Innanzitutto, per la datazione, vale la questione dell'allarme: la bambina non può avere più di 2 anni e 2 mesi. Le cose strane, inspiegabili sono: - 1) che la bambina sia stata messa su un armadio (anziché su un tavolo, un cassettone, o meglio ancora, un letto) in attesa che terminassero i preparativi dei familiari per andare nel rifugio antiaereo. - 2) che il piano di questo armadio sia così alto, così vicino al soffitto (elemento ben fermo del ricordo). - 3) che ci sia una geometrizzazione totale, che, se è giustificata abbastanza per il soffitto, non lo è affatto per l'armadio. - 4) che la bambina sia stata lasciata sola. Questo ricordo, chiaramente un ricordo di copertura (cosa confermata dal fatto che la figura della bambina è rappresentata per intero, come vista dal di fuori, da una terzapersona), fu molto difficile da decodificare, e, si può dire, venne decodificato in modo particolarmente soddisfacente quasi per un caso fortunato, poiché per formarlo l'inconscio usa il tedesco, lingua parlata dalla bambina con la sua bambinaia fino all'età di 4 anni, ma poi completamente dimenticata, perlomeno se ci si riferisce a una padronanza paragonabile a quella che si ha con la lingua materna. Senza entrare nel merito dei risultati complessivi conseguiti dall'analisi nello smontaggio di questo ricordo di copertura, citerò qui soltanto quanto è pertinente all'argomento di questo scritto, ovvero quello della percezione visiva. La chiave per decodificare il ricordo deriva dall'espressione tedesca («an die Decke springen», che significa letteralmente «saltare fino al soffitto», espressione che corrisponde all'italiano «toccare il cielo con un dito», «essere al settimo cielo», ecc. Ecco che si spiega l'"inspiegabi214
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