24 febbraio 1972 a convegno. servizio dello stato. ~=-~ ·Calzolari,BorgheseV, entura: ) él( che servonoq.uesti • processi > · i~a magistratura ha messo sotto prqcesso un po' di fascisti. Fa finta d11 Jndagare, reprimere. Molti di questi per;sonagg1 sono strettamente legati al:l'a strage di stato. Ne parleremo al fllOmento giusto. . ,0uesti processi servono a dare creditp alla magistratura, a ·dimostrare che è indipendente e al disopra delle pè~ti, perché reprime a dest:ra e a·s~inistra. Come diretta conseguenza, si dimostra che è valida la tesi degli opposti estremismi, cioè che tutto andrebbe bene, per i padroni e per j .-.proletari, se non ci fossero p0chi e ,..pericolosi sovversivi, a <lestra e a sinistra. Contro gli opposti estremismi ci VlòlQleuno stato forte, una magistratu½i forte, una polizia forte: così Restivo va alla difesa, Rumor, dopo la buona prova data all'epoca delle bombe, va agli Interni, e magari la prossima volta metteranno Scelba al ministero del lavoro e la salma di De Gasperi alla pubblica istruzione per spaventare gli studenti. Infine alla DC, che nelle elezioni dovrà fare la gara coi fasc•isti a chi è piiù amante dell'ordine, non gli sta mele di presentare il MSI come troppd=sovversivo. care Lorenzon e Ventura, ma stabilisce che le accuse di Lorenzon sono «destituite di qualsiasi fondamento». Dopo qualche tempo altri giudici incriminano Ventura, il suo amico Fred~ e altri fascisti. La cosa va per le lunghe, si cerca di insabbiare tutto, quando all'improvviso salta fuori un deposito di armi. Sembra che il giudice Stitz, un altro di quelli definiti «modello di democrazia e di serietà», voglia fare sul serio. Però anche lui cerca di dimenticare tutti i legami cne legano il gruppo Freda-Ventura aria strage. E addiritturà'cerca di giustificare _i suoi colleghi romani che avevano definito Ventura «un galantuomo» dicendo che nell'interrogatorio non avevano potuto «valutare le sfumature dialettali»! Il processo Calzolari Calzo:ari era amico di Borghese, aveva parte::ipato alle famose riunioni che dovevano preparare la st:rag:3, ma sembra che foss·e -i-ndisaccordo su qualcosa o che vo,less·e ·rivelare qualcosa. Un testimone scomodo. E sparisce subito. Annegato in un pozzo c·on 80 centimetri d'acqua, lui che era un sub, e il suo cane. Le molte stranezze sulla morte di Ca•lzolari, costringono un giudice a tenere aperta l'inchiesta. Ma l'altro giorno la procura di Roma ritiene che questo magistrato sia troppo curioso e blocca l'inchiesta, seguendo il consiglio che aveva dato pochi giorni prima hl settimana!:, fas::ista « Lo Specchio », che è sempre informatiss·imo sul'le bombe. ·Un po' tr9ppo informato forse. Il processo a Ordine Nuovo Questo processo serve chiaramente a nascondere le vere respons'.3bilità: riguarda infatti un gruppo di fascisti che sono rimasti fuori d:~I MSI quando ci sono rientrati, guarda caso _giusto u-n mese prima delle bombe, personaggi ben più importanti come Pino Rauti, Maceratin,i, Co·Jtellaoci, che sono quelli che -mantengono i collegamenti •internaziona•li con la Grecia, i•IPortogallo, il Sudafrica, ,J,aCIA americana. L'inchiesta, oltretutto, parte dal 21 dicembre '69, dieci giorni dopo -le bombe. Insomma è un'inchiesta che serve più a dare un alibi che a tog·lierlo. ii 11processo a Borghese Questa era un'inchiesta da bloccare ed è stafa bloccata. Sembra addirittura che metteranno in libertà i cinque fascisti inéarcer-ati (in comode cliniche) e il latitante Borghese. 1/imputaziorie- dj- questi personaggi è di aver tentato un ·colpo di Stato. evidentemente non vogliono che dietro qualche paracadutista con gli acciacchi e un piccolo gruppo di fanatici, venga fuori una rete molto più importante e vasta di co'J<legamenti e di cQmplicità, dove ci sonQ gener-ali e ufficiali,· uomini politici e industriali. Dei cinque imputati il personaggio chiave è Saccucci, ex paracadutista, che tiene i contatti tra le principali organizzazioni fasciste. I fascisti diventan,o accusatori imputati~ 11processo Freda-Ventura Sei giorni dopo la strage un democristiano di Treviso, Lorenzon, dichiara di aver ricevuto dal suo amico Ventura, noto fascista, confidenze quanto mai esplicite sugli attentati ai treni dell'agosto '69 e su riunioni preparatorie alla strage. Ventura descrive