dotato di straordinaria loquacità (sospiri, rossori, sguardi), ma l'autore la chiude in un mutismo rotto solo da «un richiamo accorato»12, un nome proprio, «Assunta!>, 13 • Dopo poche, laconicissime battute di Liliana sul furto Menegazzi, richiamate alla memoria da lngravallo, siamo alle pagine che descrivono Liliana assassinata, il «pasticcio» !'«orrore» (è la seconda e ultima apparizione corporea della signora Balducci; l'assenza di voce è, questa volta, perfetta). I successivi tre capitoli sono pervasi dal nome di Liliana, la cui voce - «preda di allucinazione divinatoria»14 - proviene dal suo testamento olografo, e dalle indiscrete e stranianti rimemorazioni di personaggi più o meno abilitati alla comprensione. Come ogni lettore di Gadda sa, il nome proprio di Liliana, dopo il quinto capitolo, a meno della metà del testo, scompare, viene proscritto con un rigore non meno assoluto di quello che vieta di pronunciare il nome di Cristo nell'Inferno dantesco. Ci si deve limitare, se proprio non se ne può fare a meno, a «i coniugi Balducci», neppure «signora» è ammesso. L'unico spazio dove Liliana potrà tornare a manifestarsi è nella mente di don Ciccio, e non prima dell'epilogo15 . Curiosamente, della sua eroina assente a se stessa e al testo in cui abita, Gadda si affanna a fornire dati anagrafici di primaria importanza per comprendere il personaggio. «Le emergenze anagrafiche relative alla cognazione»16 risalgono con pignoleria burocratica a due generazioni addietro. Limitiamoci a qualche cenno essenziale: Liliana ha quasi trent'anni; è orfana di madre sin da quando era bambina; è cresciuta con il padre; si è sposata con un uomo della generazione precedente (un «cinquantottenne»17), nel quale «venera»18 , come in ogni uomo, la figura del padre. La strategia di raffigurazione è troppo insistita per essere casuale. Gadda istituisce un sistema di tensioni grazie al quale assicura all'immateriale, postnaturalistica Liliana, almeno un'identità fittizia, quale quella fissata nei documenti 1 9 • Dopo avere desostanzializ230
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==