Gaetano Salvemini - Guerra o neutralità?

11 - nare Vallona e l'Albania meridionale. Ma anche ammesso che questa rosa non presenti per noi nessuna spina che ne diminuisca assai il pregio - le bocche di Cattaro, per esempio, liberate dalla minaccia del Lovcen dopo la sottomissione del Montenegro, e sostenute sempre da Pola, annullerebbero ogni valore di Vallona -, chi non vede che questo compenso non diminuirebbe in nulla la schiacciante superiorità terrestre che verrebbe a conquistare l'Austria? In queste condizioni, a che ci servirebbero, di grazia, la Corsica e l'Africa settentrionale? In che cosa aumenterebbero esse le nostre capacità economiche e finanziarie? In che cosa ci rafforzerebbero militarmente, verso l'oriente, di fronte alla ingigantita pressione austriaca? Non sarebbe questo il principio di un nuovo penoso e lungo periodo di sudditanza, in cui ci occorrerebbe essere dell'Austria, come fra il 1883 e il 1902, o alleati o nemici : alleati trascurati, o nemici impotenti? Da che è scoppiata la guerra fra Duplice austro-tedesca e Triplice Intesa, l'Italia è diventata la beniamina di tutto il mondo : non ci sono carezze e profferte, che ci sieno risparmiate di qua e di là. Questo non dipende da nessuna improvvisa tenerezza, che sia nata nel cuore degli uni o degli altri. Dipende dal fatto che le forze dei contendenti si equilibrano. E magari questa situazione di equilibrio potesse durare eternamente, anche dopo la guerra ! Ma questo nessuno può nè pretenderlo nè sperarlo. Quel che possiamo desiderare, nell' interesse della nostra futura libertà d' azione, è che nessuna delle due parti acquisti una così strabocchevole inferiorità sull'altra da potere obbligare anche noi ad entrare nella sua sfera d'influenza come stato vassallo. E' bene che non ci facoiamo illusioni: se questa guerra finirà col prostramento della Triplice Intesa e con la vittoria del blocco austro-germanico, gli stati neutrali dovranno entrare nella sudditanza dei vincitori. non meno dei vinti. E meno che mai può aspettarsi grandi riguardi il nostro paese, la cui neutralità è già considerata da tedeschi ed austriaci come un tradimento. I socialisti ufficiali, che aspettano di essere assaliti dall'Austria per gridare all'armi, all'armi, possono dormire tranquilli: Biblioteca Gtno 81dnco

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