Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 70 - estate 1991

tivi (nella fattispecie, don Rodrigo). E così via. Analoga posizione di eterogeneità e contraddittorietà (di disgiunzione rispetto al Soggetto enunciante) attesta l'altro Soggetto di sapere, e cioè l'Osservatore: al quale si riferiranno soprattutto le competenze modalizzanti. Così, ad esempio, sull'isotopia del negativo che percorre il libro si dà, sì, un sistema di compensi d'ordine metafisico («Osò rivolgerle il discorso»; «la sventurata rispose»; «quelle mani infette e scellerate [dei monatti]», ecc.), ma si dà anche, sempre lì, il sistema inverso della degradazione parodica (se ne vedano gli infiniti esempi nella descrizione dei tumulti di Milano). Degradazione parodica e compensazione metafisica, qualora applicate entrambe a realtà negative, finiscono così per comporre, tramite il Modalizzatore (controfigura dell'Osservatore sul piano della manipolazione dei contenuti: si vedano sempre i due saggi citati) un vero e proprio sistema di contrari. Vi sono poi luoghi specifici ove la posizione di eterogeneità e disgiunzione di cui si parla, si dichiara in modi addirittura conturbanti (si tratta sempre di luoghi che implicano l'Osservatore, in base alla precisazione sulle modalizzazioni avanzata qui sopra). Dal secondo dei lavori precitati, estrapolo tre esempi al riguardo. Il primo dovrebbe inerire - in teoria - all'isotopia della compensazione metafisica. Esso riguarda lo spettacolo dei cadaveri sui carri durante la peste, inizialmente contemplato da Renzo inorridito, poi, tramite procedura di embrayage, dall'Osservatore vero e proprio: Eran que' cadaveri, la più parte ignudi, alcuni mal involtati in qualche cencio, ammonticchiati, intrecciati insieme, come un gruppo di serpi che lentamente si svolgono al tepore della primavera. Come si può constatare dai corsivi (nostri), la compen125

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