Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

traduzione-ritraduzione, una macchina di permutazioni. Questo processo viene paragonato tanto a una serie infinita (in senso matematico), quanto a un'onda (dove si avverte l'eco delle teorie ondulatorie della luce). Siamo dunque davanti a una visione totalizzante, che pone la funzione dell'attività translinguistica alla base di ogni processo di interpretazione e comunicazione. Quest'ideale di pantraduzione è assai vicino a quello espresso in After Babel da George Steiner, secondo il quale tutti noi compiamo un atto di traduzione nel pieno senso del termine ogni qual volta riceviamo un messaggio verbale da un altro essere umano. Valéry, tuttavia, non si limita ad una visione globale, ma s'interessa anche ad un esame meno generico e più rigorosamente tecnico. Un passo dei Cahiers, per esempio, si sofferma sui rapporti che intercorrono tra poesia e traduzione. Gli uomini che hanno portato la lirica francese al suo punto più alto, osserva lo scrittore, «étaient traducteurs forcenés. Rompus à transporter les anciens dans notre langue, et davantage, à les y transporter en sacrifiant leur texte à cette notre langue. Leur poésie est marquée de ces habitudes. Elle est une traduction»11. In questo caso, la riflessione assume un carattere storico, rapportata com'è ad un'epoca letteraria ben precisa. Al contrario, il saggio intitolato Variations sur les Bucoliques affronta la questione da un punto di vista per così dire strutturale. Appunto a questo autentico compendio valeriana sulla traduzione bisogna rivolgersi per ottenere qualche chiarimento ulteriore. Sarà sufficiente citare alcuni passi: «Ecrire quai que ce soit [...] est un travail de traduction exactement comparable à celui qui opère la transmutation d'un texte d'une langue dans une autre»12 ; «Le poète est une espèce singulière de traducteur qui traduit le discours ordinaire, modifié par une émotion, en "langage des dieux"»13 • Più in là, Valéry torna a illustrare questo genere di attività: «Au bout de quelque temps que je m'avançais dans ma traduction, faisant, défaisant, refai215

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