Diario triestino : 1815-1915, cent'anni di lotta nazionale

N. 12 . 20 marzo1915 PUBBLICAZIOSNETTIMANALE ContoCorrentecoa la posta ~~~~~H<=-~ ~ ~r.i u PROBLEMI ITJ\LIJ\NI u ~ ~ "\o ~ , 1 1\: DIARIOTRIESTINO '\ ' 1815-1915 . ~ t CEHAT'NNDIILOTTNA ZIONALE t r - ~ rL ~ X cl~ cx~ Ll Rl\VA & c. EDITORI - MILI\NO .(i. rJ..( ~ ~~, ~~~•u~rfel

PROBLEMI ITl1LII1NI XII. DIARITORIESTINO 1815-1915 CENT'ANDNI I LOTTA NAZIONALE SECOliDA EDIZIONE MILfiNO ' RftVft & C. - EDITORI 1916 B blloteca G no Bianco

PROPRIETÀ IU$ERVATA TIP.LIT.RIPALTA·MILANO BibliotecaGmoBianco

Ceni' anni di lotta nazionale 1 cent'anni di lotta nazionale riassunti in questo diario triestino, si dividono in due metà molto simmetriche, ma con caratteri ben diversi: I 8 I 5-1866, 1866-191 s. Dal Congresso di Vienna, che, per la prima volta, mett_e in pieno dominio dell'Austria la città, vissuta nei secoli precedenti con particolare sua forma di governo quasi autonomo, dal 1815 all'ultima guerra italiana per l'indioendenza, Trieste, con l'Istria e il Friuli oiientale, può tuttavia partecipare, e, in comunanza sempre più stretta col resto della regione veneta, partecipa al risorgere della Nazione, al progredire del senti_rnento unitario, alle battaglie per la unità. Dal 1866 ad oggi, Trieste e la sua prowincia, disgiunte dalla Patria, devono da sole combattere per la loro italianità, insidiata da forze avverse sempre più soverchianti, che questa nazionalità e civilfii nostra vogliono snaturare, deprimere, distrnggere alle porte d'Italia, per avvilirla e asservirla anche più dentro, nella terra e sul mare nostro. Gli italiani della Venezia Giulia, d'ora in ora, palmo a palmo, difendono questo che per loro è sacro pegno di famiglia, che sarà, per la grande Patria, nel giorno aspettato, il titolo pii), nobile, col quale essa deve rivendicare il suo confine, necessario alla sua sicurezza, al suo respiro. B blloteca G.no Bia'1co

-4La seconda e maggiore parte del Diario rappresenta appunto quest'ultima lotta cinquantennale, ben più tremenda di quante si combatterono prima del 1866; perchè lotta decisiva dell'esistenza della stirpe, perchè non confortata da alcuna visione di prossimi soccorsi esterni o di altra rapida vicenda, ma tutta in un solo mortale assedio, senza tregua soffocatore. Eppure, alle prepotenze del governo austriaco, agli avvolgimenti della politica austro-germanica, alla pressione ognora crescente di Sloveni e Croati, che quella politica, fatale in tutti i tempi al paese nostro, sospinge e aizza sul confine della decima regione italica, devono resistere isolate, e resistono, le fedeli scolte limitanee di Roma. Perciò questa di Trieste, che potrebbe sembrare semplice cronaca cittadina, è nel suo complesso, una pagina vitale nella storia della Nazione; e la Nazione sola può, e oggi deve, se ha coscienza di sè e del suo avvenire, segnarne l'epilogo. Per noi Triestini questo cinquantennio non ha che dzze date: quella della nostra separazione, questa, dell'ultima nostra speranza; t11tto il resto è un palpito solo di lotta e di fede, fino alla morte, nel nome d'Italia. UN TRIESTINO. B•blioteca Gino Bianco

)( )( )( )( )( )( )I( )( )( )( )( )( )( )( ):I( ):( )( )( )( )I( Trieste ton le tilla sorenlleRl isorolmenro ifallano 1815 - 1866 1815 9 giugno. - Trieste viene assegnata dal Congresso di Vienna, per diritto di conquista, alla monarchia austriaca. 1818 6 aprile. - In onta al trattato del 1815, Francesco I vuole aggregata Trieste alla Confederazione germanica. 1821 Pasquale Besenghi degli Ughi, gentile poeta istriano, combatte con l'Ipsilanti per la Grecia. 1825 Prima notizia dei Carbonari a Trieste : denunzia contro il triestino A. Bonacina. 1833 Arresto del capitano Sgarzolo, che ntl suo bastimento Spartaco ospita gli affigliati triestini alla Giovane Italia. 1836 31 luglio. - Primo numero de La Favilla, che, diretta da Antonio Madonizza e G. Orlandini, rappresenta a Trieste il risveglio degli studi e del sentimento nazionale. 1837 Domenico Rossetti, procuratore civico di Trieste, che dal 1824 invoca inutilmente la istituzione di scuole italiane, difendendo a Vienna questo e altri diritti della sua città e nazionalità, viene denunziato come iscritto alla Giovine Italia. 1845 14 gennaio. - Giulio Canal, triestino, che aveva parBiblioteca Gino 81dnco

- 6 -- tecipato alla congiura dei fratelli Bandiera, muone nelle carceri di Venezia. 1848 16 marzo. - Arrivata la notizia che a Vienna è stata data la costituzione, i Triestini bruciano il ritratto di Metternich, e con grandi dimostrazioni di giubilo inviano a Venezia una deputazione, guidata da Feder:co Seismit Doda, che ritorna dopo tre giorni riportando indirizzi di fr2ternità dei Veneziani. Marzo. - Giuseppe Revere, triestino, collaboratore del! 'Italia del Popolo di Mazzini, partecipa alle cinque giornate di M.ilano; e, alla vigilia di esse, Giuseppe Sandrini, goriziano, aiuta i patriotti milanesi a sfuggire alle persecuzioni austrir.che. 6 giugno. - I Triestini, in pubblico comizio, dichiarano iìlegale qualsiasi tentativo di aggregare Trieste e l'Istria alla Confederazione Germanica, e si rifiutano di mandare deputati a Francoforte. 1O giugno. - Combattono a Monte Berico i triestini Filippo Zamboni e Giovanni Bruffei. E ad altri fatti d'ume nel Veneto partecipano i goriziani Francesco Scodnich, che raggiunse alti gradi nell'esercito nazionale, Antonio Steffaneo Carnea, tènente colonnello, Alessandro Clemencich, che con l'esèrcito sardo combattè anche in Crimea. Luglio. - I deputati dell'Istria, Facchinetti, Madonizza e De Franceschi, inviano alla Costituente di Vienna un memoriale per protestare contro ogni tentativo di comprendere l'Istria nella Confederazione Germanica : « L'Istria è essenzialmente italiana, per ìingua, per costumanze, per memorie, per religione, per simpatia, per monumenti e per posizione geografica. L'Istria dèsidera si sappia che ella, piuttosto che porre in pericolo la propria . nazionalità italiana, rinunzia alla promessa e al fatto di quàlunque materiale vantaggio che potesse venirle dalla Confederazione Germanica ». 1849 5 febbraio. - Guglielmo Pepe, in una lettera a Carlo Alberto : « Bcnchè avvé!rso per istinto ai principi, sarò io primo a salutare in Carlo Alberto il Re d'Italia il giornò in cui varcherà l'Isonzo ». · Biblioteca Gino Bianco

