7 MARZO 1972 . N.7 LACAMPAGNA ELETTORALE Sivendicanogliaguzzini Arrestato e rilasciato unnotobandito milanese ROMA: I fascisti non hannodiritto di parola La sezione fascista del quartiere Tiburtino non ha mai funzionato. Ce l'hanno messa per sguinzagliare gli scagnozzi neri nel quartiere, spiare. provocare, ma i compagni hanno sempre impedito l'attivita fascista. Venerdì scorso ci hanno prhvato: hanno indetto una manifestazione al chiuso. con l'intervento di un pezzo grosso, Luigi Turchi. Pensavano di stare tranquilli, protetti come erano da un esercito di poliziotti e carabinieri. I compagni c'erano, e hanno dato battaglia. Gli uomini di Rumor hanno picchiato, sparato vari colpi di arma da fuoco ad altezza d'uomo, rastrellato tutto 11 quartiere, arrestato un compagno. Ma i fascisti hanno capito che è meglio per loro fare le manifestazioni nei quartieri alti, che la parola d'ordine dei compagni è • i fascisti non devono parlare nei quartieri proletari •. A mettere in pratica questa parola d'ordine c'erano molti compagni di base del PCI. Invece i dirigenti della sezione • Gramsci • pensano che in regime democratico anche i fascisti hanno diritto alla parola, si sono dissociati da questa azione. e l'Unità ha scritto che ai fascisti • alcuni gruppi irresponsabilmente danno una mano, cadendo nella provocazione •. FIRENZE: "L'ordine è a sinistra" ma i compagnisono in piaz,,a Il Comitato federale e la Commissione Federale di Controllo del Partito Comunista hanno f~tto un comunicato accusando i compagni della sinistra rivoluzion~ria di portare nella città un clima d1 tensione e di provocazione estraneo alla tradi21one dei lavoratori e di tutri i cittadini di Firenze: di essere provocatori anticomunisti e antioperai che fanno opera di divisione all'interno del mov11nento degli studenti e fra operai e studenti. Il comunicato si riferisce alla manifestazione del 29 febbraio: 5000 studenti in corteo per chiedere la scarcerazione di due compagni arrestati in seguito a una giusta azione di giustizia di mas, sa contro un prete spione e fascista, don Gregorelli, che aveva provocato 68 denuncie contro studenti, insegnanti e bidelli del liceo Leonardo· da Vinci. Ma i burocrati del PCI alla giustizia diretta per eliminare e punire i più sporchi e nocivi seryi del sistema preferiscono là giustizia • ìmparziale e democratica " dei tribunali borghesi. Cosi alla manifestazione indetta dai gruppi ri voluzionari ha contrapposto un corteo unitario col PSI e i giovani DC. di 500 persone. Il corteo dei 5.000 è andato al quartiere di S. Croce davanti alle carceri. In piazza Beccaria la polizia, con la collaborazione del fascista Antonio Giani. fiduciario regionale di Valerio Borghese, ha caricato, fermato una quarantina di compagni e arrestati 4. A parte il Giani, che stava senza ombra di dubbio dalla parte della polizia. in mezzo ai compagni solo gli 007 del PCI potevano vedere • noti provocatori fascisti • NAPOLI:On. Roberti,nonci riprovare Gianni Roberti. segretario della CISNAL. con Domenico Manna e Antonio Mazzone, segretari rispettivamente della CISNAL e del MSI di Napoli. su una 124 sport targata NA 735740, andavano sabato a inaugurare una sede del MSI a PonticelP. Sono passati davanti alla Casa del popolo dove erano radunati 300 compagni del PCI per vssistere ad una proiezione. Li ha salvati il vicequestore Magrone, solo cosi sono rimasti interi. L'auto un po' meno. Ponticelli è il quartiere di Napoli di più antica trad12ione comunista. Era qui la sezione di Amedeo Bordiga. Con Barra e S. Giovanni, forma la vecchia zona operaia. e rossa. Una zona dove la chiusura delle fabbriche nell'ultimo anno è andata avanti a tamburo battente. e la lotta è stata il pane quotidiano. Una zona dove i fascisti non possono venire a fare i loro imbrogli demagogici, né tantomeno provocazioni. L'on. Roberti se ne è accorto di persona. GENOVA: Battaglia dura di 2.500 compagni Per due sabati successivi la questura ha v1e- 'Mn la manifcst~zione che i compagni di Lotta C:::ont 1nua e di altri gruppi volevano fare per I~ ~C~"cerazione dei due compagni arrestati al Fermi c il processo Valpreda. S1!