Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

vuole comunicare al lettore, con così ossessiva frequenza, la serie regalo/pene/bambino, parallelamente all'altra della malinconia? (nel Pasticciaccio non manca neppure il primo termine, le «feci», facilmente ravvisabile sia nel «letamaio» sia nel «turpe elenco di averi» che Liliana vuole «vedere sepolto al più presto»). Si può supporre che Gadda abbia letto i due studi freudiani come andrebbero sempre letti, comprendendone, cioè, la stretta correlazione. Se è vero, infatti, che l'invidia del pene introduce la femmina nell'Edipo e nella possibilità di raggiungere l'amore oggettuale, è altrettanto vero che «fissazioni» e «regressioni» (i due sostantivi ricorrono sia in Freud sia in Gadda) possono rallentare o fermare il cammino verso l'Untergang des Odipuskomplexes. Nel saggio sul narcisismo, Freud, dopo aver preso in esame la risoluzione non patologica dell'Edipo femminile, parla, per un primo tentativo di tipologizzazione, delle donne narcisistiche (tra le quali va inscritta Liliana) che «esercitano un enorme fascino sugli uomini non solo per ragioni estetiche (sono le più belle) ma anche in virtù di alcune interessanti costellazioni psicologiche»72 . È per queste donne che il percorso verso la Obiektliebe è più impervio. In questi casi «solo con la nascita di un bambino si determina il passaggio [la «issue» l'ha chiamata Gadda] dall'amore narcisistico all'amore oggettuale»73 , poiché il pene/bambino ora è, nel contempo, «un oggetto estran�o» e «una parte del proprio corpo», cui le donne narcististiche «possono offrire il più pieno amore oggettuale»74 . La donna narcisistica, dunque, raggiunge l'amore d'oggetto, e, con esso, l'equilibrio mentale, «solo con la nascista di un bambino»: la tragedia di Liliana sta prendendo corpo75 • Nel saggio sul carattere anale Gadda poteva trovare un «garbuglio» simbolico a cinque termini (feci/regalo/orodenaro/bambino/pene), assai conforme alla sua passione 246

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