Giuseppe Antonio Borgese - Guerra di redenzione

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • I. L'ambiente è saturo di discussione, e poco v'è da aggiungere ai motivi dell'intervento. formulati in otto mesi di instancabile propaganda e di ansiosa collaborazione dagli uomini dì pensìèro e d'azione che hanno preparato I'I tali a ali 'affermazione della sua volontà d 'esistere. Alla vigilia di una decisione definitiva, un rapido riassunto delle ragioni dell'intervento serve non tanto a convertire gli ultimi neutralisti, nei quali I'italofobia e l'amore adulterino per la patria altrui sono passioni cosl veementi che non v'è ragionamento buono a temperarle, quanto a contornare e a precisare la persuasione di quelli chè già da qualche tempo pensano e sentono nella nostra direzione, contribuendo così a rendere questa loro persuasione più conscia e più attiva. Può valer la pena di dire che le ragioni dell'intervento furono da chi scrive schematizzate nèl modo che segue almeno sin dalla fine del 1914 : pure sono ancora vive ed attuali, dopo un'intera e così tragica stagione: il che mostra come sia stato pesante e deciso il comando che la necessità dava all!Italia, se quelli eh~ l'hanno inteso non cercano le motivazioni in ingegnose sottigliezze o in capricci logici o in originali vedute d'insieme, ma monotonamente e tranquillamente plagiandosi l'un l'altro ripetono 'le loro solide e solite argomèntazioni fondate su così robusti dati di fatto e su così permanenti rapporti di forze B blioteca Gino Bianco

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