-26Un esempio che dimostra I 'importanza di una bei1 organizzata profllassi negli eserciti belligeranti ci è dato dall'esercito ginpponese nella guerra di Manciuria. Il medico militare Seamon, dell'esercito americano, che si trovava in missione presso quello giapponese, riferisce che in questo non si verificò nessun c:iso di dissenteria nè di alcun 'altra di quelle malattie che derivano da cattive condizioni igieniche. Egli attribuisce questo fatto all'indirizzo nuovo dell'organizzazione sanitaria giapponese fondato sul concetto che i medici devono prevenire le malattie mentre prima avevano solo il compito di curarle. Anche nella guerra attuale l'organizzazione sanitaria sembra aver dato ottimi resultati, secondo i rapporti di medici tedeschi e francesi, tanto che non si sono finora avute serie epidemie e le condizioni sanitarie delle truppe sono relativamente ottime. Negli ospedali non si trovano che feriti e la proporzione dei casi di tifo e dissenteria non supera quella del tempo di pace. Negli eserciti di alcune potenze belligeranti I'incoraggiamento alle vaccinazioni venne, prima dell'obbligatorietà, dall'ufficialità la quale si sottopose, in presenza dei soldati, alla pratica immunizzatrice. Così si dovrebbe fare anche da noi, dove il soldato è in genere diffidente verso provvedimenti di tale natura. V. - Alimentazione. L'alimentazione del soldato d~ve essere oggetto di speciaìi cure già in tempo di pace, trattandosi di fornire colla minore spesa possibile, una quantità sufficiente di sostanze nutritive, in forma appetibile e di facile preparazione, e di vigilare affinchè gli alimenti non divengano essi stessi causa o veicolo di malattia. Queste finalità acquistano una straordinaria importanza in tempo di guerra perchè la buona nutrizione del soldato è condizione indispensabile della sua salute e della sua capacità di lavoro utile e di sforzo, ed il pericolo che i Bjblioteca Gino Bianco
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