degli atei, che porta a dover tutto distruggere, per ricostruire soltanto con il proprio programma dittatoriale. Pertanto coloro che credono sinceramente alla libertà cerchino oggi di associare le proprie forze e sentano la necessità di far vibrare i valori spirituali della patria ,,_ Devoluta cosi '-'gli ex-r;;•?· cadutisti la tutela dell;, fi. bertà. il resto viene di co,i. seguenza. IL GOVERNO FUORILEGGE - In questa foto possiamo amm:- rare riuniti tre dei più incalliti cani da caccia del padrone, di quelli che la caccia al prcletario la fanno per vocazione prima ancora che per la paga. Sono Pella, il cardinal Siri e Luigi Gedda, capo dei comitato civici, quello che nel 1947, tramite l'allora Monsignor Montini. oggi Paolo VI, preparò la « mobilitazione generale » contro il pericolo rosso, con cento milioni della Banca Vaticana e un miliardo della confindustria (il grosso lo diede l'ambiasciata americana, ma non si sa). Pella è rimasto famoso perché in un impeto di tragica ispiraz:one pronunciò la sterica frase « Preferisco che mia figlia muoia sotto la bomba atomica, piuttosto che viva in un regime comunista "· Dopo vent'anni, è d,ventato ministro delle Finanze del governo Andreotti. Municipio

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