si chiama l'eternità, e questo sogno consiste nell'immaginare di svegliarsi. Non si sogna solamente quando si dorme. L'inconscio è, in modo del tutto esatto, l'ipotesi secondo la quale non si sogna solamente quando si dorme79 • E se, come dice ancora Lacan, lo psicoanalista è un retore, non è solamente perché egli abbia bisogno dell'equivoco per l'analisi, e che, in quanto retore, egli retorifichi - ciò che implica che rettifichi; essendo rectus parola latina equivoca, insieme a retorificazione80 -, ma perché lo psicoanalista, e così anche il poeta, del quale Lacan radica il messaggio nel suo verbo (specialmente negli Scritti), sono ridotti a immaginare il «reale» che, sotto le innumerevoli maschere del desiderio, resiste a ogni concettualizzazione. Dire che non c'è metalinguaggio significa, per Lacan che non si parla mai di una lingua se non dentro un'altra lingua... quello che occorrerebbe sarebbe che l'analisi, attraverso una supposizione, arrivasse a disfare attraverso la parola ciò che s'è fatto attraverso la parola81 . Come per il desiderio, lo stesso vale per il Wunsch in Freud: non si sa se sia un'aspettativa, che in ogni modo - dice Lacan - sarebbe nell'aria; un'aspettativa rivolta a chi?... Si è costretti a sapere quello che si domanda - ma, appunto, ciò che definisce la domanda è che non si domanda mai se non perché si desidera, voglio dire passando attraverso ciò che si desidera. E quello che si desidera non lo si sa82 • Ecco perché Quintiliano faceva osservare che se la figura dell'Iperbole è necessaria, è perché l'uomo non può 251
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