-,nto 4 marzo 2500 compagni erano in piaz- ~a. decisi a fare la manifestazione. La polizia ha ~aricato in piazza De Ferrari: 10 poliziotti sono f1nitl all'ospedale. Gli scontri sono durati due ore, lf' ~uto della polizia rovesciate, le molotov sono ~copp,~te in mezzo ai lacrimogeni. Dieci compaqni sono stati arrestati. Quando i compagni sono entrati nei vicoli dei quartieri popolari, la polizia non ha potuto più seguirli, anche perché i portuali hanno solidarizzato con i manifestanti. Cosi. con una dura battaglia di piazza. anche ~ Genova è in12iata la campagna elettorale. POMIGLIANO:Via il capitanoD'Elia Il capitano dei carabinieri D'Elia ha assunto con zelo e passione l'incarico di guardiano dell'Alfasud. Finché c'è lui vivo, a Pomigliano d'Arco tutto deve andare liscio, operai studenti disoccupati devono rigare diritto. se no lui manda tutti in galera. " Carico tutti " è la sua parola d'ordine. Di esperienza in questo campo ne ha da vendere. Di lui si ricorda che attorno al '64, anno di colpi di stato. dopo una violenta lotta proletaria nella zona di Nola, spedi qualcosa come 150 mandati r,li cattura. Talvolta nella sua opera indefessa -a favore dell'ordine pubblico. gli capita di esagerare: pare che sia stato degradato per aver dato uno schiaffo a un colonnello. L'ultima che ha fatto. in piena concordia di propositi con il sindaco DC di Pomigliano. che presiede una giunta con l'appoggio del PCI e non vuole disordini sotto elezioni, è l'arresto di due compàgni la 'settimana scorsa, che è stata una settimana di scioperi e cortei degli studenti. Cosi alle ,rivendicazioni delle aule e della scuola gratis ,si è aggiunta quella di scarcerare ;'mmediatamente i compagni arrestati e di cacciar via da Pomigliano questo maniaco cane da guardia dalla carica facile. tecaGinoBianco .. del carcerealager diLecce Amnistiasubito ,\ ;\li]ano un dirigcnte della Sit-Siemcns è stato preso. portato in un furpon<:. hrndato. Gli è <,t,llo detto che ent SliHO proci:~sato econdannato e che non dm·c· '>l tornare in fabbrica. Poi è stato rilasci,no 111 lib~nà provvisori,1. :Sctie o otto compagni ddenu ti nella casa penale di Lecce ( Villa Bobù) sono stati avvolti nelle coperte. portati nei sOit('l'ranei l' n1assacrati selvaggian1entc cli botic dalle guardie per aver denunciato al gjornale "Mo' che il te1npo ~'avvicina., con una ]eit.era le contlizioni bes',iali di viia e di disciplina cli questo carcerelager e per aver fatto i nomi elci loro schil'osi e fasci sti aguzzini. Queste le denunce fatie dai con1pagni: - stipati in otto o dicci in ogni cella mescolati opportunamente con sp'ie e rnffiani; - l'acqua manca 18 ore al giorno; - si 111angia solo con i so:di per comprare il cibo alla borsa nera e ingrassare I 'a 111111inlstrazione: - il lavoro esiste solo per i rufTiani e le spie o per pochi poveracci che vengono supcrsfruttati; - continue vessa7,ioni e provocazioni, stillicidi.o 1110ra le che viola i più elen1ent.ari cliritii dell'uomo fino a far l)arere Jliù u111ana la vi ta delle bestie in gabbia. Per questa elementare denuncia è arrivato il n1assacro cli botte. F.' uscilo: AGNELLIHAPAURA EPAGALAQUESTURA '.a verità sul dossier FIAT puhblicc:tadaLotta Continua. Chiedeteloa Via S. Prospero, 4 Milano, e nelle librerie. Ora un compagno i- stato trasferito. gli altri sono anr·ora in i'iolan1ento mentre m•1lti altri detenuti si sono fatti nwttere in isolamento per solidarietà e protesta. e narr che le botte e i pestaga-i si siano ripetuti: gli aguz 1.ini hanno paura. sono viJ!liacchi. 