Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 70 - estate 1991

sume l'aspetto di una carenza scandalosa. Ma ciò che costituisce scandalo dalla parte della logica del racconto, si rivela essere, dalla parte dell'oggetto (o della res), la verità stessa del Reale (nell'accezione precedentemente fissata), il quale non tollera, nella definizione e nel fatto, nessuna sovrapposizione di strutture concettuali. Se, dal punto di vista del concetto, il grande racconto di Gadda si dichiara come struttura spezzata, dal punto di vista della res esso si pone per contro come una struttura che si vuole omologa della struttura stessa del Reale e cioè come una struttura (se è ancora legittimo, in tal caso, l'uso di questo termine) destituita sia di un fondamento sia di un orientamento, e la cui «legge» interna di organizzazione è quella della metonimia: vale a dire la contiguità ad oltranza, nello spazio e nel tempo, degli elementi vocati a fornirne la rappresentazione. Tale infatti è la legge, e la legge della sua struttura, che presiede al racconto di Gadda, nel quale la rappresentazione - sospesa fra la «béance» interna all'oggetto e la «béance» interna al soggetto - si costituisce in perpetua sfida (o in perpetua trasgressione) rispetto alle regole che presuppone. Il che significa, dal punto di vistamolare (o degli aspetti generalmente costruttivi), negligenza assoluta della linea propriamente narrativa (la linea, logica, delle presupposizioni e delle cause) e, per contro, apertura plenaria a tutto ciò che circonda l'evento-supposto-reale, o lo costituisce nel suo tessuto più infimo, aleatorio e contingente (giacché il Reale non conosce gerarchie di valori). Da cui, sul piano di quella che dovrebbe essere !'«economia» del racconto, la dispersione dello stesso in mille rivoli divergenti, l'ingrandimento abnorme del dettaglio, l'assunzione di elementi perfettamente defunzionalizzati rispetto alla rappresentazione. La quale si configura, in definitiva (per riprendere una celebre formulazione di Barthes addetta a Flaubert), come un immenso «effet de Réel», tanto più marcato - ripetiamo - in quanto il genere entro 133

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