-7- , 30 aprile. - Nella difesa di Roma, Filippo Zamboni, triestino, è ferito al petto, e viene messo al! 'ordine del giorno dal generale Avezzana; Giacomo Venezian, trie• stino, muore (7 luglio) in seguito allt ferite riportate nell'assalto della Villa Barberini; e combattono valoro• samente Giovanni Bruffel e Sansone Levi, anch'egli messo ali 'ordine del giorno. Febbraio-agosto. - Nella difesa di Venezia si distin• guono, combattendo a M.alghera, a Mestr 9 e altrove, gli Istriani e Triestini : Alessandro Amerigotti, Francesco Erberti, Gregorio Grimani, Alessandro Godina, Domenico Romano, Francesco Cattaro, morti ; Giuseppe Rubinis, Giuseppe Draghicchio, Giovanni Pavasi, Luigi Blasi, Pietro Scarbonci, Luigi Ritozzo, Filippo Coèn, Marcantonio Borisi, Giovanni e Lodovico Alm9rigotti, feriti. E ancora : Giovanni Orlandini, capitano dei cacciatori del Sile, Giovanni Bevilacqua, Arturo Zanetti, Francesco Poropat, Niccolò Vergottini, che fu tra i 40 proscritti. 1850 22 giugno. - Per ordine di Radetzky viene proibito a Udine il Giornale di Gorizia. 1851 Condannato in contumacia dal tribunale di Mantova Costantino Ressman, triestino, profugo in Pièmonte. Fu poi valoroso diplomatico e ambasciatore d'Italia a Londra e a Parigi. 1853 15 settembre. - Nella fortezza di Brilnn in Moravia muore Alessandro Vuceti, istriano, creato dal dittatore Manin cittadino veneziano, per l'efficacè opera data alla difesa del '49. 1859 Maggio. - Antonio Coiz, nativo del Friuli orientale e insegnante in Istria, conduce al campo dei volontari parecchi suoi giovani scolari. Nell'esercito règolare combattono il capodistriano Cristoforo Venier, i goriziani F. Scodnich, A. Clemencich, e più altri. Le donne istriane mandano a Vittorio Emanuele II la bandiera per il 37° reggimento, « ricordan<lo che l'Istria fu sempr~ italiana, da quando Roma lç affidava la guardia B blioteca G,no Bianco

-8 del varco più geloso d'Italia fino al giorno in cui ella sotterrò l'adorato stendardo di S. Marco ». 1860 20 gennaio. - Un comitato di popolani invia alla Perseveranza di Milano mille franchi per l'acquisto di fucili. Pochi giorni dopo si trovano raccolti e si sequestrano presso il negoziante Briill 3000 fucili. 11 maggio. - Fra i mille di Garibaldi : Cesare Michieli e Francesco Bidischini del Friuli orientale; e nella seconda spedizione : Marziano Ciotti, cap. Giovanni Bertossi, ten. Alfonso l\forgante e Giovanni Bruffel, i quali si distinsero tutti al Volturno. 12 maggio. - Le donne triestine offrono una l;imdiera a Garibaldi ; e una ne offrono alla brigata Ravenna le donne istriane e goriziane insieme con le udinesi. 30 luglio. - Il Comitato nazionale dell'Istria manda 500 lire per la Sicilia ali' Associazione Unitaria di Milano. 15 ottobre. - Il Comitato triestino invia L. 1920 a Milano per la guprra d'indipendenza. 25 dicembre. - Camillo Cavour a Lorenzo Valerio, regio commissario delle Marche, scrive di tenersi in corrispondenza con Trieste, che dà ogni giorno maggiori prove della sua italianità: « Non già che io pensi alla prossima annessione di quella città; ma conviene seminare onde i nostri figli possano raccogliere ». 1861 20 aprile. - Viene disciolta dal governo la Dieta del1'Istria, che invitata a eleggere i rappresentanti al Parlamento di Vienna ,dava 20 voti su 29 votanti con la indicazione « nessuno ». 1862 1O giugno. - Garibaldi ai Triestini e Istriani, che gli avevano mandato le carte della costa orientale dell'Adriatico, da lui desiderate, scrive : « Io so che I' Istria e T,rieste anelano frangere le catene con cui le avvince odiata signoria straniera, so che affrettano col desiderio il compimento del voto di essere restituite alla madre Italia >>. 16 agosto. - Trieste, l'Istria, il Friuli orientale inviano a Torino, per mezzo del Comitato veneto, le loro offerte per il monumento a C. Cavour, BibhOlt::1..a 1.;11 IU DlaflCO

-927 settpmbre. - Le donne triestine offrono a Maria Pia di Savoia un ricco dono nuziale insieme con una patriottica canzone, che invoca Vittorio Emanuele re unificatore. 11 novembre. - Per incitamento ali 'odio e disprezzo contro la persona dell'Imperatore e contro il n9sso del- ! 'Impero, vengono condannati il prof. Paolo Tedeschi ed Antonio Antonaz, redattori del Tempo. 1863 21 6 ennaio. - Disciolto il Consiglio Comunale per essersi rifiutato di ritirare la protesta inviata nel dicembre '64 al generale La lvlarmora contro la dichiarazione di lui : « non essere Trieste compresa fra le aspirazioni del Governo italiano ». 14 maggio. - Tutta la Venezia Giuìia fosteggia solennemente il centenario della nascita di Dante : a Trieste s'inaugura un busto del Poeta al Gabinetto di Minerva; a Pisino viene sciolto il Consiglio comunale per avere aderito alle feste centenarie di Firenze. E a Firenze figura la bandiei:a offerta dalle donne istriane. 31 dicembre. - A documento dei diritti e delle aspirazioni aella Venezia Giuiia, i patriotti del Friuli orientale, di Trieste e dell'Istria promuovono varie pubblicazioni storico-politiche, come quelle di S. Bonfiglio: Interessi di Trieste e suo litorale coli'Italia, l'Austria e le altre regioni straniere; L'Italia e la Confederazione germanica .(Torino 1865), di P. Antonini, Il Friuli orientale (Milano 1865), di A. Amati, Il confine orientale d'Italia, ecc. 1866 4 giugno. - Disciolti i consigli comunali di Pirano, Parenzo e Capodistria, « perchè esplicano attività antiaustriaca ». Giugno. - Allo scoppiane della guerra vengono presi come ostaggi e internati in varie fortezze parecchi fra i migliori cittadini di Trieste 9 dell'Istria, come Martino Zucchi, Antonio Vidacovich, Hortis, Hermet, Madonizza, Lovisoni, Rismondo. 18 giugno. - A re Vittorio Emanuele, che si aécinge a partire per il campo, i Triestini presentano un indirizzo, nel quale lo invocano Re liberatore. 24 giugno. - Nella battaglia di Custoza si distinE3blioteca Gino 81dnco