1'1" questi fatti esplosi con violPnza a Lecce ~0110 con1uni alla stragrande rnaggioranza elci carce1·i dove n1i11liaia cli proletari e di compa1:n1i !:-iono rinchiusi e. trat,.. iati come bestie. ~essun proletario lui dei conii da pagare aJla giusiizja dei pa-- clroni e comunque è finito il tempo in cui è possì\'l!le ai padroni e ai loro e;iudici di seque~trarr in silenzio migliaia cli proletari alla vita con la falsa giustificazione della troppa ''delinquenza". Organiz7iatno la ca1npagna e la lotta dura per l'amni. stia gene1·alc subito. organizziatnoci nei quartieri per i11111eclirelt' retate e gli arresti. impecliamo a polizioiii e giudici. di 1nantenere sotto ricatto migliaia cli giovani proletari o disoccupaii. E a Lecce sappiano il signor Siciliani direttore delle torture ciel carcere e il sia-nor Pepe fclclmarcsciallo e tutti gli altri aguzzini cne non è finita. qui. Signorministro, vogliamola taglia Rendiamo noto il testo di un telegramma inviato in e.Lita odierna al Ministro degli Interni on. Mariano Rum,or dal « Centro di Controinformazione della sinistra rivolu- ~ionaria ». /I Sua l:,cc 11zr1 011. Mr1ria110 R11111or Ministro de.~li I 11te•·111 « Egregio Sig. 1\linistro. ricorderà cerrnmente dx: il 15 dicembre J 969. a tre giorni di distanza dal trngico attentato di Piazza Fe>ntana, Ella ebbe generosamente a destinare, d'accordo con il Suo predecessore on. Franco Restivo, una taglia di 50 milioni di lire italiane a "chiunque fornisca not1z1c che portino alla identificazione degli autori della strage di Milano". Tale promcs:;a, stimolando in noi il senso dei valori proprio della società che Ella così autorevolmente rappresenta. ci indu:;se ad iniziare immedi,namcnte 1111 lavoro di indagine che si concluse. sei mesi pit1 tardi. ·on la pubblicazione del lihn, "La Strage di Stato" per i tipi della casa editrice "Nuova Sinistrn". li detto ,·olumc. di cui l,c inviamo copia in on1é-H~,~io giacché le altrc 99.999 sn~<' st.ite diffuse privilei•iando luoghi che presumiamo [lh1 trovi di(ficolt,1 ,1 fre4ucntarc. qua I i fabbriche o scuole, contiene indicati per nomc l' cog1101rn: alcuni dei mand,111ti e degli esecutori materiali ddl'impn:sa crirnino:;a da Lei i1111nediat,imentc comrnent,itn con le nobili parole "ciò rende urgente e indifferibile la ricomposizione del centro- -.;ini~tr~l organico··. Leggendolo potrà rendersi conto di come le indicazioni in esso contcnute abbi,1110 t rm ato. nei mesi successi\'i, puntuale riscontro in una ~erie di iniziative della ,vlagistratura, l'inchiestaistruttoria ,ulla morte di Armando Calzo lari. l'invio alla Corte di Assise di Roma da pane dclLi Procura milanese di documenti relativi alle ri1·elazioni dell'Avvocato Amhro:;111i. del quale nel libro era st,lla purtroppo prevista l'imm,llurd scompan,a, i mandati di cattura contro i fasci- ,ti Stefano Delle Chiaie ( soprannomin,no, ci perdoni il termim:, "Ca~cola". lunio V,derio 13orghese. Franco r:reda. Giovanni \'entura ultimo in ordine di tempo, ma non di imporwnza. Giuseppe lbuti detto "Pino") che ne rnnfcrmano l,1 piena attcnJihilitiì. In p,1ni ~o I.ire Li preghia1110 cl, soffermare Li sua ,lltcnzione sulle pagine 9-1, 95, 96. 138. 139. l-10. 1-11, 1-12 l-13 dd libro in quc- ,tionc, n..:lle 4uali la rìgura del Rauti. incriminato. tra l',tln,,. pa 1111,1 .