220 nascoste sotto le ascelle gli occhi ancora e sempre chiusi delusi sono gli stessi, diffusi, della madre e del figlio. Altri occhi diversi, ora aperti, non sono perplessi e sono altri e più chiari non vedono non sentono queste parole spegnersi in un finale di giovinezza, occhi della salvezza vanno diritti, cancellano l'ombra del figlio. 7. Per questo non illuderti, madre, di trascinarmi con te. Me ne sono andato molto prima di te. Lontana come la luna vicina ti guardo sul prato quadrato, all'imbrunire, nel cortile devo ancora dire: io esco. 8. In quest'ultimo istante che ti guardo in faccia da foglia calpestata risorgi giovane intatta
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