- 10 - guono il triestino Adolfo Sartori, e gli istriani Girolamo Gravisi, sergente di cavalleria, e Leonardo d 'Andri, tenente di fanteria nella divisione Cerale: quest'ultimo ferito a morte e decorato con la medagiia d'oro. Altro triestino, R. Donaggio, ebbe la medaglia d'argento. Combattono anche valorosamente i triestini Davide Mi!Ia, Giovanni Bruffel, Eugenio Popovich, Gustavo Buchler, Enrico Ferolli, il goriziano Angelo Mazzini, i capodistriani Girolamo Gravisi, Giovanni Vascon, Michele Gallo, Carlo Depangher, Domenico Grio, Domenico Vidacovich, Pietro Madonizza. 12 luglio. - Bettino Ricasoli, presidente del consiglio dei ministri, scrive a Emilio Visconti Venosta al campo: « Senza l'Istria avremo l'Austria sempre padrona dell'Adriatico : conviene profittare di questa occasione, unica piuttosto che rara, per disfare ogni ingerenza del- !'Austria nell'Adriatico ». 11 e 21 luglio. - Combattono a Condino e a Bezzecca sei triestini : Giuseppe Donati, Filippo Faienz, Giuseppe Penali, Caprin, Walfer, e Pietro Chiozza. I funerali del Chiozza, morto a Bezzecca, dànno luogo a imponente manifestazione patriottica a Trieste. Triestoelatlileds~ellsaua ilalianila 1866 ~ 1915 1866 14 novembre. - In occasione del passaggio di Vittorio Emanuele per Udine, i Triestini consegnano al sindaco di quella città una bandiera abbrunata e un appello al Re per l'unione della Venezia Giulia all'Italia. 15 novembre. - I Triestini e gli Istriani offrono al sindaco di Venezia un ragguardevole contributo per il monumento a Daniele Manio. 8 dicembre. - La Dieta di Trieste esprime il voto che venga istituita a Trieste una università italiana. 1867 11-13 luglio. - Una masnada di villici sloveni, aizzati e protetti dalla polizia, scende processionalmente a Trieste al grido di « Viva l'Austria », è viene respinta dai cittadini al grido di « Viva l'Italia ». Il 13 la proB"blioteca G ro Bianco

-- l 1 - vocazione si rinnova : i cittadini disarmano i villici, la i. r. truppa fa fuoco sui Triestini, uccidendone due e ferendone ventitre. 23 ottobre. - A Villa Glori combattono i triestini Gian Luigi Vidali e Pietro Mosettig, che viene ferito: tra i garibaldini penetrati in Roma è Giusto Muratti, triestino. 25 ottobre. - Al lanificio Aiani combattono i triestini R. Donaggio, Francesco Mauro. Enrico Ferolli; e gli ultimi due vi lasciano la vita. 26 ottobre. - Marziano Ciotti da Gradisca sull'Isonzo attacca il fuoco al forte di Monterotondo e ne determina la resa. 3 novembre. - Combattono a Mentana, olrre al Ciotti, il capitano Emilio Maddali e Luigi Pecenco, triestini, e Federigo Cuder istriano. II Pecenco muore sul campo. 1869 14 agosto. - Proclama dei Triestini agli Italiani del Regno, « perchè non perdano dagìi occhi e dai cuore la causa dei fratelli divisi dalle gioie del riscatto e dall'orgoglio delle rifiorite sorti della Patria ». 1870 20 settembre. - La notizia dell 'ingr~sso delle truppe italiane a Roma (tra i combattenti a Porta Pia è il cap. Venier, istriano) susdta a Trieste vive dimostrazioni di giubilo, represse dalla polizia e dalla truppa. 1871•72 29 settembre '71 ; 7 marzo '72. - La Diéta di Trieste ripete altre due volte il voto per l'Università italiana. 1873 24 settembre. - Memoriale dei Triestini al generale La Marmora, contro alcune afformazioni del suo libro : Un po' più di luce sulle vicende del 1866. 1874 2 settembre. - Ancora una volta si conferma il voto della Dieta p~r 1'Università italiana a Trieste. 1876 9 aprile. - Protesta della Dieta di Trieste ali 'i. r. Governo per la mancata risposta alle replicate domande di una Università italiana. 8.blioteca Gino B1,rnco

- 12 - 1877 Marzo. - Il Comitato triestino-istriano presenta ad Agostino Depretis un memoriale per la Venezia Giulia. 5-11 giugno. - Al Politeama Rossetti il coro del1' Ernani dà occasione a dimostrazioni popolari, che la polizia tenta reprimere, arrestando A. Bartoli ed altri, i quali avevano lanciato nel teatro colombi con bandiere tricoloii. Luglio. - Bandi1i: Ugo Sogliani, nobilissimo scrittore e direttore del giornale triestino Il nuovo Tergesteo, e M. Saccomanno, direttore del periodico Il Goriziano. 1878 9-15 gtnnaio. - La sera del 9 gennaio, arrivata notizia della morte di Vittorio Emanuele, grande folla si raccoglie sotto il Consolato d'Italia e per le vie principali; il Consiglio municipale sospende la seduta; la polizia austriaca non riesce a impedire le manifestazioni di << lutto nazionale », che continuano grandiose anche nei giorni successivi. Il 14, ai funerali nel Pantheon, figura la corona di Trieste al suo Re, che con questa scritta viene portata da una deputazione della Venezia Giulia; il 15, per la messa funebre promossa dal r. Consolato d'Italia, nuova solenne manifestazione popolare, seguita da arresti e condanne. Marzo. - Memoriaiç dei Triestini al Governo del Re perchè nel congrtsso di Berlino non sia trascurata la questione del confine orientale d'Italia. 6 giugno. - Per occupare la Bosnia e l'Erzegovina J 'A1:1stria mobilita alquante classi : dei 2500 richiamati triestini parecchi disertano passando nel Regno. Fra i disertori è Guglielmo Oberdan, studente di matematiche. 9 luglio. - Giosuè Carducci, ospitt festeggiato di Trieste, da questa visita trae ispirazione alle odi « Saluto italico » e « Miramar ». La prima edizione del « Saluto italico », fatta in un foglio volante dalla Giovine Trieste, va a ruba; diventa subito popolare 1 'ultimo distico: In faccia allo stranier, che armato accampasi sul nostro suol, gridate: Italia, Italia, Italia! B blioteca Gino 81dnco

~ - 13 - 5 ottobre. - Arrestati ~ imputati di alto tradimento giovani studenti Salvatore Barzilai, Salomone Morrgo, Enrico Parenzan, Giacomo e Vittorio Venezian, Ugo Zanardi e -Riccardo Zampieri. . / 25 novembre. - Disciolto il Consiglio Comunale, perchè si era ricusato a qualsiasi festeggiamento delle truppe reduci dalla Bosnia. Nei giorni successivi continue dimostrazioni dinanzi al palazzo municipale, e numerosi arresti. 28 novembre. - Condannati dalle assise di Lubianu a vari anni di carcere i triestini Meneghini, Rezini e Bender, che il 3 giugno 1878 hanno diffuso a Trieste proclami antiaustriaci. 6-15 dicembre. - Imprigionata tutta la redazione del giornale Il Goriziano; A. Tabai e G. Vinci imputati di alto tradimento riescono ad evadere dalle carceri di Gorizia; più altri vengono condannati dalle assise di Graz a varie pene. 1879 13-23 febbraio. - In seguito allo scoppio di vari petardi dimostrati ,i (uno dei quali accanto a un salone dove ballano i sottufficiali della guarnigione) la i. r. polizia procede a numerose perquisizioni nelle migliori famiglie, e arresta Ugo Zanardi, Menotti Delfino, Attilio ed Emilio Mortera, Gustavo Fabricci ed altri, che vengono condannati, chi a due, chi a tre anni di carcere, negli ergastoli di Capodistria e Gradisca. I giugno. - Neìla domenica dello Statuto si inalbera sul colle di Montuzza una grande bandiera tricolore. 27 luglio. - Sigismondo Stella ed Alessandro Regazzini di Trieste, condannati a due anni di carcere per un petardo esploso alla porta dell 'Ì'. r. Procura di Stato. 1880 2-10 marzo. - Raimondo Battera ed altri giovani, condannati per avere diffuso nell'anniversario della morte di Giuseppe Mazzini proclami irredentisti. 16 aprile. - Bandito ed espulso immediatamente Felice Cavallotti la sera in cui si rappresentava « La sposa di M_enecle n. La rappresentazione dà luogo a grandiose dimostrazioni della cittadinanza. Biblioteca Gino Bianco

