quali saranno ancor più lodate che la natura... con l'artificio della pittura»10 . È il primo passo del «furor di dissoluzione... che è anche affermazione paradossale di libertà, di assoluta disinvoltura intellettuale»11 • Nel giardino, con un movimento speculare, ma ugualmente ansioso di abbattere, manieristicamente, steccati di ogni sorta, l'arte cerca di dominare la natura, di imporle, demiurgicamente, un ordine, appunto teatrale e prospettico sicché «Arte e natura prendono così posto ai due poli del volume sferico della rappresentazione come fuochi di una ininterrotta mimesi circolare e tautologica... Ogni primato o precedenza referenziale si dissolve nella proliferazione o nel rimbalzo delle immagini lungo le traiettorie prescritte dalla trama della rappresentazione»12 . Si afferma così una comune estetica (e simbolica) della metamorfosi, della dissoluzione e della fusione, che nell'acqua identifica la propria natura fluida e cangiante e all'acqua affida la sua immagine materiale: l'acqua, dice Bachelard, «raggruppa le immagini e scioglie le sostanze» e soprattutto suscita una duplice partecipazione dell'anima, «partecipazione del desiderio e del timore, partecipazione del bene e del male, partecipazione tranquilla del bianco e del nero»13 . Canalizzata, spruzzata nelle fontane, scorrevole nei ruscelli, sgocciolante nelle grotte, di rado immobile e in quel caso pronta a farsi specchio e a duplicare il reale, l'acqua è ovunque e il momento è irriducibilmente idrico. Il teatro si appropria presto di questo immaginario acquatico: mari in tempesta invadono la scena di Arimène, a Nantes nel 1596; per il Ballet comique de la Reyne, nel 1581, tritoni, sirene e cavalli marini nuotano nell'acqua e tirano una fontana 1 4 . Se lo spazio chiuso limita questi effetti mirabolanti, basta spostare il teatro in giardino, adoperare acque, grotte e ninfei come palcoscenici, come a Valfonda nel 1600 in occasione delle nozze di Enrico di Francia con Maria de Medici 15 . La contiguità, per non dire l'identità, acqua-giardino-teatro trova infine 206
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