gior parte degli scrittori mitteleuropei - basterà citare oltre a F. Kafka, H. Broch, J. Roth e il nostro Italo Svevo - tratta di questo rapporto e soprattutto della sua entrata in crisi. Una crisi rappresentata dal contrasto lacerante tra il mondo dei padri, che poi, è identificato col mondo dei padroni, degli assimilati, dei funzionari, dei borghesi arricchiti, e il mondo dei figli, uomini «senza qualità», che vivono la loro inettitudine come un valore, come l'unico modo per opporsi ad una vita e ad una società inaccettabili. Del resto anche Freud scoprendo nel complesso di Edipo un elemento psicopatologico fondamentale, quando non viene adeguatamente risolto, aveva individuato nell'autoritarismo del padre - che era un autoritarismo istituzionalizzato in quel tipo di società - l'origine reale delle difficoltà nevrotiche connesse al complesso di castrazione. 40 Lettera di F. Kafka a F. Werfel del 1922, riportata da M. Robert in op. cit., p. 7. 41 Lettera di F. Kafka a M. Brod del 1921, riportata da M. Robert in op. cit. p. 8. 42 Freud parla per la prima volta della fondamentale scoperta che fonderà la psicoanalisi in una lettera inviata il 15 ottobre 1987 a Wilhelm Fliess: «in me stesso ho trovato l'innamoramento per la madre e la gelosia verso il padre anche nel mio caso, e ora ritengo che questo sia un fenomeno generale della prima infanzia [...]. Ogni membro dell'uditorio è stato una volta un tale Edipo in germe e in fantasia e, da questa realizzazione di un sogno trasferita nella realtà, ognuno si ritrae con orrore e con tutto il peso della rimozione che separa lo stato infantile da quello adulto». Vedi Lettere a Wilhelm Fliess 1887-1904, Torino, Boringhieri, 1986, p. 306. 43 Vedi Lettera a Barbara Low del 19 aprile 1936, in Lettere, cit. Secondo Gay, non sorprende il prolungato e intenso interesse di Freud nei confronti della figura di Mosè, perché in tale figura forse si condensava per il grande viennese l'enigma «su cosa o chi avesse reso ebrei gli ebrei» - osserva Gay - «era una questione naturale da sollevare. Sotto la pressione di quel quesito, tutte le altre considerazioni dovevano essere messe da parte. Mosè, come disse Freud, "mi tormentava come un fantasma senza pace"» (Gay, op. cit., p. 144). 205
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