- 35 - capaci di 280 o 420 foriti o malati; ve ne sono quattro per corpo d'armata; di quelli provvisori se ne allesdscono tanti quanti occorrono. Sui treni ospedalr e attrezzati il trasporto è fatto su barelle, su quelli provvisori su ma-.. terassi o nei comuni vagoni passeggieri. I mezzi di trasporto regolamentari· per via acquea sono le ambulanze fluviali. Ne abbiamo 4 della Croce Rossa, capaci ciascuna di 152 malati o feriti. Ove occorra l'autorità militare utilizza anche i grossi barconi delle compagnie lagunari del genio militare riuniti in flottiglie e Capaci di trasportare 50, 100, 150 feriti o malati. Lo sgombero e la disseminazione dei feriti in guerra è imposto da diverse ragioni che si possono così riassumere: a) ragioni igieniche, evitandosi i danni dell 'affollamento nelle località vicine al teatro delle operazioni militari; b) ragioni umanitarie, essendo più facile un buon trattamento curativo nell'interno del paese più ricco di mezzi ospitalieri e lontano dalle vicende della guerra; c) ragioni militari, necessitando eliminare dall 'esercito tutti i non valori che farebbero dannoso consumo di viveri e incepperebbero la libertà di movimento delle truppe; d) ragioni morali, perchè la vista dei commilitoni feriti ha azione deprimente sul morale dei combattenti. 5° - Numero d.ei feriti. - Lo studio delle passate guerre offre degli interessanti dati statistici sul numèro dei feriti e permette di calcolare approssimativamente la potenzialità del strvizi necessari al loro ricovero e trasporto. Ricordiamo sommariamente le cifre più importanti. Nel 1859 gli Austriaci diressero in Austria circa 50.000 malati e feriti. Nel 1870 i tedeschi, sopra circa un milione di combattenti, inviarono in patria in 8 mesi 240.426 malati ·ç feriti, cioè il 20 per cento dell'effettivo. Nel 1877-78 i russi fecero rientrare in patria il 50 %, e nel 1878 gli austriaci (dalla Bosnia- -Erzegovina) il 16 % della forza combattente. In Manciuria i Russi seguirono la norma « indietro a og~i costo i feriti » e dopo la battaglia di Mukden in 6 giorni sgombrarono 80.000 fra malati e feriti. I giapponesi per Biblioteca Gino B1,rnco
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