Sviluppando un metodo particolare nell'esame del disegno, ho spesso riscontrato l'espressione pittorica dell'aggrappamento. Nella mia pratica psichiatrica i disegni in serie e comparati, come li ho definiti nel mio volume sull'esame dinamico del disegno19 , hanno fornito un buon metodo per seguire, presso i miei pazienti, le alterazioni grafiche insieme a quelle cliniche. Ai pazienti ho fatto disegnare lo stesso soggetto (uomo, animale) prima, durante e dopo il trattamento. I disegni dei pazienti sono stati collezionati durante mesi, anni e anche decenni. I mutamenti grafici sono quindi stati valutati alla luce dei mutamenti clinici. L'uomo disegnato è in genere delineato con le braccia e le mani accanto al corpo, in posizione di riposo. C'è una differenza fondamentale con i casi nei quali vengono disegnate braccia alzate e mani che si tendono nell'aggrappamento. Individuiamo due tipi principali: dapprima, ad un livello più primitivo, queste mani che si tendono nell'aggrappamento sono continuamente evidenziate (figura 6): B.B., di venti anni, è un ragazzo ritardato mentale. Dopo aver terminato la scuola per bambini handicappati, si stabilì che dovesse andare in un istituto di riabilitazione, ma invece fu tenuto a casa, in un ambiente sfavorevole. Era molto irrequieto, labile, aggressivo e ansioso. A causa della sua inquietudine, chiedeva sempre qualcosa. Il suo primo disegno mostra una situazione relativamente buona, subito dopo aver lasciato l'istituto. Vi si vede una figura primitiva, con braccia tese nell'aggrappamento, le mani fornite di molte dita, orientate nella medesima direzione dei capelli. Di sera gli vengono dati neurolettici, a causa del suo comportamento irrequieto e aggressivo. Disegna ora una figura più primitiva: le braccia tese nell'aggrappamento hanno moltissime dita, eseguite in modo stereotipo, come i capelli. A casa diventa apatico, 96
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