«Money makes the world go round», il denaro fa girare il mondo, cantano Liza Minnelli e Joel Grey in Cabaret. Sembra un'idea cinica, ma non è niente al confronto di quel che Mark Twain pensava dei soldi. Sacchi pieni di monete d'oro, eredità da trentamila dollari, banconote da un milione di sterline sono perMark Twain i volti del demonio: non c'è nemmeno bisogno di toccarli, basta immaginarli e già corrompono. Trasformando onesti galantuomini in mentitori, e brave donne di casa in sciocche arriviste. In Proposta indecente, Diana è incorruttibile e statuaria come una dea, pronta a sguinzagliare i cani contro qualsiasi disgraziato Atteone le si avvicini per offrirle anche solo un regalino. Una vittima perfetta, agli occhi di Mark Twain. Perché il demonio non si diverte a rubar l'anima dei cattivi, loro sono già conquistati alla causa, è quella dei buoni che gli interessa. Diana e David sono sprovveduti quanto basta, e hanno anche una buona dose di cattivo gusto: li vediamo far l'amore su un letto ad acqua, ricoperto di banconote di piccolo taglio. Due che si comportano così da poveri, chissà cosa combineranno da ricchi, immagina lo spettatore. Cosa si compreranno, oltre alla casa dei loro sogni? E ai figli cosa diranno, che il denaro è l'eredità di uno zio? Lo daranno o no qualche soldo in beneficenza? Su questo, Adrian Lyne tace, chiudendo sul più bello la porta in faccia allo spettatore (come rimane chiusa la porta della camera da letto, quando Diana onora il suo contratto con il miliardario: ed è la seconda scena che avremmo voluto vedere nel film). La promessa di una grande ricchezza è una trappola, dice Mark Twain. Fin qui, Adrian Lyne è d'accordo con lui, tanto è vero che dà al miliardario tentatore il nome di John Gage: gage vuol dire sfida. Ma mentre Twain racconta per filo e per segno come si cade in questa trappola (e non aggiunge una parola di più, né una vaga possibilità di salvezza, e men che mai un lieto fine) Lyne lascia invece 217
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