neo il comune pianerottolo lessicale rappresentato dal verbo «voler», che probabilmente costituisce il luogo di congiunzione dei due codici). Un ultimo esempio sul tessuto fino, su cui chiudo la dimostrazione relativamente a Stendhal. Riguarda l'effetto di disgiunzione nell'ambito di una stessa figura, quella dell'Osservatore (nella fattispecie Osservatore delegato), il quale si trova depositario, simultaneamente, di due discorsi, vale a dire, ancora, di una situazione dialogica (esempi cospicui di questo tipo si possono trarre da tutti i soliloqui dei personaggi stendhaliani, quando non dell'autore stesso nelle «oeuvres intimes»: journal, mémoires, souvenirs). L'esempio in causa si fonda inoltre sulla divaricazione tra il sapere dell'Osservatore (la marchesa del Dongo) circa il padre naturale di Fabrice (il lieutenant Robert) e la volontà di occultarlo da parte dell'Enunciatore vero e proprio. La marquise fut émerveillée des graces de son fils. Mais elle avait conservé l'habitude d'écrire deux ou trois fois par an au général Comte d'A.*; c'était le nom actuel du lieutenant Robert. La marquise avait horreur de mentir aux gens qu'elle aimait; elle interrogea son fils et fut épouvantée de son ignorance. Il discorso del «bonheur» per la bellezza del figlio, che colma, indipendentemente dall'ignoranza dello stesso, il cuore della marchesa, urta contro l'altro discorso, quello rappresentato dalla corrispondenza amorosa con colui che è stato il proprio amante (il padre naturale di Fabrice), il quale, dato che la marchesa «avait horreur de mentir aux gens qu'elle aimait» (occultamento, o trattamento litotico, da parte della voce narrativa), deve essere fatto depositario anche del discorso represso. È di tale contrasto, e della sua neutralizzazione tramite la libe138
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