- 14 - j 7 novembre. - All'Associazione per le arti e le indu strie di Trieste viene intimato il divieto di partecipar af!a mostra di Milano. ( 1881 / 2 maggio. - Protesta della Società del Progresso contro i conti·nui bandi di cittadini italiani dalla Venezia Giulia. 18 luglio. - Arrestato e condannato il bibliotecRrio della Società per la lettura popolare, perchè nella sede sociale ha tenute esposte opere di Atto Vannucci, del- !' Aleardi e del Berchet. 1 agosto. - Nell'ergastolo di Suben muore il falegname goriziano Carlo Iamsceg, condannato a vari anni di carcere dalle assise di Graz per reato di cospirazione. 25 ottobre. - A Pasquale Stanislao Mancini, ministro degli esteri, che accompagna re Umberto nella visita a Vienna, i Triestini ricordano con un caldo appello le ragioni della Venezia Giulia. 1882 3-6 giugno. - La notizia della morte di Giuseppe Garibaldi, giunta a Trieste la mattina del 3, dà occasione a grandi dimostrazioni di lutto sotto al r. Consolato d'Italia, per tutte le vie e pubblici ritrovi. Viene dissiolta l'Associazione di ginnastica per le sue manifestazioni in questa occasione. 1-2 agosto. - Con l'intervento di un arei-duca e delle sole autorità governative, tra folte schiere di soldati si inaugura, perfettamente deserta, l'esposizione inscenata dalla Luogotenenza per ricordare il centenario del 1382, e boicottata in tutti i modi dalla cittadinanza. I Triestini rivolgono cc ai fratelli del Regno » un proclama per smascherare l'intendimento di quella mostra. Nel giorno della inaugurazione, mentre una banda militare si avvia per il Corso all'esposizione, una bomba ali 'Orsini ferisce due austriacanti e ne uccide uno. 16 agosto. - Vengono arrestati i giovani Luigi Schirone, Ricciotti Gervasio, Arturo Caltenbrunner e Teodoro Cni, imputati della diffusione di un proclama e di aver raccolto offerte per un monumento a Garibaldi. 16 settembre. - A Ronchi nel Friuli orientale viene Biblioteca G no Biar-ico I

- 15 - ) restato, in seguito a denuncia di certo Bald'assi, Guielmo Oberdan, triestino, studente di matematiche a orna, designato dalla sorte ad ucciderç Francesco Giuppe, che dovea visitare la mostra austriaca. Trovato in ossesso di due bombe all 'Or·sini, Oberdan viene tradotto a Trieste sotto grande scorta. l 3 ottobre. - Donato Ragosa, compagno di Oberdan, sfuggito miracolosamente alla gendarmeria austriaca e rifugiatosi a Venezia, viene arrestato a richiesta del Governo austriaco chç ne pretende la estradizlone. Ma rifiutata 1'estradizione dal Consiglio di Stato (perora il rifiuto Terenzio Mamiani), le assise di Udine assolvono il Ragosa da ogni imputazione. 4 novembre. - II supremo tribunale militare di Vienna conferma la sentenza della Corte marziale di Trieste, che condanna Guglielmo Oberdan alla pena di morte col capestro. Oberdan rifiuta di fare qualsiasi domanda di grazia; e invano Victor Hugo la chiede a Francesco Giuseppe. 20 dicembre. - Nel cortile della Caserma Grande di Trieste, Oberdan, al maggiore Fongarolli che gli legge la sentenza di morte, risponde col grido : Viva l'Italia! e sale il patibolo ripetendo: Viva Trieste Italiana! Il vecchio carnefice dichiara che dei molti giustiziati da lui nessuno aveva mostrato la risolutezza del giovane triestino. 1883 11 febbraio. - Il denunziatore di Guglielmo Oberdan, Baidassi, fregiato da Francesco Giuseppe con la croce al merito, è fatto segno a così generale persecuzione nel Friuli e a Trieste, che deve allontanarsi per sempre dalla Ver,ezia Giulia. 12 febbraio. - Carolina Placutta, sartina di Trieste, è condannata a due anni di carcere per avere diffuso uno scritto in memoria di Oberdan. 14 marzo. - La conferma data dall 'on. P. S. Mancini ministro degli esteri, alla Camera dei Deputati il gio/no 13, del patto di a!lean~a che lega orm~i ! 'I tali a ali' Austria e alia Ger111a111av, iene accolta a Trieste con grande dolore. t 5 marzo. - Enrico_ Jurettig, direttore dell 'lndipenBiblioteca Gino Bianco

- 16 dente. per un articolo in memoria di Oberdan, viene con dannato dal tribunale d 'Innsbruck a 18 mesi di carce 17 marzo. - Incarcerati e condannati i Triesti i Edoardo Veneziani, Giuseppe Leone Levi ed Enrico P - renzan, per avere spedito da Venezia proclami e bomb . 16 giugno. - Giuseppe Sabbadini, vetturale friulan , che ha accompagnato oltre il confine italo-austriaco Guglielmo Oberdan, viene condannato dalle assise di Innsbruck alla pena di morte, - commutata poi in 12 anni di ergastolo. 1884 11 setttmbre. - Muore a Venezia Carlo Combi, capodistriano, che per lunghi anni prima e dopo del 1866 fu tra i più attivi nella difesa nazionale, con numerose e importanti pubblicazioni, come la Porta Orientale (1857-59), la· Bibliografia Istriana ( 1864), e con l'opera politica nel Comitato triestino-istriano, a Torino, a Firenze, a Roma. 24 novembrè. - Marco Bassi, redattore dell'Indipendente, condannato per reato politico di stampa. 1886 28 dicembre. - ProtèSta del Consiglio Comunale contro l'opera della curia vescovile, manifestamente data alla propaganda dello slavismo. 1887 8 agosto. - Disciolta la società di canottieri Glauco, che ha partecipato con successo alle regate di Venez!a; processati è condannati parecchi soci. 1888 9 giugno. - All'Associazione Pro Patria la i. r. Luogotenenza proibisce di accettare l'invito dell'Università di Bologna per le feste centenarie dello Studio. 1889 7 aprile. - A Pedpna d'Istria il parroco si rifiuta di confessarp una ragazzina che non conosce il croato. 21 giugno. - L'Indipendente deve sospendere le pubblicazioni per ordine dell'autorità. 26 novembre. - Ferdinando Ullmann, già direttore foll'lndipendente, bandito dall'Austria. 1890 11 g9nnaio. - Il Governo austriaco proibisce di traBiblioteca G ro Bianco

