Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 70 - estate 1991

L'azzardo e la tecnica C'è qualcosa che accomuna la pittura di Bacon e la ruota della fortuna. L'azzardo e il caso che si combinano però con una determinazione che è forse quella che noi chiamiamo la mira dell'inconscio. Ma qualcos'altro, che appartiene al campo dell'Es, ed è il lancio, il lancio di colore da parte di Bacon, potrebbe essere fatto dalla sua cameriera?, il lancio della pallina. Nel momento in cui l'inconscio ha anticipato la mira, da lì è inevitabile l'incontro con la tecnica, no un altro non potrebbe continuare a meno che non fosse padrone di una tecnica per terminare il quadro, e sarebbe un altro quadro. Il gesto del «gettare» che ritorna per alcuni anni nell'opera di Freud e che Pinzi ha collegato al padre, il godimento paterno che dal terrore del bambino a quello dello psicotico si condensa nei granelli di sabbia del mago Sabbiolino che colpiscono gli occhi, o nei tiri di pallone che raggiungono e penetrano la rete della genitalità, è un gesto che le forme del trauma tramutano in bellico. Per il «nevrotico di guerra in tempo di pace» è il gettare una bomba che sta sempre per scoppiare, per il perverso è una gettata lavica che pietrifica quell'unico altro che è 222

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==