Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 70 - estate 1991

dimensionali del paradigma e del sintagma, rappresenta in linguaggio verbale (onirico, poetico), l'incanto e lo spavento di una geografia intrapsichica, l'enorme volume mentale, emotivo, percettivo, del senso. Questo tipo di interpretazione del testo in termini di oggetti tridimensionali, fra l'altro, risulta efficace nello sfatare una tenace leggenda, e cioè che nella poesia di Baudelaire sia assente la figura del padre. In realtà, se molto forte è lo struggimento per ritrovare l'oggetto primario (madre), - oggetto che spesso viene scisso in oggetto totalmente buono (idealizzato) e in oggetto totalmente cattivo (cui corrisponde il sadismo ben noto del poeta), - in vista di un nostos fusionale e simbiotico, altrettanto forte è in Baudelaire il lavoro inconscio sulla funzione paterna, che gli consente per l'appunto di ri-creare un oggetto complesso, stratificato, ritmico, simmetrico, architettonico, tridimensionale (a livello dei simboli, basterebbe studiare lo struggimento per le vicissitudini del «sole»: ora negato e degradato, ora contemplato e adorato, - e vedasi allora la poesia le n 'ai pas oublié, dove l'intima comunione della madre col figlio viene illuminata, riscaldata, vitalizzata e guardata dal sole «ruisselant et superbe»). E non è certo un caso che i famosi nessi comparativi («camme», «ainsi que», «tel»), marche dell'equivalenza simbolica, che apre a straordinari paesaggi interiori, siano il segno di più alta ricorrenza nel lessico delle Fleurs du Mal: questo dispositivo è per eccellenza attinente all'area dello spazio·e del padre, in quanto svolge precisamente 1a funzione di «ponte» fra due correnti di pensiero; ond'esse sono ad un tempo saldate e distanziate, unite e separate. -Ci prèine sottolineare un ultimo fatto:: la stessa sovradeterininazione a cui sono sottoposti i dati psichici inconsci, operando nel testo poetico sotto forma di poli-isotopia dell'espressione e del contenuto34 , costituiscono evidentemente un altro importante elemento di elaborazione dell'oggetto tri-dimensionale, prima interno e poi esterno. 171

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