Giuseppe Antonio Borgese - Guerra di redenzione

- 36 - verent.e per le sue illusioni, come un brutale appello. Si capisce questa esitazione avanti alla fredda onda della vita nella quale dobbiamo tuffarci. Oggi è il momento appunto che in Italia si deve riconoscere che non è facile vivere, che non basta I'èpisodio di S. Martino, il regalo del Veneto, la conquista di Roma con cinquanta morti. La vita è una cosa più terribile: la vita delle nazioni è una cosa tremenda. Dobbiamo batterci, dobbiamo per forza andare incontro a questa prova, accertare se l'Italia ci sia o non ci sia, se sia una nazione o ancora una espressione geografica o diplomatica. La decisione è aspra, e ci è resa ancor più aspra dal fatto che abbiamo avuto tanto tempo per pensarci. ·QuèSta è la cosiddetta guerra fredda. Fra tutte le grandi fortune che noi abbiamo avute nella nostra breve storia nuova, non abbiamo potuto avere la fortuna di fare la guerra calda, dell'entusiasmo momentaneo, dello slancio senza calcolo. Ma bisogna riconoscere che la nostra vita è stata finora troppo facile in paragoni; alla parte di responsabilità e di dominio cui aspiriamo, e che dunque è giusto che questa prima grande prova ci si presenti non nella torbida incoscienza dell'istinto di conservazione, ma n~lla elevata atmosfera di un problema morale. Non solo perchè la guerra è materialmente inevitabile, non tanto perchè qualcuno ci minaccia vogliamo che l'Italia si batta; ma perchè maturatamente riconosce che questa sua guerra è giusta e necessaria. L'azione nazionale si manifesta disinteressata e sottratta a calcoli d'immèdiato vantaggio - in senso superiore, pessimistica - come 1'azione individuale quand'è ispirata da una fede. Dovendo tornare a rappresentare un alto principio di ragione nel mondo, l'Italia entrçrà nella sua nuova età virile con una guerra non di furore ma di convinzione. II termine con cui furono contrassegnate le provincie italiane che l'Italia chiama a sè: irredente, ci appare oggi grandementi; arricchito di senso. La nostra patria si arma veramente per un combattimento nel quale non solo questa e quella provincia, ma l'intera coscienza nazionali; troverà la sua redenzione. B blioteca Gino Bianco

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