edizione Morreale di Senilità sul n. 11-12 dello stesso anno. Nessuna novella di Lanza risulta uscita sul «Convegno». 15 Nulla si può dire del lapsus e sulla rivista non uscl una rettifica. 16 Nonostante le vaghe promesse, Montale non manderà altro alla rivista, forse per arginare il gaspillage ossia la dissipazione giornalistica, più probabilmente perché i rubli o kopeki o baiocchi più volte sollecitati arrivano scarsi e in ritardo. Inoltre di fatto ormai gravita nell'orbita fiorentina, dove diventa dominante la sua militanza critica su prosatori e soprattutto poeti italiani (ma in «Salaria», n. 11 del '27, recensisce Oloron Sainte Marie di Supervielle). Uniche incursioni significative nella francesistica saranno un nuovo omaggio a du Bos in «Pegaso», gennaio 1930 e poi in «Pan», maggio 1935, più uno scritto su Pièces sur l'art di Valéry in quest'ultima rivista, gennaio 1935. Evidentemente si apre un'altra finestra sul mondo, questa volta anglosassone, favorita dall'amicizia con Mario Praz e percepibile nella traduzione di A songfor Simeon del '29 e in quell'Omaggio a T.S. Eliot di «Circoli» del 1933, primo pronunciamento su un modello di poesia e di teoria della critica che proseguirà con rigore più fermo la lezione dei francesi. 17 Solmi recensisce Avventure di Adriano Grande nel n. 2, febbraio 1928. 18 Amants, heureux amants di Larbaud fu recensito sul n. 6-7, aprile 1925 del «Baretti». 212
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