W. Bion (1963): egli pone la riga relativa a «Calcolo algebrico» nell'ultima posizione della griglia lungo l'asse dello sviluppo genetico dell'apparato per pensare. È bene ricordare che l'epistemologia dei due autori è profondamente diversa: neoplatonica e neokantiana in Bion, genetica in Piaget. Ci sembra interessante accostare il concetto appena esposto al punto di vista della Milner per quanto riguarda le modalità con cui il bambino sviluppa la sua potenzialità cognitiva e simbolicapassando da uno stadio al successivo. Entrambe le concezioni sembrano presupporre una potenzialità innata che per essere completamente sviluppata nel pensiero logico-formale ha bisogno di un humus contestuale, che per la Milner è rappresentato dallo spazio del gioco, senza il quale non ha la possibilità di attualizzarsi e rimane inespressa. forge Canestri e Silva Oliva 81
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==