Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 71 - autunno 1991

lute dal ragazzino stesso. Poi sono tornata, con un tono diverso, al suo segreto, e gli ho detto che ero disposta ad aiutarlo nella misura dei mezzi che aveva, ma che adesso avevo bisogno di sapere che cosa ancora lo tormentava: era evidentemente il segreto, perché c'erano delle ragioni che lo obbligavano a nasconderlo. Stava in lui di aiutarmi, dandomi la possibilità di continuare ad assisterlo (aveva già cominciato ad avere un notevole senso di sollievo). Bisognava dunque che mi confidasse il suo segreto. Gli chiesi di promettermi che il giorno seguente mi avrebbe raccontato di cosa si trattava: ha rifiutato di promettermelo, perché la sua onestà e la sua dirittura gli impedivano di fare una promessa che non era assolutamente sicuro di poter mantenere, e così abbiamo convenuto che lui avrebbe riflettuto fino all'indomani su quello che doveva fare. Finì con il confidarmi il suo segreto, eccolo: aveva un compagno a Minsk, che si chiamava Monia. Questo compagno gli aveva raccontato che aveva una auto mitragliatrice per difendersi dai Rossi: era munita di tutto il necessario per respingere il nemico e passare la frontiera. Questa automobile era collegata con l'appartamento di Monia da un filo elettrico, in modo che, in caso di pericolo, poteva venire fatta avanzare all'istante. Un vero e proprio tappeto volante da fiaba, adattato alla moda del momento, beninteso, conformemente ai progressi tecnici più moderni: Monia intendeva salvare dai Rossi la propria famiglia e quella del nostro piccolo paziente. Non c'era dunque niente di sessuale nel segreto, che era al contrario un segreto di magia, che non doveva venir rivelato a nessuno sotto pena di perdere il proprio potere. Quindi il suo compagno era più forte di lui: era un grande mago. Devo dire che questa parola mago produsse sul mio paziente un effetto magico: ne fu entusiasmato, ed in verità si aspettava proprio questa parola. In seguito, nel corso della interpretazione dei sogni, alla quale si dedicava con ardore in mia compagnia, non mancava mai 229

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