perfettamente il sotterraneo della banca del lavoro ,di Roma dove è stata messa una delle bombe. li giudice Cudillo è costretto a convoNel giugno 1970 uscì la contr_oinchìesta « strage di Stato », oper§,. di militanti della sinistra rivòluzionaria. Tra settembre e ottobre parecchi fascisti chiamati in causa dal libro lo denunciarono sperando in questo modo di impedirne la circolazione. Ma il libro girava egualmente - distribuito dai militanti (:molto più ·che nelle Hbrerie) e i nomi dei veri assassini e dei loro complici divennero noti a tutti i compagni e ai proletari. I fascisti che ebbero la malaugurata idea di denunciare il libro sono: il capo del MSI Giorgio Almirante; due generali dei paracadutisti Enrico Frattini e Michele Caforio; l'editore fascista di Castelfranco Veneto Giovanni Ventura; il capo di Ordine Nuovo, ora rientrato nel MSI, Pino Rauti; un fascista che bazzicava il « 22 marzo», amico di Merlin<'> e che somiglia a Valpreda, Pio d'Auria; il capo di un racket di benzinari, legati ai fascisti di « Avanguardia Nazionale il gruoppo cui appartenevano Merlino e Delle Ghiaie) Mario Palluzzi; il fascista infiltrato t.ra .gli anar-chici di Milano Nino SottGJsanti, sesia spiccicato di Valpreda (nel suo alibi ha un bel buco all'incirca nell'ora delle bombe, ma nessuno gli è andato a chiedere dov'era); il maiale capo dei maiali, Valerio Borghese; il fascista romano trasferitosi a Reggio Emilia, PafJlo Pecoriello. Q1,1.estifascisti si sono sentiti « offesi » perché la controinchiesta li accusava di essere in vari modi coinvolti negli attentati, e hanno fatto ricorso ai magistrati perché dimostrino la loro innocenza. Si sono presentati come accusatori e si sono ritrovati accusati. E non se la cavano molto bene. Prendiamo Pino iR.auti ad esempio, dice di non aver mai conosciuto Plevris (capo del servizio segreto greco, che noi accusiamo di aver preparato vari attentati in Italia, tra cui quello del 25 aprile) ma è smentito dalle sue stesse dichiarazioni già messe a verbale. Dice anche che « Ordine Nuovo» era un gruppo culturale e non politico, ma ci· sono parecchie prove a smentirlo, e via di questo passo. Nell'ultima udienza, altra mazzata per Pino Rauti. Protesta perché gli si dà della spia? Ed ecco tanto di documento del SIFAR, cioè il servizio segreto dello stato borghese, che dir-postra anche ai giudici quello che i compagni sapevano già. Il do_cumento accusa Rauti di essere i:1_.contatto e stipendiato dalla po-_ l!zia segreta fascista del Portoaallo la Pide, e di trafficare in armi cori spagnoli e portoghesi, gli avvocati difensori presenteranno altri documenti che lo provano, anche se Rauti e il pubblic<'>ministere Occorsio hanno fatto di tutto per non farli venir fuori. I giudici sono anche stati costretti a far annettere al processo le famose lettere che l'ex ministro dell'Interno Restivo ricevette dall'avvocato Ambrosini, uno che ·sapeva troppo sulle bombe è che è v<'>lat<'> dalla finestra di una clinica. li documento del SIFAR che par:a di Ordine Nuovo è datato 23 marzo 1964 ed è firm3to da Giovanni Allavena, e inviato all'ufficio « REI"· li testo dice: Fonte solitamente attendibile ha segnalato che un gruppo di esponenti della nota organizzaz1one neofascista « Ordine Nuovo », guidati dal giornalista Giuseppe Rauti e Clemente Graziani si sarebbe dovuta recare il 12 c·orrente in Spagna e Portcgallo per contatti di natura politica e per trattare con personalità di quei Paesi circa la costituzione di Ce_ntri lnfqrmativi in Roma ed in altre città italiéme: In Portogallo i dirigenti del movimento, avrebbero dovuto incontrarsi anche con alti funzionari della «PIDE» (Polizia Politica Pcrtoghese) per la definizione di un piano diretto a facilitare l'acquisto di armi in Italia per conto di quel paese. A• tale fine Clemente -Graziani quale intermediario, avrebbe ricevu'. to l'incarico di interessare nel senso una importante industria nel nordItalia. Premesso quanto sopra, sarà gradita, sull'argomento, ogni possibile notizia. firmato: il Colonnello Capo Ufficio GIOVANNI ALLAVENA Supplemento a _•lotta Continua • - Registrazione del Tribunale di Torino n. 2042 del 15-11-69- Dir. Resp.: Giampiero Mughini Tipo-lito DAPCO - Via Dandolo, 8 - ROMA
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