Il piccolo Hans - anno XIX - n. 74 - estate 1992

elevare sino a sé le anime dei defunti e soltanto in occasioni eccezionali si sarebbe messo in collegamento con singoli uomini particolarmente dotati»16 . Alla consuetudine per cui Dio poteva avere rapporti solo con anime e cadaveri si sottrae la relazione con il Presidente; ma l'anomalia ha un fine nobile: si tratta di fondare un'umanità rinnovata dai «nuovi uomini dello spirito di Schreber»17, generati dall'inconsueta unione fra Dio ed il Presidente che a tale scopo sarà prima evirato e poi trasformato in donna. Da Schreber, allora, Dio pretende un "godimento continuo" ed è compito del Presidente procurargliene il corrispettivo «nella forma del dispiegamento più ricco della voluttà dell'anima»18 . La stessa precisione impiegata per descrivere gli aspetti intimi della sua relazione privata con Dio Schreber la impegna per illustrare le funzioni che più in generale Dio esercita nell'Universo. Dopo aver provveduto alla creazione, Dio avrebbe abbandonato il mondo alle sue leggi e «si sarebbe ritirato a distanza immane»19 • Se la creazione presuppone dunque una vicinanza, una prossimità, ad essa fa poi seguito una netta separazione; ed un distanziamento con tanta meticolosità accentuato fa intendere che non è da poco, come infatti più avanti si vedrà, la questione della distanza di Dio dall'uomo. Del resto, per tutto ciò che concerne la creazione, Schreber che ben conosce Haeckel e Darwin e che si intende di astronomia e di geologia20 ha idee piuttosto chiare: Dunque ci si potrebbe immaginare che l'intera creazione su di un qualsiasi corpo cosmico non sia stata, come vuole la concezione di Darwin, la derivazione di nuove specie l'una dall'altra mediante trasformazione graduale, bensì la successione di singoli atti di creazione grazie ai quali fu creata ogni volta una nuova specie21 . Disperso dall'opera di Darwin, ecco ripristinato il disegno divino dalle cui pieghe riemerge quel meraviglioso "piano della creazione" che non può non rassicurare l'uomo nel momento in cui gli assegna di diritto un posto e, di tutti, il più ambito: «l'uomo formò la corona dell'intero creato»22 • Evidenti analogie affiorano a contrassegnare l'elaborazione delirante del Presidente Schreber e del paziente A. Ma la corrispondenza si fa ancora piùmarcata se si passa a con204

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