Il piccolo Hans - anno XIX - n. 73 - primavera 1992

NoTE 1 Montale conosce Enzo Ferrieri, direttore del «Convegno», e Carlo Linati a Milano nel 1924. La rivista milanese tiene a battesimo, con «Primo tempo» di Torino, i futuri Ossi di seppia: cinque pezzi della sezione "ossi brevi" escono nel n. 5, maggio '24; Egloga, Marezzo e Casa sul mare nel n. 2-3, febbraio-marzo '25 (è di queste poesie che il mittente attende le bozze). L'archivio della rivista, in cui si trovano le lettere inedite qui pubblicate, appartiene al Fondo Manoscritti di Autori moderni e contemporanei dell'Università di Pavia. 2 La noterella è una feroce stroncatura del libro di Camilla Pellizzi, Gli spiriti della vigilia, Firenze, Vallecchi, 1923; non viene accolta per prudenza da Ferrieri, perché Montale vi contesta con ironia graffiante il gergo fascista e le professioni di immanentismo gentiliano dell'autore, che per di più tentava ridurre a precursori del nuovo corso ideologico due spiriti eticamente liberi e indenni come Boine e Michelstaedter. La recensione dal titolo Infelici i morti, ovvero: Tutto per bene, rimasta manoscritta tra le carte di Ferrieri, si legge con una nota di chi scrive in «Allegoria», n. 10, 1992. 3 La recensione a L'entusiastica estate di Piero Gadda, Milano, Edizioni del Convegno, 1924 esce sul primo numero del '25; quella a Storie di bestie e di fantasmi di Carlo Linati, Milano, Treves, 1925 sul «Lavoro» del 18 marzo. 4 In effetti il «Convegno» non ristampa la recensione montaliana al libro di Linati, mentre pubblica quella di Linati, una delle prime agli Ossi di seppia appena comparsi nelle edizioni Gobetti (n. 6-7 del giugno-luglio 1925). Vi si saluta, in positivo, la parentela con la linea ligure di Ceccardi, Boine, Sbarbare; ma la sentenziosità e certo cerebralismo delle parti gnomiche sembrano a Linati una «strana e forse inopportuna derivazione da Paul Valéry». Interessante la reazione di Montale, che rivendica senz'altro un fondamento filosofico della sua ispirazione, ma nega di aver tenuto presente Valéry, del quale all'altezza del '25 sostiene di «conoscere solo qual paio di liriche che dà l'Antologia del Sagittario», da lui recensita nell'aprile di quell'anno proprio sul «Convegno» (cfr. le lettere inedite di Montale a Linati pubblicate da F. Roncoroni sul «Corriere della sera», 19 giugno 1986). 5 La pubblicazione di Borgo di Camilla Sbarbare avviene parzia).mente nel n. 8 (30 agosto 1925). Della prosa, poi in Liquidazione, Torino, Ribet, 1928, l'autore aveva dato a Ferrieri una stesura più ricca, di cui venne perduta una parte autografa. Anche Montale si interessa qui del recupero. 6 Le pièces di cui Montale sollecita la stampa sono I morti, Delta e Arietta (quest'ultima poi intitolata Incontro), trittico tematicamente compatto che avrebbe arricchito la seconda edizione Ribet 1928 degli Ossi. Le tre poesie sono proposte in blocco qualche giorno prima: «Vorrei ricevere, qui a Genova, le bozze; e chiedo, naturalmente, che sian stampate tutt'e tre, non essendo adatte a figurare staccate» (lett. del 5 novembre); 209

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