Lancillotto Thompson - Il Risorgimento italiano e gli irredenti

- 31 - rezzandomi : - Povera mamma! Tu hai fatto ·tanto per me. Non dubitare: quando sarò professore di matematica, ti compenserò di tutte le tue angustie. Vivremo sempre insieme e felici. - I suoi professori lo idolatravano : era sempre il primo della sua classe. A quindici anni si guadagnava qualche danaro dando ripetizioni. Non aveva vizi, non aveva abitudini di lusso : era felice se coi pochi soldi che studiosamente accumulava poteva comperare qualche libro ». Conclusione. E concludo. Abbiamo visto come l'Italia Irredenta nel Risorgimento si sia affermata gagliardamente italiana nella stampa, ne' comizii ne' canti, nelle congiure, nelle insurrezioni, nel carcere, sul campo, sul patibolo ... Abbiamo visto eziandio come il suo diritto, il Diritto Italiano, sia stato riconosciuto ed affermato anche da' maggiori patriotti delle altre regioni italiche : da Garibaldi a Manin, da Cattaneo a Salvagnoli a Rosa ... Oggi tutti gl 'italiani, con una concordia che i nostri nemici credevano impossibile, con una ferma energia di cui in ore di pessimismo credemmo capaci solo gli stranieri, vogliono che per forza d'armi a quel diritto corrisponda finalmente il fatto. Noi veniamo restituendo, centuplicati, ai nostri fratelli irredenti i sacrifizii eroici e l'esempio che essi ci offrirono per anni ed anni, in un silenzio spesso doloroso quanto una dolorosa agonia. B,bhoteca Gino 81è.lnco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==