\'l'rtt' d1 al I te11/r1/1 terromt1ci l'er1/icr1t1si 11el corso del '6 9 viene alla ribalta, nella sua veste cli agente dei servizi segreti greci (K.Y.P.). come uno dei i~iaggiori .o'.·gani,1;zatori della strage d, Stato Certi che il mancato riC(:- , imento da p,ine no:;tra della rn11li,1promess,1 si,1 csdusi\'amcntc d,1 attribuirsi ad un disguido burocratico, e sal\'u un'opposizione in merito, ,1 4uesto punto peraltro improbabile. da parte degli eredi del defunto Sig. Rol.111di Cornelio, di professione tassista, re:;tiamo in (iduciosa attesa dei 50 milioni. Tale cifra, che preferiremmo ci venisse accreditata, ove possibile, sotto forma di buoni del tesoro. verrà da noi cquamcmc suddi\'isa tra i ,·ari gruppi della inistr,i rivoluzionaria i quali ,1ttualmente versano. nonostante le rivelazioni ahimè fanta:;iose dc "l'Unità" :;ui fondi pro,·enienti da parte conlindustriale. in gravi diflìcoltà e~onomiche.' af{inché pus:;ano degnamelllc continu,1re nella loro lolla contro le istituzioni borghcsi che Ell,1, Signor i\linistro. tanto cffi:a~cmcnte difende. Sperando in un Suo sollecito ri:;contro. distint,um:nte Li saluta li "Centro di Controinform,17ionc della sinistra rivolu1.ion,,ria" ». ;,,,/oi non sappi,1mo chi sono gli autori di questa ,tzione ma pensiamo che qucst' azione ~ornspond,1 ai tksideri delle massc. fn lllltc k fabbrichi:. gli operai h,inno ~acciato e 111ina.:ciato diri genti, capi. spie, guardiani. Gli operai non a:ceuano piL1 la disciplina e l'ordine del padrone dentro la fabbrica. A Milano chiunque abbi,1 sequesmuo e minacciato il dirigente della Sit-Siemen, non ha fatto altro che uno dei processi proletari il cui numero aumenta sempre di più. In un cartello messo al collo del dirigente della SitSiemen:; c'er,1110 rnrie fra,i fra cui una di Mao, che ic stata molto applicata dai proletari negli ultimi anni, dentro e fuori la fabbrica: COLPlSCINE UNO PER EDl'- CARNE CENTO. I resti del Manifesto e I resti di Valpreda li irruppo parlamentar-redazionale del Manifesto ha deciso di confermare le sue ~celte extranarlamcntari prc~cntandosi alle elezioni. Scherzi della politica. E' girata molto la voce che lo s1csso gruppo 3\TCbbc presentato Yal11rccla nelle sue liste. Pare che \'alpreda non ::,iad'accordo. Lui vuole \'Cnir fuori tullo intero. Con i rct;li dei suoi ,·oti sarebbe andato a ~Ioutecitorio qualche Pintor. ~on gli piace l'idea. :Xoi siamo d'accordo cou lui. Anche se è chia,·o che i resti di Yalpreda rnlgono ,cmprc 1iiù dei resti ciel i\lanifesto. NAPOLI chi ha fame mangi I\1igliaia di giovani di famiglia proletaria di tutto il sud che studiano a Napoli, la sera non possono mangiare. Soldi per andare al ristorante non ne hanno, e la mensa di ingegneria da 5 mesi dà solo il pasto di mezzogiorno. Migliaia di st'..ldenti non vengono provvisti del minimo di calorie indispensabile alla sopravvivenza, per non dire allo studio. Venerdì sera due studenti sono andati da Ciro in San. ta Brigida, uno dei meglio ristoranti di Napoli, hanno mangiato quanto bastava_, e hanno pagato 350 lire a testa, il prezzo di un pasto alla mensa di ingegneria. Il resto lo mette l'Opera Universitaria, hanno detto. Sono stati portati in ouestura. Sabato sera altri o studenti hanno fatto la stessa cosa. Ci sembra che gli studenti di ingegneria di Napoli hanno dato prov,i di molto buon senso, e ci auguriamo che il loro esempio venga seguito da Lutti gli studenti proletari, e anche dai prolelari non studenti; assicurarsi le calorie necessarie alla vita è la tutela minima ctel diritto più elementare dell'uomo. SupPlemento a • I ntta Cont111ua • • R1J91 stnmonc de:I Tnhunale di Torino n. 2042 ciel 15 1169 Dir RO~\) C1ampw,,1 M11qhi1\l Tipo-lito OAP(;Q • Via Oomdolo. 6 ROMA
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