non sia rappresentato, deriva da elementi dell'analisi che non vengono citati qui. La forte geometrizzazione dell'angolo cavo del soffitto e dell'angolo pieno dell'armadio, veicola forse anche un altro significato. Qui ci soccorre ancora Hermann, che ha riconosciuto nella geometrizzazione del «pensiero parallelo» un segno della sua prossimità alla pulsione, col suo tipico tratto di assolutezza. L'essere in braccio al padre (cosa insolita per le abitudini della famiglia, e quindi traumatica) creò nella bambina una pericolosa vicinanza con moti pulsionali che trovano espressione nella geometrizzazione spinta della scena «ricordata». Nel pericolo pulsionale va anche ricercato il motivo per cui nel ricordo viene cancellata la figura paterna: la bambina si trovò a dover fronteggiare da sola l'irrompere di un moto pulsionale incestuoso pericoloso per l'integrità psichica. Innanzitutto viene cancellata la figura del padre (viene rimosso il moto pulsionale): ma la pericolosità del momento si fissa per sempre in un ricordo di copertura apparentemente banale, ma forte, identico a se stesso al passare del tempo, semplice e fortemente geometrizzato. (Che la visione degli spigoli delle pareti e del soffitto sia unmateriale spesso usato dai bambini piccolissimi deriva probabilmente anche dal fatto che, prima di imparare a camminare, gran parte del loro tempo di vita essi lo trascorrono sdraiati, guardando verso l'alto, appunto le pareti e il soffitto.) In conclusione, l'analisi di questo ricordo, nel quale compaiono gli stessi elementi geometrici di tanti sogni infantili (l'angolo del soffitto), pare indicare che tali elementi, derivanti dal sistema P-C, sono utilizzati dal lavoro dell'inconscio per codificare il contenuto del ricordo (o del sogno) a livello del significante, o come geometrizzazione che segnala la vicinanza di moti pulsionali (quest'ultima è in effetti la regola nella psiche infantile). Annalisa Allazetta 216
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==