stato appena nominato Presidente della Corte d'Assise di Dresda nel momento in cui la malattia ebbe a manifestarsi in modo stabile, fu in grado di organizzare risposte sorprendentemente esaustive. Fu Jung a segnalare a Freud l'autobiografia di Schreber Memorie di un malato di nervi9 e tanto Freud se ne interessò al punto da redigere di getto un saggio10 divenuto celebre almeno quanto il "martire dell'inconscio"11 che lo ispirò. Non è semplice ricondurre a sintesi il maestoso sistema delirante messo a punto da Schreber e soprattutto rischierebbe di essere un'operazione arbitraria; è possibile invece isolare dalle Memorie determinati elementi prendendo a prestito da Freud la disinvoltura con cui egli operò un analogo prelievo nella parte introduttiva del suo scritto. Secondo Freud che cita la sentenza che restituì a Schreber la libertà dopo una non breve degenza manicomiale, il contenuto del delirio può essere riassunto in poche frasi: «Egli ritiene di essere chiamato a redimere il mondo e a restituire ad esso la perduta beatitudine, a condizione però di trasformarsi da uomo in donna»12 . Nota qui Freud che con tutta evidenza «un delirio di persecuzione sessuale si è successivamente trasformato nel paziente in megalomania religiosa. La parte di persecutore fu dapprima assegnata al medico curante, prof. Flechsig; in seguito Dio stesso prese il suo posto»13 • Nelle prime fasi del delirio era dunque il prof. Flechsig ad essere al centro delle attenzioni non esattamente benevole del Presidente che, come non manca di osservare Freud, giunge a chiamarlo «piccolo Flechsig, accentuando fortemente la prima parola»14 (sottolineatura mia). Nelle fasi successive il prof. Flechsig ormai trasfigurato dal delirio in anima servì ad introdurre il sistema della "partizione delle anime", fenomeno destinato ad assumere in seguito grandi proporzioni. I prodotti di scissione dell'anima di Flechsig, unitamente ad altre figure come gli "uomini fatti fugacemente" ed i "piccoli uomini", servirono a svolgere una rilevante funzione di intermediazione nel rapporto che Dio intratteneva con il Presidente. Soltanto con il firmamento e con il sole Dio è in rapporto intimo, ed il sole, indicherà Freud, «altro non è, ancora una volta, che un simbolo sublimato del padre»15. Per il resto, Dio non pare molto interessato alle questioni degli uomini. Egli «non conosceva l'uomo vivente né era capace di giudicarlo rettamente in quanto si limita ad 203
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