- 17 - ' . ·sportare a Trieste la salma del patriota e poeta triestino Gi}lseppe Revere, morto a Roma il 22 novembre 1889. Il Municipio, che aveva decretato solènni onoranze, prega il Comunt di Roma « che voglia custodire la salma del- ! 'illustre triestino fino al giorno in cui verrà tolto il divieto ». 16 febbraio. - Disciolta la Società Pro Patria, perchè nel Congresso annuale ha inviato un saluto alla Dante Alighieri e a Ruggero Bonghi suo presidente. 29 agosto. - Si costituisce la Lega Nazionale per la difesa della italianità nella Venezia Giulia e Tridentina. La i. r. Luogotenenza riftuta il riconoscimento al nuovo sodalizio; ma il Tribunale dell'Impero deve annullare come illegale quel rifiute. 3 settembre. - Disciolta la Società del Progresso, perchè i discorsi pronunziati in un comizio di protesta per lo scioglimento della Pro Patria « rivestono gli estremi del delitto di sediziont ». 21 ottobre. - Carlo Coretti, triestino, condannato per reato politico a tre anni' e mezzo di carcere. 1891 1 luglio. -- Soppressione del porto-franco, che Trieste aveva fino dal 1719. 1 novembre. - Primo congresso costitutivo della Lega Nazionale fra gli Italiani soggetti ali' Austria. 18 dicembre. - r giurati di Vienna assolvono i triestini Gorzalini, Annuto e Pieri, processati per alto tradimento e lesa maesta. Ma i' Annuto muore poco dopo per le sofferenze della lunghissima inquisizione e prigionia. 1892 9 aprile. - La Dieta triestina invita il Governo austriaco a salvaguardare ntlle nomine del clero i diritti e i bisogni della popolazione italiana. 1893 8 aprile. - Con futile pretesto il Governo austriaco scioglie il Consiglio Comunale di, Trieste, per impedire la manifestazione da esso deliberata in occasione dtlle nozze d'argento dei Reali d'Italia. 24 aprile. - Umberto Piccoli, studente ginnasiale, arrestato ed escluso da tutte le scuole dell'Austria, per essersi rHlutato di levare dall'occhiello una margheritina. Biblioteca G r.o Bia'lCO

-Iè1894 l ottobre. - Il Consiglio Comunale di Trkste ef la Dieta provinciale dell'Istria deliberano di inviare a Vienna una deputazione con un energico memoriale contro le tabelle bilingui italo-slovene, imposte agli uffici giudiziari. Tutta l'Istria, da Pirano ad Albona, insorge contro la nuova offesa alla sua italianità. 21 ottobre. - Il popolo di Pirano impedisce con la forza l'affissione delle tabelle italo-slovene volute dal Governo: la i. r. gendarmeria e la guardia di finanza non ripscono a sedare il tumulto, che dura fino all'alba del giorno successivo. Arresti in massa; occupazione militare. 2 novembre. - Nel palazzo municipale di Trieste solenne convegno dei podestà e dei rappresentanti comunali e provinciali di tutta l'Istria per protestare contro la imposiziopp delle tabelle bilingui. Contemporaneo comizio plebiscitario in piazza, a malgrdao della i. r. polizia e della truppa. 15 dicembre. - Il governo austriaco divieta al consiglio comunale di Trieste di mandare a Leone XIII un memoriale contro l'opera slavizzatrice della curia vescovile di Trieste. 189 5 29 gennaio. - Disciolta la Dieta provinciale dell'Istria per le sue proteste contro le tabelle bilingui e contro l'opera del Governo, « intesa sistematicamente a deprimere e a danneggiare la italianità d~lla regione ». 8 febbraio. - Protesta della Dieta di Trieste contro l'aumento sproporzionato di sacerdoti slavi e contro l 'introduzione di prediche, cantici e liturgie slovene nelle chiese. 29 marzo. - Proibita la collocazione della lapide decretata dal Comune a ricordo del grande convegno nazionale tenuto l'anno precedente contro le tabelle bilingui. 19 settembre. - Proibito il comizio indetto per il venticinquesimo anniversario della broccia di Porta Pia. Ma la sera del 19, nella Piazza Grande, si dà convegno enorme folla, che acclama a Roma italiana, mentre dal mare ·s:, dai monti vengono lanciati razzi tricolori. 8 blioteca Gino Bianco

- 19 ---- 1896 ,14 settem,br@. - Contro la curia vescovile, che per il :ZO settèmbre prepara una processione con significato temporalista, il Consiglio Comunale formula ui1 energico voto, che impedisce quella provocazionè. Nei giorni successivi il Piccolo pubblica una grandissima serie di offerte alla Lega Nazionale in mèmoria del 20 settembre. 24 ottobre. - A Vitt. Emanuele, principe ereditario, in occasione delle sue nozze, vengono inviati da Trieste due artistici indirizzi in preziose custodie. 8 novembre. - Per li~ famiglie dei morti ad Adua, Trieste conia una medaglia con la scritta : « Ai fratelli caduti in Affrica - Per il nome d'Italia - Trieste - Che al valore italiano - Chiede la redenzione. n 5 dicembre - Il podestà di Pirano, avv. Fragiacomo, viene processato, perchè, inaugurando il monumento a! celebre violinista piranes_e Giuseppe Tartini (2 agosto) ha ricordato « i vincoli fraterni che legano Pirano e l'Istria a Venezia n. 1897 I febbraio. - Dimissioni del podestà di Trieste e del Consiglio Comunale in seguito all'ordine del governo austriaco di inscdvere nelìe liste degli elettori amministrativi ii. rr. ufficiali ed impiegati militari che non han·no diritto al voto. 18 marzo. - Per la vittoriosa elezione del Consiglio comunale seguita in febbraio, i soliti mestatori, con l'aiuto della polizia, inscenano dimostrazioni antitaliane. 25 aprile. - Il tenente garibaldino Antonio Pagano, mentre il piroscafo ellenico, sul quale egli si è imbarcato con vari volontari triestini, salpa per la Grecia, si mostra sul ponte con la camicia rossa : la folla adunata sulla panchina prorompe in alte acclamazioni, che orovocano arresti e condanne. · 11 giugno. - Il Consiglio comunale con solenne voto esprime la indignazione delìa cittadinanza per le violenze patite alla ferriera di Sèrvola da operai regnic;oli per opera di fanatici agitatori sloveni, con la palese connivenza della polizia austriaca. Biblioteca G ro Bianco

