l'incessante pendolio. Mentre in A. la fluttuazione permanente dell'angoscia consegue all'irrequietezza del desiderio in cui si rinnova il godimento paterno, a Schreber la remota immobilità in cui ha inchiodato il suo Dio promette e realizza una progressiva riduzione dell'affanno iniziale. Se in A. la mobilità assicura che la pelle può scorrere lungo il pene immaginario del suo genitore, è come se il membro del Dio di Schreber fosse rinserrato, in alto, da una stretta fimosi43 • Ecco allora l'altro passo decisivo che egli compie nell'elaborazione del suo apparato delirante: Sono infatti giunto alla conclusione che in realtà esista una generazione spontanea (generazione senza genitori, generatio aequivoca)... nel significato... per cui gli esseri in questione nascono grazie a manifestazioni ben precise della potenza della volontà o forza creatrice divina44 . Di qui il graduale affrancarsi di Schreber dalla fase critica della malattia; e la remissione dei sintomi più gravi che ne consegue gli permetterà in seguito di attendere alla stesura ed alla pubblicazione delle sue Memorie, di aggiornarsi tramite la lettura di giornali e trattati, di sostenere di persona in tribunale la propria difesa tanto autorevolmente che alla fine ottenne, con la dimissione dal manicomio, la libertà e la piena restituzione dei diritti civili di cui era stato privato durante l'internamento. Anche il paziente A., pur seguendo altre vie, si propone un analogo obiettivo, come e con che esito lo si vedrà in seguito. S. L'origine Si è già accennato in precedenza come nel trasmettere a Dio le consegne di persecutore, il prof. Flechsig, o meglio la sua anima venne sottoposta ad una progressiva serie di scissioni per cui «ne esistettero per un certo tempo da quaranta a sessanta... analogamente vi furono in seguito da venti a trenta parti dell'anima di von W.»45 • Ma il numero di "anime esaminate" e parti scisse di esse era complessivamente assai superiore: «ne potrei nominare centinaia se non addirittura migliaia»46 • E parimenti a migliaia si contano i "piccoli uomini" che costituiscono, come riferisce Schreber, 210
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