l'occupazione del posto del musicista o del ruolo dell'amico di famiglia, non produrrà alla fine veri bambini o vere opere d'arte, ma falsi. Così un perverso simulò, alla morte di un proprio animale, di aver messo incinta la fidanzata, e la mimesi del genio copre l'attività di plagiario e millantatore. Il riconoscimento dei falsi è il problema del perverso, e di qui i suoi legami trasversali con la giustizia. Come un vecchio aristocratico, il perverso ama circondarsi di servi, ma le crepe che si aprono nella copia forgiata lasciano uscire la volgarità della nascita. I rapporti sociali, o gli amori del perverso, sono in genere assai brevi, o durano negli anni nella misura in cui riescono a sostenere l'originalità della copia e non la mettono in discussione. Come l'analisi di un perverso può durare anni, fino a che l'analista non mostra di «non crederci», a quella figura perfetta che gli viene di continuo presentata. Allora, da un giorno all'altro, il perverso abbandona la donna, l'uomo, l'analista, senza però abbandonare il campo: occupandone il posto. Nascono così figure giuridiche curiose: psicoanalisti che sono perversi nella cui storia c'è stato un improvviso abbandono dell'analisi, nascosto o giustificato da un 'incomprensione o un sopruso subito, o la sostituzione dell'analista per trovarne uno che sanzioni la «verità». Inquilini di case di cui fino a poco tempo prima erano semplici ospiti. «Amici di famiglia», istituzione a fianco dell'istituzione matrimoniale, al posto di un amico allontanato. Come il bambino, l'animale, il pensiero, anche quella abitatrice del luogo della fobia che è la Legge viene sostituita da una copia, una lettera morta. Il cùculo, o figlio del cùculo, giacché al perverso preme mantenersi senza responsabilità, che si trova depositato da se stesso ad essere l'uovo estraneo di una finta gravidanza, chemantiene su di sé un carattere «infantile», e rappresenta la statua dal titolo «l'innocenza e la grazia», di10
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