vore di quello dell'ipomnesia; assistiamo cioè al prevalere dell'attenzione per le entità più trascurabili e difficilmente registrabili a scapito dei grandi temi della storia e della cultura, che pure sono vivacemente presenti nel resto della raccolta. In un certo senso lo sono anche nel1' IPERSONETTO, ma solo «in un certo senso». Avviene in effetti che la forma diviene contemporaneamente depositaria di verbalizzazione e di memoria, poiché questa, espulsa dal livello contenutistico, si rifugia entro la struttura iperletteraria scelta per veicolare i contenuti: il sonetto, carico di memoria storica incancellabile. La memoria degli eventi della grande storia e dei «bollori di prepotenze» della realtà del resto della raccolta, circonda (residualmente diremmo) la memoria squisitamente letteraria che convoglia la forma chiusa dei sonetti. Mentre il primo tipo di memoria, «storica» in senso pieno, viene attivata «dicendola», quella formale «si dice» con la semplice evidenza delle sue strutture: il sonetto è un unico segno che parla di sé, al massimo autoreferenziale. Possiamo tornare a chiederci adesso: perché ora l' IPERSONETTO e non nella Beltà? Teoricamente non era possibile accoppiare una forma in sé conclusa come quella del sonetto con la disgregazione del linguaggio e la proliferazione dei contenuti ad ogni livello? Non avrebbe con ciò il poeta data ben altra prova di virtuosismo? Sempre con Agosti, la «beltà» si darebbe qualora si rompesse l'omologia tra piano del contenuto e della forma; in IPERSONETTO succede questo: sul piano formale la divaricazione tra afasia e verbalizzazione scompare per dar luogo ad un linguaggio virtuosisticamente teso verso il preziosismo letterario, la parola peregrina, la costruzione sintattica complessa e involuta (abbonda l'ipotassi): tutto ciò rappresenta una misura estrema di quella volontà di verbalizzazione che si impone sul silenzio e sull'afasia linguistico-discorsiva; sul piano contenutistico la tensione fra memoria e ipomnesia cede a fav.9re della seconda. 133
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==