za il linguaggio matematico risulta alquanto persecutorio. Esaminiamo più in dettaglio la caratteristica più appariscente della matematica: l'astrazione. Prendiamo in esame proprio le prime nozioni che aprono lo studio della geometria euclidea: il punto, la linea e la superficie. Si tratta dei cosiddetti «enti geometrici fondamentali», le basi su cui costruire tutto l'edificio geometrico. In genere viene disegnato con il gesso un punto sulla lavagna e viene detto che il punto materiale che tutti possono vedere non è il punto geometrico; quest'ultimo oltre ad essere completamente immateriale, invisibile, deve essere concepito come «privo di dimensioni». Il punto geometrico quindi non può mai essere «sperimentato», ma solo pensato, spogliando il puntomateriale di tutti quegli elementi che costituiscono la sua realtà sensoriale. Un discorso analogo viene fat�o quando si passa al concetto di linea o superficie di cui si tracciano sulla lavagna i modelli concreti: I I I � I I I ---- I _1or , __ Come nel quadro di Magritte La trahison des images, 1929, non sono la «linea» e la «superficie» geometriche. Quest'ultime sono pure concettualizzazioni, ottenute privando le forme concrete a cui si fa riferimento di tutti gli elementi concreti che possiamo constatare con i nostri occhi, e che proprio per questo dobbiamo ignorare. 41
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