Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 70 - estate 1991

Uguale «sovraccarico cognitivo» Arieti vede nella percettualizzazione poetica, laddove i concetti vengono rappresentati da immagini. Come, ad esempio, nei due versi visionari di Hugo, in cui un senso generale tragico e arcano viene tradotto dall'equivalenza che si viene a porre fra vita o umanità e gigante cieco che viaggia nell'oscurità della notte, appoggiandosi ad un bastone che corrisponde al suo dolore (doppia parificazione): O deuil! est le ba.ton de cet aveugle immense Marchant dans cette immense nuit19 • L'utilizzazione del pensiero paleologico genera dunque «significati non diplopici ma stereoscopici»20 • Questo fenomeno risulta altrettanto chiaronella considerazione dell'aspetto fonico del messaggio poetico, laddove «le somiglianze e le equivalenze foniche rinforzano le equivalenze di significato. Talvolta le differenze semantiche vengono diminuite o abolite da tali somiglianze»21 • Il che coincide fra l'altro con l'implicazione semantica dei parallelismi formali postulata da Jakobson. Si considerino i seguenti versi di Tennyson: There has fallen a splendid tear From the passion-flower at the gate. She is coming, my dove, my dear; She is coming, my life, my fate; The red rose cries, «She is near, she is near»; And the white rose weeps, «She is late»; The larkspur listens, «I hear, I hear»; And the lily whispers, «I wait»22 • Il senso generale è questo: il poeta esulta perché la sua amata sta per arrivare: i fiori danno corpo alle voci del desiderio. Ma l'attesa si articola secondo due correnti di pensiero, di emozione: 1) presto sarà qui; 2) non arriverà mai abbastanza presto. La rosa rossa e la consolida ac161

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