Guglielmo Ferrero - Le origini della guerra presente

- 19 - Potenze della Triplice Intesa, la Germania oppone una resistenza passiva, di cui nessun argomento riesce a trionfare. L'amb-asciatore di Germania a Parigi conferisce a lungo sulla situazione col direttore degli affari politici, ma insiste sempre « nell'escludere qualsiasi possibilità di una mediazione o di una conferenza ». II signor Jagow si rifiuta di ra-ccomandarè a Vienna la proposta del signor Sazonoff il qual~ voleva discutere direttamente a Pietroburgo, con 1'Ambasciatore d'Austria investitQ di pieni poteri, la risposta della Serbia; cc non poter egli - diceva - consigliare all'Austria di cedere ». (Russ. 38). Respinge del pari la proposta del sig. Cambon (Russ. 39). L'atteggiamento della Germania è tale che il Governo russo, tanto deferente fino a ·quel momento verso il grande impero vicino comincia a farsi diffidente. <e I miei colloqui con l'ambasciatore di Germania, - (dice il Sig. Sazonoff in un dispaccio spedito il 28 all'ambasciatore di Russia a Londra) - mi c19nfermano nell 'impressione che la Germania è piuttosto favorevole ali 'intransigenza dell'Austria. II Gabinetto di Berlino che avrebbe potuto metter~ un fermo allo svolgersi della crisi, sembra non esèrcitare nessuna azione sulla sua alleata. L'ambasciatore trova insufficiente la risposta della Serbia. Questo atteggiamento tedesco è particolarmente allarmante. Mi sembra che più di qualsiasi altra Potenìa, l'Inghilterra sarebbe in grado di provarsi a influire ancora a Berlino per indurre il Governo tedesco all'azione necessaria. A Berlino indubbiamente è la chiave della situazione ». (Russ. 43). L'Austria dichiara la guerra alla Serbia (28 IU• gllo). Disgraziatamente i timori del Sig. Sazonoff erano molto ben fondati. Quali che fossero le vere intenzioni dèl Governo tedesco, la sua resistenza passiva agli sforzi della Triplice Intesa non poteva, in quelle circostanze, B:blioteca Gino Bianco

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