la disponibilità di carta da catasto: "Per quattordici anni avevo usato per i miei disegni quasi esclusivamente il rovescio di vecchie mappe del catasto, e non riuscivo ad abituarmi ad altro materiale". Quando la guerra gli rese difficile procurarsene, egli andò incontro a una vera e propria crisi creativa finché non trovò un tipo di carta che decise essere molto simile alla prima. Ebbene, il padre di Kubin, che era stato dapprima militare e non aveva pertanto potuto "incontrare il figlio" che a due anni compiuti, aveva poi intrapreso la carriera di geometra e "misuratore" alle dipendenze dello Stato. Come un agrimensore kafkiano, egli era sempre in giro, si lamenta il figlio, a misurare. Ma se la misura materna fissa un limite, da cui può iniziare una scala discendente (da mia madre appresi che Greta Garbo era la più grande attrice del mondo, Einstein l'esempio massimo del genio intellettuale, Jackie Coogan il bambino-attore che le piaceva di più e così via, di vertice in vertice), la misura paterna è un quanto di energia amorosa, percorso di brividi mortali, tensioni elettriche, fluidi. La misura materna concerne l'abilità e il saperci fare, l'accumulo però non l'esercizio di questa abilità e saperci fare: la madre si compiace di ciò che un figlio sa fare, non di ciò che fa. La misura paterna concerne il rischio e la pericolosità della messa in opera. L'arte militare è materna, la guerra del padre. L'abilità nel disegno sconfina facilmente nella follia e nel crimine perché l'estrema facilità e rapidità della sua esecuzione toglie potenzialmente ogni separazione tra sapere e agire. L'essere-strappati-via dalla madre è un essere spinti a scivolare senza resistenza nella smisurata violenza o nella degradazione del vizio. La grandezza di un disegnatore richiede un limite nell'abilità, un grado di impaccio non superabile. Il rapporto col disegno marca la scelta compiuta dal soggetto nel luogo della fobia in direzione di nevrosi, psicosi o perversione. 203
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