Alessandro Dudan - Dalmazia e Italia

-6isolette del suo arcipelago) che da una larghezza massima di 60 km. al nord fra il mare e il confine bosniaco va assottigliandosi a sud fino ad una larghezza minima di 5 km. e copre una superficie complessiva di 12.900 kmq. Questo è il versante adriatico, il versante latino, italiano, tributario con tutti i suoi fiumi, con tutti i suoi corsi d'acqua, nascenti dai monti Dinarici, del mare latino, del mare italiano, del!' Adriatico, come ne sono tributarie le Alpi trentine, l'Alto Adige, le Alpi Dolomitiche, le Alpi Giulie. Mentrç invece subito dal confine d"i Dalmaz:a comincia il versante orientale, balcanico, la Croazia e la Bosnia-Erzegovina tributarie con le loro acque del Danubio (per mezzo della Sava e della Drina) e quindi del Mar Nçro. In un solo punto le Alpi Dinariche subiscono una interruzione di continuità ed un corso d'acqua uscente dall 'ErzegovtÌJna in breve pianura le fende e si apre uno sbocco nel paludoso delta di Fort-opus, ove un cii sorgeva Narona romana, di cui gli abitanti di qupi, luoghi narrano di veder le rovine entro i flutti del fiume Narenta presso la torre veneziana di Norino, posta a difesa contro i Turchi. E qui la geografia si connette alla storia. Qui appresso era il confine meridionale della Dalmazia veneziana. Qui cominciava il territorio della piccola ma gloriosa repubblica marinara dr Ragusa, gloriosa nei commerci, nelle letter.e e nelle arti, superba della sua indipendenza fondata sui diritti municipali, originari romano-italici e durata fino al 1808, quando un colpo di mano del genera,le Marmont la sacrificava alle brame d'impero del grande uguagliatore Napoleone. Ma subito oJ.tre il terri.torio della repubblichetta di S. Biagio ricominciavano le te-rrç di S. Marco, con le Bocche di Cattaro, con Budua e con Spizza, che allora facevan parte non della Dalmazia, bensl dell'Albania veneziana. Apoena l'amministrazione austriaca ·ebbe queste terre con il Congresso di Vienna nçl 1815 (Spizza soltanto con il Congresso di Berlino nel 1878), le riunl in una sola provincia, neJ.la Dalmazia odierna. Ma oggi ancora esistono di fatto gli antichi confini divisori, poichè fra l'antico territorio della erpubblica di Ragusa e i domini veneziani a nord e a sud avanzavano fino al mare due B blioteca Gino Bianco

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