- 20 - 1898 13 aprile. - Grande dimostrazione nella chiesa . e piazza di S. Antonio contro i.I predicatore antitaliano gesuita Pavissich. Interviene la truppa; la polizia chiude la chiesa e fa parecchi arresti. maggio .. - Nel cinquantenario dello Statuto, Trieste offre al sindaco di Torino una medaglia con la scritta : « Commemorando il patto, a guarentigia della libertà d'Italia voluto dal .popolo e dal Re, Trieste attende ». 16 Sèttembre. - II Luogotenente deve presentare al r. Consolato d'Italia le scuse per i tumulti contro i regnicoli, inscenati dall'i. r. polizia con l'aiuto della teppa slovena dopo l'assassinio della imperatrice Elisabetta. 1899 3 gennaio. - La Dieta provinciale di Trieste protesta contro la istituzione del Ginnasio croato a Pisino d'Istria, e contro il trattamento partigiano dell' i. r. Governo verso gli Italiani· della Venezia Giulia. 18 aprile. - Giuseppe Zanardelli, presidente della Camera dei deputati, scrive da Roma al podestà di Trieste. di cc sentirsi commosso per il tenace attaccamento di Trieste all'Italia ». 7 maggio. - Sequestrati numerosi telegrammi con i quali 800 studenti delle .scuole superiori dèl Regno incuorano la gioventù triestina a perseverare nella lotta per l'italianità. 13 maggio. - La Dieta dell'Istria vota una solenne protesta contro la alterazione sistematica dèi nomi di famiglia, che, con la tolleranza del Governo, il clero slavo fa continuamente nei documenti dello stato civile. 24 maggio. - Arrestato a Gorizia Andrea Corsi, redattore della :,:entinclla del Friuli. 26 maggio. -- Raccogliendo il voto di un comizio popolare (4 maggio), la Dieta triestina delibera una petizione ai ministri di giustizia e degl 'interni, perchè nella Venezia Giuìia siano meno arbitrariamente applicate !e leggi relative ai sequestri di stampati, ali 'arresto preventivo e ai bandi politici. 2i maggio. - Disciolta la Lega della gioventù friulana e, perchè svolge attività contraria al Governo ». 6 settembre. - Menotti Garibaldi a Trieste è fatto segno a ent11lliastiche dimostrazioni. Biblioteca Gino B1c1nco

- 21 - 1900 19 gennaio. Proibizione di collocare una lapide ~~Ila casa natale del patriota e poeta triestino Giuseppe Revere. 24 gennaio. - Divietato l'uso delle serpentine durante il carnevale, « perchè dànno spesso occasione a manifestazioni sediziose », ossia perchè sono sempre tricolori. 3 aprile. - Vittoria del partito nazionale di Trieste nelle ekzioni amministrative per il II collegio di città. 24 maggio. - Durante la notte, nella Piazza Grande di Trieste vengono dipinti grandi tricolori. 30 luglio. - La notizia dell'assassinio di re Umberto suscita generali dimostrazioni di cordoglio e lutto, che la Polizia cerca inutilmente di soffocare con i soliti divieti, sequestri e arresti. Il Consiglio Comunale commemora il re d'Italia, e delibera di far deporre sul suo · feretro una corona di bronzo. 7 agosto. - A Cittanuova d'Istria il Municipio delibera d'intitolare a Re Umberto I la maggiore piazza; la i. r. Luogotenenza cancella quel voto. 1901 6 gennaio. - Nelle elezioni della quinta curia, che, a suffragio universale, rappresenta il popolo, riesce vincitore dopo aspra lotta Attilio Hortis, superando trionfalmente gli sforzi dei socialisti coalizzati con gli Sloveni, auspice il Governo, e aiutatore della coalizione antitaliana I'on. Todeschini. 28 gennaio. - Trieste con tutte le città della Venezia Giulia partecipa solennemente alle onoranze d'Italia in morte di Giuseppe Verdi. Il Municipio delibera di intitolare a lui il teatro comunale e la piazza contigua; una cospicua sottoscrizione pubblica permette in breve di inalzarg!i una bella statua, che è il primo monumento pubblico di qualche importanza dedicato da una città italiana al Maestro. 1 giugno. - Per la nascita della principessa Jolanda si lanciano 50 piccioni viaggiatori, che portano con nastri tricolori gli auguri di « Trieste fedele di Roma » alla casa di Savoia. 25 luglio. - Inaugurazione del monumento a Domenico Rossetti, procuratore civico. insigne storico di 81bliotecc.G: ino BlclnCO

- 22 - Trieste, e difensore dei diritti nazionali della sua citta• dinanza (177 4-1842). , 13 settembre. - Lutto pubblico in morte di Matteo Renato Imbriani, forvido assertore dalla causa di Trieste. 1902 14-17 febbraio. - In ség..iito a sciopero generale, per due giorni hanno luogo sanguinosi conflitti con la gendarmeria e con la truppa : 7 morti e 40 feriti. Proclamato il giudizio statario; nel porto arrivano varie navi da guerra. 23 maggio. - Alì'uscita dal palazzo comunale del nuovo podestà di Trieste, avv. Sandrinelli, un giovane gli si fa incontro spiegando fra le acclamazioni della folla la bandiera tricolore. Arrestato, e condannato a vari mesi di carcere. 28 settembre. - Poichè tutte le società giovanili che, con diversi nomi, intendono aila propaganda nazionale sono statp disciolte, si costituisce la Società Innominata. 1903 18 maggio. - Protesta dpi Consiglio municipale contro gli atti di violenza e di intolleranza di cui è stata vittima la gioventù studiosa della Venezia Giulia a Innsbruck. 28 maggio. -- La i. r. Luogotenenza proibisce al Municipio di accogliere l'invito delIH città di Udine, perchè Trieste partecipi con il suo ricchissimo materiale scolastico alla mostra friulana. 27 agosto. - In occasione della visita dei Reali ali 'esposizione di Udine, migliaia di Triestini vi si recano a fare atto di omaggio ai Sovrani d 'I taìia. Molti al ritorno vengono arrestati e condannati su testimonianza di fotografie istantanee prese a Udine dalle spie austriache. 1 ottobre. - Alla protesta della cittadinanza per un dibattimento tenuto in lingua slovena, il Ministro-presidente austriaco risponde di non saperne nulla : pochi mesi dopo, lo stesso Ministero impone che ai Tribunali di Trieste siano ammessi difensori e dibattimenti anche in sloveno. 1904 19 gennaio. - Proibita una montura prnposta per la banda musicale della Società di ginnastica di Trieste, B·blloteca Gino Bianco

H perchè troppo rassomigliante alle monture in uso nel- ,fesercito del Regno d'Italia n. 10 aprile. - Mentre ad Abbazia s'incontrano il mi• nistro degli esteri Tittoni e il cancelliere austriaco Goluchowsky, e proclamano la piena armonia della politica austro-italiana, i Triestini preparano un albo, con vedute e ricordi storici e patriottici della Venezia Giulia dedicandolo al Re d 'I talia e al Presidente Loubet eh~ fra pochi giorni dev'essere ospite di Roma, « nella i~concussa fede che un 'altra volta risplenda di tutta la sua luce il sole vittorioso dei campi lombardi n. 15 mal!i;io. Nel ricevimento delle Delegazioni austriache a Budapest, l'imperatore Francesco Giuseppe a un deputato triestino che gli raccomanda la Università italiana, risponde: « Trieste non la avrà mai! » 11 giugno. - Il Municipio di Trieste, nel sesto cente• nario della nascita di Francesco Petrarca, pubblica un bel volume col Catalogo della raccolta petrarchesca le• gata alla città da Domenico Rossetti, e commemora solennemente il poeta con un discorso di Riccardo Pitteri. 15 luglio. - Il presidente della Società di Ginnastica viene arrestato : nei locali della società dopo una minuziosa quanto misteriosa perquisizione la polizia scopre due bombe. La Società viene sciolta, ·e viene arrestato anche il suo vice-presidente: per le bombe s'inizia un grande processo, onde resulta da ultimo, che erano state importate da estranei, per creare pretesto a nuove persecuzioni della società. 4 agosto. - Alle rimostranze della rappresentanza comunale di Trieste per il trattamento sempre più ostile del governo verso gli italiani,. il ministro-presidente Koerber risponde, che « dal Governo austriaco hanno tutela soltanto le popolazioni irreprensibilmente leali e patriottiche ». 1905 21-22 marzo. - Convegno socialista italo-austriaco, che si conclude con voti contro il militarismo e contro ogni propaganda nazionale fomentatrice di armamenti. 1906 29 gennaio. - Un decreto luogotenenziale toglie al Comune tutte le « mansioni delegate », cancellando gli B•blioteca Gino Bianco

