Alessandro Lustig - La preparazione e la difesa sanitaria dell'esercito

- 12 - dati si uniformino alle norme d'igiene per ciò che riguarda la pulizia del corpo e l'uso di cibi o bevande pericolose. A proposito dell'alimentazione vedremo come essa pure costituisca un importante fattore pel mantenimento delle resistenze organiche dell'individuo. Una vi-. gilanza particolare deve essere esercitata sul personale addetto alle cucine, p~rchè è ormai dimostrato, che, anche in tempo di pace, spesso manifestazioni epidemiche fra i soldati hanno avuto il loro punto di partenza dalla contaminazione di -cibi per parte di questo personale. I portatori di bacilli (tifo, colera, dissenteria) costituiscono in tale caso il massimo dei pericoli, e non sarà mai abbastanza raccomandata una sistematica ricerca di questi individui pericolosi eseguita da esperti batteriologi od una indagine anamnestica per scoprire pregresse infezioni tifiche. Uguale pericolo, per la diffusione dei contagi, offrono i casi di malattia lieve o ambulatoria, frequenti per il tifo e per il colera ed anche per la dissenteria bacillare. Il medico militare non tralascerà mai di indagare con cura le manifestazioni morbose apparentemente più banali. Ed è regola fondamentale a tale uopo che ogni soldato febbricitante deve essere tenuto in letto e la sua temperatura deve essere rigorosa:nente controllata col termometro, isolando l'informo al minimo sospetto di forma infettiva contagiosa. Speciali riguardi merita la profilassi delle in/ezioni intestinali in rapporto alla alimentazione e alle condizioni di ambiente in cui vive il soldato. E' noto che banali cause reumatizzanti, l'abuso di frutta e simili, possono produrre deile diarree acute di poca gravità, ma che assumono grande importanza se colpiscono portatori cronici di bacilli; essi diventano allora delle vere sorgenti d'infezione e possono dar luogo allo scoppio di focolai epidemici. Contribuisce anche alla diffusione del tifo e delle altre forme intestinali il genere di operazioni guerresche eseguite dalle truppe. L'esercito in marcia ab!Jandona i propri malati e lascia indietro località e acque infette; gli eserciti assedianti e anche quelli trincerati sono invece costretti ad agglomerare i loro uomini in spazi relativamente ristretti, dove i materiali di Biblioteca Gino B1c1nco

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