che, dopo quanto s'è detto, difficilmente sarebbe potuta sfuggire a Gadda. I.:Introduzione al narcisismo condivide, con Eros e Priapo, loci similes e pseudocitazioni così evidenti, da consentirci di acquisirla al dossier degli scritti di Freud letti e rielaborati da Gadda. Rimane l'equazione «pene/figlio maschio». Nell'Introduzione al narcisismo non c'è. Diventa a questo punto necessario avanzare l'ipotesi che Gadda si sia servito di un saggio freudiano scritto l'anno dopo e appartenente alla stessa costellazione di problemi dell'Introduzione al narcisismo. A questo saggio, ineludibile per comprendere la malinconia di Liliana, arriveremo quasi senza volerlo, lasciandoci guidare dalle indicazioni presenti nel Pasticciaccio56 • 6) Il dono «Il primo figlio maschio è il pene finalmente raggiunto dalla madre»57, così ci ha detto Gadda in Eros e Priapo. Freud ipotizza, in un suo scritto del '15, che il «dono» preceda «il pene» e il «bambino» sull'asse dell'equazione simbolica inconscia. Proviamo a delineare come terzo e ultimo nucleo tematico di Liliana il tema del dono, e vediamo in quale misura esso connoti la «disperata e splendida» signora. Liliana parla per lo più post mortem, attraverso il proprio testamento (figura del dono), una munificissima cornucopia di legati, lasciti, donazioni, per un numero non precisabile di parenti, protette, pupille, amiche, conoscenti, «maniche», orfane, ex-domestiche, ecc. Al termine della lettura, don Lorenzo riferisce che la testatrice lo aveva pregato di «nascondere» il documento, desiderando «vedere sepolto al più presto quel turpe elenco di averi»58. La richiesta, espressa in toni veementi, non sfugge a don Ciccio, accende, anzi, nella sua mente un «prestatuito delirio». 241
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