Guglielmo Ferrero - Le origini della guerra presente

- 31 - mania siano cominciati in questo momento, ma difficilmente possiamo credere che il Governo tedesco non abbia fatto nulla durante quelle quarant'otto ore pèr preparare la mobilitazione, quando sapeva che la guerra era inevitabile e quando mostrava di aver tanta fretta per tutto il resto. Come che sia, non vi è dubbio che, la sera StèSSa, appena tornato a Berlino, il Cancelliere del1'Impero avanzò la sua strana domanda all'ambasciatore d'Inghilterra ; che l'Imperatore spedi il suo dispaccio allo Zar al tocco di notte; che alle due di notte il conte di Pourtalès faceva visita al Sig. Sazonoff. Questi tre fatti sono evidentementè in intima relazione fra loro. E' anche interessante osservare che il dispaccio dell'Imperatore di Germania contiene una risposta indiretta e quasi sottintesa al Sig. Sazonoff di modo eh 'è impossibile capirla bène senza aver letto il dispaccio n. 58 del Libro Russo. li Sig. Sazonoff, nel colloquio del pomeriggio con l'ambasciatore di Germania, aveva detto che la Russia non poteva sospendere la mobilitazione, perchè la aveva decretata soltanto in seguito alla mobilitazione austriaca, e l'lmperatorn di Germania risponde che l'Austria-Ungheria non ha mobilitato che una parte del suo esercito, e contro la Serbia. · Quanto al secondo colloquio che ebbe luogo alle due di notte fra il Sig. Sazonoff e il rappresentante di Gèrmania, l'ora stessa in cui avvenne mostra quanta fosse l'urgenza del Governo tedesco per una risposta decisiva. Il dispaccio n. 60 del LiQro Russo e il dispaccio n. 103 del Libro Francese provano purè che quel colloquio notturno si aggirò sullo stesso argomento trattato nel pomeriggio, cioè sul sospendere la mobilitazione .. L'ambasciatore di Germania insistette nel dimostrare al Sig. Sazonoff, come dice il dispaccio dell'lmperatorè di Germania, i gravi pericoli e le serie conseguenze della mobilitazione; ma quando si accorse che la decisione del Governo russo era irrèvocabile non seppe nascondere la sua emozione. Evidentemente fino a quel momento l'ambasciatore di Germania aveva conservato la speranza che il Governo russo avrebbe ceduto, -più o meno complètamente, come nel 1909 : certo egli non aveva fatto il suo passo del pomeriggio del 29, con l'idea che Biblioteca Gino Bianco

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