Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 70 - estate 1991

ne provata da ragazzo per il condottiero Annibale, osservava per inciso: «Quando poi, nel ginnasio superiore, capii meglio che cosa vuol dire appartenere a una razza straniera, e le agitazioni antisemitiche dei miei compagni mi costrinsero a prendere una posizione definita, la figura del condottiero semita s'innalzò ancor più ai miei occhi», cit., p. 185. 12 A Vienna nel decennio fra il 1870 e il 1880 la percentuale degli ebrei in rapporto alla popolazione complessiva passò da poco più dell'l per cento al 6 per cento. 13 La società si chiamava Leseverein der deutschen Studenten in Wien, intendeva rappresentare gli interessi dei tedeschi all'Università e propugnava l'alleanza politica ed economica tra l'AustriaUngheria e la Germania (vedi Klein D.B., Jewish Origins of the Psychoanalytic Movement, New York, Praeger, 1981, p. 47). 14 Cfr. Klein D.B., op. cit., p. 46. Sigismund, come nome, era piuttosto diffuso tra gli ebrei polacchi, in ricordo di un monarca del XVI secolo, ammirato per la sua tolleranza nei confronti degli ebrei. 15 Vedi L'interpretazione dei sogni, in OSF, vol. 3, cit, p. 186. 16 Nel tema di tedesco assegnatogli alla maturità, che verteva sulla scelta della professione, Freud aveva espresso la sua intenzione di mettersi al servizio dell'umanità. Vedi Jones E., Vita e opere di Freud, vol. I, Milano, Il Saggiatore, 1962. 17 Lettera del 16 dicembre 1883, in Lettere, cit., p. 67. 18 Lettera a Martha Bernays del 2 febbraio 1886, in Lettere, cit., pp. 174-5. 19 Lettera ai membri dell'Associazione B'nai B'rith del 6 maggio 1926. 20 In tale lettera, inviata a O. Pfister il 9 ottobre 1918, Freud, ribadendo la convinzione che la psicoanalisi non poteva che nascere ebraica, obietterà:«[...] perché non è stato uno di quegli uomini pii a creare la psicoanalisi, perché si è dovuto aspettare un ebreo decisamente empio?» (Cfr. Psicoanalisi e fede, Torino, Boringhieri, 1970, p. 62). 21 Cfr. Freud S.-Abraham K. Correspondance 1907-1926, Paris, Gallimard, 1964, p. 42. 22 Tale era ad esempio la convinzione di- Otto Rank, che scrisse in tal senso un saggio nel 1905, intitolato Das Wesendes Judentum. Sulle caratteristiche ebraiche dei primi aderenti al movimento psicoanalitico vedi anche Jones E., Memorie di uno psicoanalista, Roma, Astrolabio, 1974, pp. 196-9. 23 Lettera di E. Weiss a P. Federn del 23 febbraio 1934, depositata fra i Papers di Weiss ai Freud Archives dellaLibrary of Congress di Washington. 24 Lettera di E. Weiss a P. Federn dell'11 novembre 1934, Ibidem. 25 Vedi Weiss E., Sigmund Freud, cit., p. 31. 26 Vedi Salomé L.A., I miei anni con Freud, Roma, Newton Compton, 1977, p. 88. 203

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