Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 70 - estate 1991

NOTE 1 Si veda Weiss E., Sigmund Freud come consulente, Roma,' Astrolabio, 1971, p. 33. 2 Da un'intervista rilasciata da Weiss a Eissler K.R., nel 1953, la cui trascrizione è depositata tra i Papers di Weiss ai Freud Archives della Library of Congress di Washington. 3 Nella appendice alla lettera del 2 febbraio 1886, indirizzata alla fidanzataMartha Bernays, così Freud descrive l'episodio: «Solo verso la fine (della serata), mi sono messo a parlare di politica con Giles de la Tourette; naturalmente lui ha profetizzato una guerra spaventosa con la Germania. Io mi sono subito professato juif, cioè né tedesco né austriaco. Questi discorsi sono sempre molto penosi per me, perché sento rivoltarsi dentro di me qualcosa di tedesco, che da molto tempo ho deciso di reprimere» (in Lettere 1873-1939, Torino, Boringhieri, 1960, p. 175). 4 Freud avrebbe esplicitamente puntualizzato la sua posizione intorno alla metà degli anni '20: «Mi sono considerato dal punto di vista intellettuale un germanico fino a che registrai la crescita in Austria e Germania dei pregiudizi antisemiti. Da quel momento in poi non potei più considerarmi tedesco» (riportato da Klein D.B., in Jewish origins of the Psychoanalytic Movement, New York, Praeger, 1982, p. 55). 5 Si veda Jones E., Vita e opere di Freud, voi. II, Milano, Il Saggiatore, 1962, pp. 216-17. 6 Per la successiva opinione di Freud sulla guerra si vedano le sue Considerazioni attuali sulla guerra e sulla morte, in OSF, voi. 8, Torino, Boringhieri, 1976. 7 Si veda Discorso ai membri della Associazione B'nai B'rith, in OSF, voi. 10, cit., 1978, p. 342. s Il padre, per ammissione stessa di Freud, proveniva dall'ambiente chassidico: «Le interesserà sapere che mio padre realmente proveniva dall'ambiente_chassidico. Aveva quarantun anni quando nacqui, ed era, da quasi vent'anni, estraneo ai rapporti con la sua patria. Così venni educato in modo talmente non ebraico che oggi non sono neppure in grado di leggere la sua dedica, evidentemente scritta in ebraico. Più tardi, ho deplorato spesso questo fatto di mancanza di cultura» (cfr. Lettera a Roback A.A. del 20 febbraio 1930 in Lettere 1873-1939, cit.). 9 Cfr. L'interpretazione dei sogni, in OSF, voi. 3, cit., 1966, p. 182-183. 1° Fu il filosofo tedesco di origine ebrea Mose Mendelssohn (1729-1786) a sottolineare la convergenza tra i principi etici della tradizione ebraica e quelli del pensiero illuministico, dando origine, nell'ambito dell'ebraismo, ad un orientamento di pensiero che si richiamava agli ideali universalistici della ragione, la Haskalah. 11 Nell'Interpretazione dei sogni, Freud, ricordando l'ammirazio202

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