- 24 - ultimi resti dell'autonomia di Trieste. Così le << mansioni scolastiche », ossia la vigilanza sulle scuole elementari •è medie, e le « mansioni industriali », ossia il controllo dell'esercizio di ogni commercio, dove il Comune poteva esercitare ancora qualche ingerenza, r~stano in assoluta balìa del Governo. 19 settembre. - Felice Venezian, vice-podestà di Trieste, insieme col r. Console d'Italia presenta protesta alla i. r. polizia contro le grida offensive all'Italia emesse da alcuni teppisti, guidati dalla polizia stessa. 19 dicembre. - La cittadinanza festeggia il giubileo del giornale Il Piccolo, che da 25 anni, a malgrado dei sequestri e d'infinite angheri~ della i. r. polizia e procura di stato, difende le ragioni dell'italianità di Trieste e della Venezia Giulia. Per questa· sua opera il Piccolo, ::ol favore di tutti gl 'itaìiani dell'Adriatico orientale, da modestissimi principi è assurto a un posto eminent~ fra i principali quotidiani d'Italia. 1907 7 febbraio. - La notizia della morte di Giosuè Carducci viene accolta con pubblici segni di « lutto nazionale ». II Consiglio del Comune sospende la seduta dopo aver deliberato di intitolare al poeta della nuova Italia una delle vie principali : ali 'indomani mattina sono già apposte I~ targhe col nome del Carducci sulle caserme che videro il supplizio di Oberdan. 11-14 novembre. - A Vienna e a Graz furiose ::olluttazioni fra studenti tedeschi e italiani : particolarmente grave la zuffa a Graz, dove 200 italiani resistono lungamente a mille tedeschi. Numerosi feriti da entrambe le parti : e i feriti nostri vengono accolti a Trieste da vive dimostrazioni di solidarietà dei loro colleghi e di tutta la cittadinanza. 1908 12 settembre. - Muore Felice Venezian, vice-podestà, da oltre vent'anni capo amatissimo del movimento nazionale, Solenni fun_erali, col concorso di tutto il popolo, tra folte schiere di poliziotti e solda_ti: il .feretro viene calato nella fossa avvolto nella bandiera tricolore. 13 settembre. - I Triestini, gli Istriani, I Oorfzianì e Biblioteca Gino Bianco

- 25 - i Dalmati, per sottoscrizione popolare, offrono al sepolcro cli Dante in Ravenna il ricco corredo d'argento per la lampada votiva di Firenze. Due piroscafi portano con le deputazioni ufficiali grande numero di cittadini dall'altra sponda dell'Adriatico a Ravenna; una dimostrazione indimenticabile suggella il giuramento di fraternità sulla tomba del Poeta. 1909 6 gennaio. - Per i danneggiati dal terremoto di Messina, Trieste sola raccoglie in pochi giorni 170 mila corone, e indumenti e materiali d'ogni specie, cui non basta un piroscafo. 13 febbraio. - Quarantasette quintali di libri e giornali italiani, sequestrati al loro arrivo a Trieste, vengono bruciati, a cura dell 'i. r. Polizia, negli alti forni di Servola. 1910 24 febbraio. - Proibita una conferenza di G. D'Annunzio sull'aviazione, « non essendovi dubbio che darebbe luogo a dimostrazioni sediziose ». 1 maggio. - Soppressa la Società operaia triestina. che da quarant'anni ha organizzato con senso di italianità la previdenza nelle classi lavoratrici di Trieste e della Venezia Giulia. 15 agosto. - La società slovena di propaganda Edinost manda a Roma una missione per propugnare la riforma della liturgia degli slavi meridionali, allo scopo di togliere sempre più al rito cattolico in alcune parti della Venezia Giulia il carattere latino. Non avendo Pio X ricevuto quella deputazione, a Vienna, nel Parlamento e nei giornali, si elevano forti proteste dai deputati sloveni e croati, Rybar, Laginja, Tresic, Pavisic. 4 settembre. - Parecchi giovani triestini, detenuti per imputazione politica da oltre due mesi senza che venga iniziato alcun procedimento giudiziario, si dànno allo sciopero della fame, e così ottengono che il tribunale sia costretto a intiervenire e a riconoscere l'insussistenza delle imputazioni inventate dalla i. r. polizia. 1 novembre. - La commissione disciplinare dell' i. r. Tribunale d'appello sottopone a procedimento un impiegato, reo di essere istruttore di una banda musicale B,bhoteca Gino Bianco

- 26 - italiana e di aver dato a una sua figliuoletta il nome qj Mafalda, a malgrado delle opposizioni del parroco. 15 novembre. - Con improvvi5a ordinanza l'i. r. polizia sopprime tutte le conferenze domenicali della Università popolare. 30 dicèmbre. - Il Governo austriaco preµara il censimento nella Venezia Giulia con questo programma, dichiarato in tutti gli organi sloveni e nel Corriere Adriatico, portavoce ufficioso della Luogotenenza : « Domani hanno da parlare gli slavi di Trieste; domani noi getteremo il guanto di sfida alla cricca che signoreggia, e comincerà il due!lo, che non abbandoneremo fìnchè non sia sotto i nostri piedi, ridotto in polvere, l'artificiale italianità di Trieste ». Pur con queste disposizioni, e a malgrado di tutti i corrispondenti sforzi governativi, a censimento compiuto, sopra 225 mila abitanti, resultano, compreso il territorio, circa 35 mila Sloveni. E allora il primo resultato subisce una « revisione », che porta la cifra degli Sloveni a 52 mila; ma la stessa i. r. Commissione centrale di statistica a Vienna deve censurare questo falso. 31 dicembre. - Nell'interno dell'Istria, dove I'elemento italiano è più fortemente minacciato, da Rozzo, da Sovignacco, da Montona, da Colmo, i popolani richièdono alla direzione triestina della Lega Nazionale maestri per lt loro scuole; e per esse offrono l'area, i materiali e la propria opera gratuitamente; tutto, perchè sia impedita la costruzione di una scuola croata. 19 li 31 luglio. - A malgrado dtlle difficoltà di ogni sorta create dal Governo, il Municipio di Trieste compie in quest'anno scolastico il suo grande piano di difesa nazionale, con l'organizzazione dell'istruzione primaria, aprendo 13 scuole popolari e 8 scuole cittadine (corsi elementari supèriori) ; con nuovi edifizi grandiosi che contengono 352 classi e 16.470 scolari. 21 dicembre. - « Un leone alato con tutte le caratteristiche dello stemma di Venezia, rispettivamente della cessata Repubblica Veneta, si deve considerare messo in pubblico a scopo di dimostrazione politica »; B•blioteca Gino Bianco

