Sarebbe naturalmente irrealistico delegare al miglioramento del metodo didattico la scomparsa delle difficoltà riscontrate, anche se sono possibili evidenti cambiamenti, in quanto le cause dei disturbi del pensiero descritti vanno comunque ricercate nell'ambito delle modalità con cui si è fondata e sviluppata la relazione primaria madrebambino, per rimanere, s'intende, nell'ambito della teoresi psicoanalitica. 4) ALTRI CONTRIBUTI TEORICI Non mancano autori e scuole di pensiero che partendo da presupposti completamente diversi hanno elaborato modelli e teorie che per taluni aspetti sono pervenute ad osservazioni e concettualizzazioni affini a quelle elaborate nell'ambito della psicoanalisi. Con quest'ultima la scuola cognitivista mostra una certa sintonia per quanto riguarda la concettualizzazione della difesa e dei meccanismi attraverso i quali essà si attua. In questo campo la convergenza delle ricerche acquista particolare significato per il nostro tema, poiché in esso occupa un posto di rilievo la difesa dallo stimolo penoso. Se accettiamo di concepire il soggetto come un complesso sistema di elaborazione dell'informazione, senza produrre in quest'occasione ulteriori specificazioni caratterizzanti, è facile riconoscere che esso può andare incontro a «disfunzioni dell'elaborazione». Queste disfunzioni possono consistere in un'elaborazione mancata o scorretta. Le cause di queste disfunzioni possono essere identificate, in questo schema, con desideri o paure che spingono il soggetto ad evitare certe elaborazioni o a realizzarle inadeguatamente. Anche se la ricerca nel settore specifico del trattamento delle emozioni non consente ancora di effettuare delle sintesi affrettate, sembra indubbio che la connotazione emotiva degli input è intimamente legata ai disturbi di elaborazione. 78
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