Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 70 - estate 1991

si logici o strutturazioni trasformative tipiche dei processi secondari del pensiero. In questo caso la capacità di pensare risulta menomata e s'instaura quello che viene definito «disturbo di pensiero», dovuto all'installarsi nella mente dell'individuo di un «oggetto che fraintende». Come affronta una situazione di mancanza di oggetto un bambino che deve comunque essere nutrito al seno e che per difetti individuali e/o per carenze di reverie materna non riesce a tollerare l'assenza dell'oggetto? Secondo Bion il bambino compirebbe una particolare scissione che consiste nell'usufruire della comodità materiale rappresentata dal seno senza riconoscerne la sua provenienza animata: il seno quindi fornirebbe un servizio. Si tratta di una operazione di deanimazione che distacca il seno soprattutto dalla sua capacità di provare amore e interesse per il bambino, unica ragione per cui il bambino viene allattato, curato ecc. 2) ALCUNE POSSIBILI APPLICAZIONI I filoni di ricerca summenzionati portano a collocare gli errori nell'ambito delle difese messe in atto per fronteggiare il dolore dovuto alla perdita dell'oggetto primario che viene, per così dire, riattualizzata di fronte ad un compito nel quale la naturaastratta e formale rappresenta la caratteristica essenziale. Il meccanismo difensivo della «deanimazione» proposto da Bion, ad esempio, può essere inteso come un distacco inconsapevole (splitting) tra il significato e la formula che lo rappresenta. La tensione epistemofilica, la curiosità per l'oggetto di studio viene così soppressa e sostituita da una manipolazione meccanica delle forme considerate cose in sé e come tali usate, scisse dal loro significato. Molti degli errori riscontrati possono essere considerati come un esito di questo particolare tipo di scissio68

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