Enrico Burich - Fiume e l'Italia

- 22 - Fiume non può essere croata. E i fiumani hanno, negli anni dell'illusione sui vantaggi dell'autonomia, fatto pendere la bilancia a favore degli ungheresi soltanto per tenersi lontani i croati. Questo è ben chiaro; noi non sentiamo perciò il bisogno di compulsare e interpretare in questo momento i paragrafi dell'accordo del '67 tra Ungheria e Croazia e neppure le decisioni delle Deputazioni regnicolari. Sono cose ormai superate. Noi entriamo terzi nella disputa e non ci preoccupiamo delle beghe degli altri due. Ci potremmo soffçrmare tutt'al più a dimostrare e far valere i diritti di autonomia che spettano lçgalmente alla città di Fiume; diritti di autonomia che Fiume si fece riconoscere e da Maria Teresa e dal Parlamento ungarico soltanto per poter conservarsi italiana. Ma ormai dopo la dura prova a cui il Governo ungherese volle mettere l'autonomia della città italiana, ne varrebbe la pena? Oggi le città autonome sono un anacronismo. Accontentiamoci di ripetere che a Fiume c'è una massa compatta di ventisettemila italiani, di fronte a quindicimila slavi t seimHa ungheresi; che gli· italiani sono in maggioranza assoluta : che Fiume in base al principio di nazionalità svetta ali'Italia. Nè si può trovare un'altra soluzione. Prima ancora di esaminare i motivi di ordine strategico ed economico per cui l'Italia deve assolutamènte venire in possesso di Fiume, voglio dimostrare perchè Fiume non può nè rimanere austro-ungarica nè divenir slava. I Non può rimanere austro-ungarica perchè svaluterebbe fatalmente la posizione commerciale di Triestè italiana. l L'Austria non avrebbe bisogno di costruire neppure una linea ferroviaria per fare assorbire da Fiume buona parte della «sfera di attrazione» ora spettante a Trieste. L'influenza austriaca sull'Adriatico non farebbe altro eh.è trasferirsi da Trieste a Fiume, impiegandovi, naturalmente, un certo tempo, e cioè il tempo necessario per la costruzione degli ampliamenti portuali e dei magazzini mancanti, per l'incremento della potenzialità ferroviaria, già adesso, talvolta, non bastèvole ai bisogni del traffico, - e trasportandovi anche l'intera flotta mercantile austriaca ora concentrata a Trieste. Certo nè gli italiani del 81blloteca Gino Bianco

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