- 27 - 9,uindi viene intimato al sig. A. Visentini di Monfalcone di abbatterlo da una sua casa. 31 dicembre. - Il bilancio del decimo esercizio della Lega Nazionale segna: 179 gruppi, 42 mila soci, un reddito annuo di cor. 613.931, un patrimonio di corone 1.128.382; istituti scolastici propri 74, altri 136 sussidiati, 113 biblioteche sociali, vari co~si serali; con una spesa totale annua di cor. 517 .07 4. Il maggior numero di soci è a Trieste ( 11 mila), che dà al bilancio sociale oltre 200 mila cor. l'anno; e di queste, solo 38 mila vanno per l'opera della Lega in città e nel circondario; il resto rafforza la difesa nazionale nell'Istria e in Dalmazia. Le biblioteche popolari municipali della sola Trieste, con 34.000 iscritti, registrano circa 140.000 letture ali 'anno. l 9 I 2 20 febbraio. - Da Vienna arrivano alla Luogotenenza di Trieste nuove « Istruzioni sul trattamento dell 'elemento italiano del Litoraie » ; ossia le norme per la eliminazione sistematica dei sudditi italiani di tutti i ceti, « da sostituirsi con elementi più leali e più utili », cioè con Sloveni e altri stranieri importati. 25 aprile. - Per la inaugurazione del nuovo campanile di S. Ivlarco, da Trieste e dalle città dell'Istria e del Friuli orientale, da Zara e da altre parti della Dalmazia, vengono a Venezia deputazioni e indirizzi, con fotografie e rilievi delle lcro torri campanarie, foggiate sul modello di quelia di Venezia. L'indirizzo del podestà di Trieste, portato in areoplano da G. Vidrner, è accompagnato da una riproduzione in argento, in grandezza naturale, dell'alabarda di S. Giusto, stemma della città. 30 aprile. - Si raccolgono a Trieste circa 70.000 corone per !e famiglie dei soldati italiani caduti o feriti nella campagna libica. 27 maggio. - AI Parlamento di Vienna il deputato Pitacco protesta contro le espulsioni di operai e di altri regnicoli da Trieste, che si fanno di giorno in giorno più frequenti: sono circa un migliaio di sudditi .italiani che annualmente vengono sfrattati con i più futili pretesti, e anche più spesso senza giustificazione alcuna. Biblioteca Gino 81dnco

- 28 - 19 I 3 21 febbraio. - Alle scuole della Lega Nazionale, che chieggono al Governo austriaco iJ pareggiamento, dal Ministero di Vienna si risponde passando tutte le domande alla i. r. Polizia, perchè sorvegli quegli istituti come cc sospetti di poca lealtà verso lo Stato n. 24 giugno. - Il ginnasio comunale festeggia i 50 anni dtlla sua splendida attività e della sua crescente fortuna. Ha dovuto in quest'anno sdoppiarsi in due edifizi, non bastando più aìla popolazione scolastica, che si avvicina al migliaio, le aule del primo ginnasio, intitolato a Dante. Il stcondo ginnasio, per voto del Comune e degli scolari, s'intitola al Petrarca; ma la i. r. Luogotenenza proibisce l'uso ufficiale di questi « nomi non necessari: basta !a indicazione di primo e secondo ginnasio del Comune, e, se si vogliono dare alle scuole dei patroni, questi non possono essere che membri della Casa imperiale n. 30 giugno. - Si istituisce a Trieste l'Associazione delia stampa italiana, con saluti augurali dalle società sorelle del Regno t dalla presidenza della loro federazione. . 20 luglio. - Dopo gli esami di maturità (licenza liceale) 34 allievi di una sola classe del ginnasio Dante offrono alla Lega Nazionale diecimila corone, frutto dei quotidiani risparmi, continuati da quei giovinetti per tutti gli otto anni dei loro studi. 1 agosto. - Alla fine dell'anno scolastico 1912-13 nella Venezia Giulia si contavano 19 scuole medie, delle quali 1O italiane, 6 tedesche e 3 slave; le prime quasi tutte a spese dei Municipi; le altre 9 tutte governative. 16 agosto. - Il Luogotenente del Litorale, principe Hohenlohe, comunica al Municipio di Trieste un decreto che impone il licenziamento di tutti i regnicoli impiegati d~l Comune; nè soltanto di quelli direttamente dipendenti dagli uffici municipali, ma anche di quelli a soldo indiretto, nella officina de! gaz e in altre aziende municipalizzate. La iniqua misura desta grande dolore a Trieste e sorpresa nel Regno: in realtà essa rientra perfettamente nella sistematica opera di eliminazione dell 'elemento italiano, ed è stata preparata da lunga mano con B'blioteca l:iino t::l1anco

- 29 - una particolare inchiesta della Luogotenenza sui sudditi stranieri a soldo del Comune. 28 ottobre. - Un maestro elementare di Sovignacco d'Istria, viene processato ·~condannato a Rovigno, perchè durante una processione assieme alla sua scolaresca e ad alcune ragazze del paese aveva intonato le litanie in latino, sebbene il parroco e il coro le cantassero in liQgua croata. « Quando - prosegue la sentenza - la processione tornò in chiesa, l'imputato faceva dire al suo coro, dopo la nominazione di ogni singolo santo, le parole Ora pro nob{s anzichè noli za nas I ». · 30 ottobre. - Si dispone la slavizzazione del ginnasio di Pola, una delle due sole scuole medie governative dell'Istria con l:'1-~c.ad'insegnamento italiana. 1 dicembre. - Il centenario della nascita di Giuseppe Verdi dà occasione a nuove dimostrazioni nazionali. Al monumento del Maestro viene portata da una deputazione munici:-ale una grande corona di ferro con l'alabarda di S. Giusto; ali 'Hotel de la ville, dove il Verdi abitò nel 1850, si mura una lapide. E avendo la i. r. polizia tolto dal programma di un concerto verdiano i cori più popolari e patriottici, la cittadinanza, raccolta in piazza attorno al monumento del Maestro, intuona quegli inni tradizionali di italianità. 13 dicembre. - I deputati di Trieste, Gasser e Pitacco, muovono interpellanza al Ministero di giustizia contro l'uso intensificato che la i. r. polizia di Trieste fa dell'ordinanza Bach, 20 aprile 1854, per condannare senza procedimento giudiziario ogni arrestato per ragioni politiche, in onta a tutte le leggi di procedura del1 'lmpero. 19 dicembre. - La Società di Ginnastica che conta 3200 soci, celebra il cinquantennio dalla sua fondazione. e stata sciolta 5 volte per ragioni politiche, ma è sempre risorta più florida che prima, grazie ali 'entusiasmo della gioventù triestina e ali 'amore di tutta la cittadinanza. J 9 l 4 1 gennaio. - Contro ogni diritto l'i. r. Ministero dell'Istruzione a Vienna falcidia nella Venezia Giulia i contributi dello stato alle scuole italiane. Stanzia oltre 400 B1b ioteca G1'10 B anco

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